Tennis
Fed Cup, verso Italia-Taipei
“Barletta è pronta a spingere le azzurre”
Mondo - martedì 21 marzo 2017
Comunicato Stampa
Passa da Barletta, la città della storica Disfida, il futuro della Fed Cup tricolore. Sui campi in terra rossa del Circolo Tennis "Hugo Simmen", sabato 22 e domenica 23 aprile, si disputerà infatti l'incontro tra Italia e Cina Taipei, valido per i play-off per il World Group II (dopo che l'ITF ha accettato la richiesta di inversione del campo avanzata dalla federazione asiatica). Dunque un altro spareggio in Puglia per l'Italtennis in rosa, dopo quello dell'aprile 2015 quando fu il Circolo Tennis Brindisi ad ospitare la sfida con gli Stati Uniti di Serena Williams per la permanenza nel World Group I di Fed Cup. A un mese dall'evento è dunque cominciato il conto alla rovescia e fervono i preparativi per accogliere nel migliore dei modi la nazionale femminile e le avversarie cinesi.
IL PRESIDENTE DEL CIRCOLO: "IN CITTA' C'E' GRANDE FIBRILLAZIONE" -"Siamo onoratissimi di poter ospitare di nuovo una manifestazione a squadre di questa portata" – sottolinea Francesco Crescente, presidente del Circolo Tennis "Hugo Simmen" Barletta – "dopo che il nostro club è stato sede dell'incontro di Coppa Davis tra Italia e Austria nel 1969 quando Nicola Pietrangeli e compagni, capitanati da Orlando Sirola, si imposero con il punteggio di 5-0. Ho percepito nei soci grande entusiasmo e soddisfazione per questa opportunità, molti di loro mi ringraziano e si complimentano, così come in fibrillazione sono già i cento ragazzi della nostra scuola tennis, con i maestri e lo staff tecnico, che saranno coinvolti in prima persona. Appena ottenuta conferma dell'assegnazione, abbiamo messo in moto una serie di lavori per migliorare la struttura e poter ottemperare a quelli che sono i requisiti chiesti dalla ITF. Comunque, piccoli interventi di restyling, niente di eccezionale, visto che, a differenza di altri circoli, abbiamo la fortuna di avere una struttura che come spazi e logistica ci consente di accogliere eventi di questa portata senza dover ricorrere a interventi significativi. Un aspetto che ci è stato confermato anche da Sergio Palmieri, capo delegazione del team italiano, nel corso dei due sopralluoghi svolti nel nostro circolo".
ANTIPASTO CON IL CHALLENGER ATP DALL'8 AL 16 APRILE - Del resto, il Circolo Tennis Barletta, fondato nel 1965 da un gruppo di appassionati, capeggiati dall'ingegnere svizzero Hugo Simmen e accomunati dall'amore per lo sport, può oggi contare su sei campi da tennis, di cui cinque in terra rossa, un campo di calcio, una piscina circondata da uno splendido prato, una grande zona attrezzata adibita a miniclub, un ampio parcheggio, un'elegante sede sociale allestita con servizi di bar, ristorante e pizzeria, per accogliere tutti al meglio sia nei gazebo all'aperto, nelle calde serate estive, che nei raffinati saloni interni, durante i mesi invernali. Non a caso, nel suo oltre mezzo secolo di vita il circolo pugliese – dal 1995 intitolato al suo fondatore - è stato sede di numerosissime manifestazioni nazionali e internazionali, dei Campionati Italiani e ha militato negli anni 2012 e 2013 anche nel massimo campionato nazionale a squadre di Serie A1 maschile (adesso il team milita in serie B). Dalla fine degli anni Novanta Barletta ha trovato un posto importante nel circuito mondiale: nel 1997 è nato un torneo Challenger ATP di ottimo livello, uno dei primi eventi europei sulla terra battuta, molto apprezzato dai protagonisti del tour. Basta scorrere l'albo d'oro per averne una conferma eloquente: proprio su questi campi centrò una delle sue prime vittorie nel circuito professionistico un giovanissimo Rafael Nadal (nel 2003, non aveva ancora 17 anni). A facilitare l'organizzazione di Italia-Cina Taipei sarà proprio la 18esima edizione del Challenger "Città della Disfida" - il torneo non si è svolto dal 2013 al 2015, per poi tornare in calendario l'anno scorso sotto la direzione di Enzo Ormas, che dirige pure l'altro fortunato Challenger di Andria indoor – che si giocherà dall'8 al 16 aprile, nella settimana che precede l'impegno delle azzurre, quindi buona parte degli allestimenti saranno già pronti.
