Barchetta (FdI) risponde a D'Avanzo (FI): "Creato un asse con consiglieri comunali di opposizione"

Non si placa la polemica interna al centro destra cittadino sulla frase "interessi personali", proferita nel corso dei lavori consiliari

lunedì 25 febbraio 2019 14.01
«Sono sinceramente sbalordito, divertito, preoccupato nel leggere interventi e accuse nei miei confronti, riguardanti critiche su Prima Repubblica e interessi personali, da parte della capogruppo di un partito che ha al suo interno elementi con comprovata e ultradecennale esperienza politica oltre che amministrativa.
Evidentemente alcuni colleghi consiglieri comunali hanno le idee poco chiare sulla storia e sulla politica. Ma non è questo che interessa alla gente comune». E così, mentre il centro destra esulta per l'ottimo risultato raggiunto in Sardegna e la buona partecipazione avuta a Bari per le primarie del centro destra, continua ad Andria la vis polemica, interna alla coalizione di governo a Palazzo San Francesco. Questa è infatti la replica del consigliere comunale Andrea Barchetta (eletto con Andria in Movimento ed oggi rappresentante di Fratelli d'Italia) all'intervento del capogruppo consiliare di Forza Italia, Micaela D'Avanzo di qualche giorno fa.

«Specifico – si legge nella risposta di Barchetta– solo che quando faccio riferimenti alla Prima Repubblica, alludo alla politica e quindi agli accordi tra partiti di governo e opposizione (come fu il "compromesso storico") o alla cosiddetta politica politicante. Quella fatta, appunto, da Forza Italia nell'ultimo consiglio comunale quando, semplicemente per provocare nocumento (non è una parolaccia consigliera d'Avanzo) all'Amministrazione comunale ed alla stessa maggioranza – di cui teoricamente Forza Italia fa parte – si è preferito creare un asse con consiglieri comunali di opposizione pur di non seguire il normale e programmato andamento dei lavori (anticipare uno dei punti all'ordine del giorno, anteponendo interessi di un privato a quelli dell'intera collettività è una scelta che personalmente non condivido e che per questo ho rifiutato e commentato).
E poi, scusatemi, ma da chi preferisce bere calici di vino nei borghi delle altre città durante i consigli comunali o si assenta in continuazione, non prendo lezioni di politica e di rispetto verso i cittadini!!!».