Conferenza stampa Fidelis Andria. <span>Foto Antonio D'Oria</span>
Conferenza stampa Fidelis Andria. Foto Antonio D'Oria
Calcio

Fidelis Andria, i programmi societari e l'appello alla città: «C'è bisogno dell'aiuto di tutti»

Ad oggi sono circa 500 gli abbonamenti sottoscritti, l'obiettivo della società è arrivare almeno a 1.000

Tifosi, aziende e imprenditori locali vicini alla società per proseguire con solide basi il progetto sportivo: è un appello accorato quello che i dirigenti della Fidelis Andria lanciano alla città affinchè il sogno della Serie C, conquistato grazie a un immane lavoro per ottenere il ripescaggio, possa diventare una realtà sempre più solida grazie al contributo di tutti. Un invito che la società ha ribadito anche ieri nella conferenza stampa svoltasi presso l'azienda CSA, main sponsor della Fidelis, sui programmi societari per l'imminente stagione sportiva e sugli aggiornamenti relativi sia alla campagna di sostegno dedicata ai tifosi sia a quella per gli sponsor.
Il progetto della società è a medio-lungo termine, ed è sintetizzato nei seguenti punti secondo la presentazione del Marketing Plan spiegata dal Direttore Generale, Beppe Camicia:
  • Progetto pluriennale: primo anno permanenza nella categoria, secondo anno playoff, terzo/quarto anno provare a scalare la categoria riportando la Fidelis nel calcio vissuto negli anni '90;
  • Utilizzare un modello gestionale moderno con competenze e organizzazione;
  • Strutturare la società da azienda, ottimizzare lo storico impianto "Degli Ulivi" facendolo diventare nel tempo un riferimento per tutto il mondo dello sport e non solo, organizzando eventi e concerti;
  • Progetto "Settore Giovanile" dai Primi Calci (bambini di 5 anni) alla Primavera con l'obiettivo di formare giovani di valore (a tal proposito il responsabile sarà Vito Di Bari, una scelta in linea di continuità dal momento che l'ex difensore ha giocato assieme a mister Panarelli);
  • Progetto scouting con il fine di scovare giovani promesse in giro per il mondo;
  • Avvicinare partner, sponsor e nuovi soci per creare le fondamenta e costruire nel tempo una società solida e autosufficiente;
  • Puntare sul merchandising aprendo in città uno store ufficiale e un museo storico della Fidelis Andria.
Presenti alla conferenza anche la sindaca di Andria, Giovanna Bruno, e l'Assessora allo Sport, Daniela Di Bari: fondamentale è stata la collaborazione dell'amministrazione comunale per espletare tutte le pratiche utili nella domanda di ripescaggio. «La Serie C è un obiettivo che abbiamo raggiunto come squadra, – ha spiegato la sindaca - vanno ringraziato tanti soggetti per aver raggiunto questo traguardo, come il presidente Emiliano per diversi passaggi burocratici, gli assessori allo Sport e al Patrimonio, Di Bari e Loconte che assieme agli uffici hanno seguito tutti i passaggi di competenza del Comune. Per quanto riguarda lo stadio, nella sua valenza storica risente di tante mancanze che stiamo risolvendo: ci auguriamo di tornare a vivere il calcio nella sua massima capienza, ma per questo ci vorrà un po' di tempo. Abbiamo installato 44 telecamere di videosorveglianza, più del doppio rispetto all'idea iniziale di 20, e le tribune laterali sono dotate di nuovi seggiolini. Finanziamenti? Abbiamo la possibilità di accedere al Credito Sportivo, operazione agevolata dall'avere una squadra in Serie C, inoltre ci sono misure del PNRR che riguardano anche lo sport. Quello su cui l'amministrazione sta puntando, in ogni caso, è la chiamata alle armi e la messa in rete: secondo le proprie possibilità, ciascuno deve dare il proprio contributo».

Agli sforzi della società devono seguire quelli della città: a sottolinearlo è il presidente Aldo Roselli: «Quella del ripescaggio è stata un'avventura massacrante, ma il risultato raggiunto ci ripaga delle fatiche. Ci attende un girone C che per me è una B2 a tutti gli effetti, viste le società partecipanti, e noi abbiamo poco tempo per prepararci. Sapevamo che avremmo allestito la squadra in tempi molto stretti, ma fino a martedì cercheremo di portare ad Andria altri giocatori validi alla causa. La società ha fatto sforzi incredibili, adesso è il tempo che tutti facciano la loro parte: mi dispiace constatare che fino a ieri le tessere sottoscritte sono 480, vorremmo che arrivassero almeno a 1000. C'è bisogno che tutti ci diano una mano affinché questo sogno continui: Andria merita di restare in Lega Pro, perciò gli abbonamenti devono avere un incremento questa settimana, e in assenza di una risposta positiva da parte della piazza la società prenderà seri provvedimenti. Ad oggi abbiamo operato sul mercato senza centellinare le risorse, abbiamo portato giocatori importanti e ne vogliamo portare altri, ma non possiamo essere soli. Sarebbe un peccato se non ci fosse una continuità dal momento che abbiamo una società sana e senza debiti. Per quanto riguarda l'ampliamento della base societaria, è sempre un argomento all'ordine del giorno ma prima di consentire l'ingresso di altri soci vogliamo assicurarci che aziende e imprenditori vogliano esclusivamente il bene della Fidelis: dobbiamo essere tutti funzionali a questo e mai viceversa».

Lo stesso pensiero sulla necessità di sostegno da parte della piazza è condiviso dal vice-presidente Giuseppe Catapano: «Da quando siamo entrati in emergenza tre anni fa abbiamo conquistato una Serie C, e nessuno ci credeva. Voglio ricordare che l'anno scorso siamo stati danneggiati economicamente per la pandemia, e la gestione della Serie C è raddoppiata rispetto alla D. Vogliamo uno zoccolo duro di sponsor e tifosi affinché questo progetto continui a lungo, senza porci limiti». Il Direttore Generale, Beppe Camicia, ha invece fatto il punto sui contatti con le aziende: «Quello che facciamo è un appello, ad oggi non abbiamo avuto grosse disponibilità di aziende andriesi e domenica, contro la Juve Stabia, giocheremo con la maglia senza sponsor. Paradossalmente stiamo avendo contatti con diverse aziende ma non sono di Andria: mi auguro di incontrare diverse aziende locali questa settimana per chiudere accordi».
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