"QUANTI CAMPIONI ABBIAMO VISTO SUI NOSTRI CAMPI" - "Per la capienza richiesta dalla ITF per la Fed Cup installeremo tribune sui due lati lunghi per circa duemila spettatori, triplicando quelli che erano i posti a sedere solitamente disponibili per il challenger, spesso insufficienti per le fasi finali del torneo" - conferma il presidente Crescente -. "In effetti da questo punto di vista siamo abituati bene, nel senso che abbiamo avuto protagonisti sui nostri campi tanti giocatori di alto livello, che sarebbero diventati top-10 e in alcuni casi lo erano già stati. Oltre a veder trionfare un campione come Nadal non ancora 17enne, siamo stati trampolino di lancio per Richard Gasquet, senza dimenticare i successi degli spagnoli Carlos Costa, Felix Mantilla e Nicolas Almagro o la presenza in tabellone anche di Andy Murray. E inoltre a Barletta ha colto una delle sue ultime vittorie Sergi Bruguera. Quanto agli italiani, il miglior risultato è stato ottenuto da Renzo Furlan, giunto in finale. Anche per la buona riuscita di tali eventi sportivi di rilievo internazionale siamo ormai diventati un punto di riferimento del territorio, non solo per la città, ma per tutta la Puglia, realizzando quanto immaginavano coloro che hanno dato inizio a questa bellissima avventura oltre cinquanta anni fa. Una regione molto viva come movimento tennistico, che ha espresso due campionesse quali Flavia Pennetta e Roberta Vinci, e che ora si appresta a vivere un aprile fantastico per tutti gli appassionati, che resterà negli annali e a lungo impresso nella mente. E questo grazie anche alla presenza all'interno del Consiglio Federale FIT di Isidoro "Dodo" Alvisi, che ha presentato la candidatura del nostro circolo. Per tutti noi si tratta di una sfida da vincere, molto impegnativa sul piano dello sforzo organizzativo ma stimolante, anche per metterci alla prova per eventuali eventi in futuro".
"EVENTO IN GRADO DI PROMUOVERE IL TENNIS E TUTTO IL TERRITORIO" - Una sfida da vincere anche per tutto il territorio, non solo sotto l'aspetto sportivo. "Questa manifestazione di grande impegno organizzativo deve essere un'occasione di partecipazione dell'intera città e della nostra regione, per renderla una storia di successo sportivo ed una "bella cartolina" promozionale del nostro territorio, sia sotto l'aspetto culturale ma anche economico. Proprio per tale ragione abbiamo coinvolto le amministrazioni locali per far conoscere al meglio la nostra realtà: così la prima conferenza stampa di presentazione sarà ospitata al Palazzo della Marra, significativo esempio di architettura barocca e sede della collezione De Nittis, mentre il sorteggio sarà poi effettuato al Castello. Inoltre vogliamo approfittare di un evento così prestigioso anche per un'iniziativa di carattere sociale, in favore dell'Ai.Bi., associazione impegnata a combattere l'abbandono minorile con l'adozione internazionale, l'affido, il sostegno e l'adozione a distanza di bambini. E naturalmente stiamo anche lavorando per far vivere questo evento speciale ai più giovani, in considerazione anche del fatto che i nostri maestri partecipano al progetto 'Racchette di classe' nelle scuole. Anche perché sappiamo bene la valenza in termini di promozione che riveste un appuntamento del genere, in grado di avvicinare genitori e figli al tennis e ai valori che caratterizzano questa disciplina sportiva" – conclude Crescente – "spingendoli poi a praticarla o rafforzando la loro passione se questa già esiste".
IL PRESIDENTE DEL CIRCOLO: "IN CITTA' C'E' GRANDE FIBRILLAZIONE" -"Siamo onoratissimi di poter ospitare di nuovo una manifestazione a squadre di questa portata" – sottolinea Francesco Crescente, presidente del Circolo Tennis "Hugo Simmen" Barletta – "dopo che il nostro club è stato sede dell'incontro di Coppa Davis tra Italia e Austria nel 1969 quando Nicola Pietrangeli e compagni, capitanati da Orlando Sirola, si imposero con il punteggio di 5-0. Ho percepito nei soci grande entusiasmo e soddisfazione per questa opportunità, molti di loro mi ringraziano e si complimentano, così come in fibrillazione sono già i cento ragazzi della nostra scuola tennis, con i maestri e lo staff tecnico, che saranno coinvolti in prima persona. Appena ottenuta conferma dell'assegnazione, abbiamo messo in moto una serie di lavori per migliorare la struttura e poter ottemperare a quelli che sono i requisiti chiesti dalla ITF. Comunque, piccoli interventi di restyling, niente di eccezionale, visto che, a differenza di altri circoli, abbiamo la fortuna di avere una struttura che come spazi e logistica ci consente di accogliere eventi di questa portata senza dover ricorrere a interventi significativi. Un aspetto che ci è stato confermato anche da Sergio Palmieri, capo delegazione del team italiano, nel corso dei due sopralluoghi svolti nel nostro circolo".
ANTIPASTO CON IL CHALLENGER ATP DALL'8 AL 16 APRILE - Del resto, il Circolo Tennis Barletta, fondato nel 1965 da un gruppo di appassionati, capeggiati dall'ingegnere svizzero Hugo Simmen e accomunati dall'amore per lo sport, può oggi contare su sei campi da tennis, di cui cinque in terra rossa, un campo di calcio, una piscina circondata da uno splendido prato, una grande zona attrezzata adibita a miniclub, un ampio parcheggio, un'elegante sede sociale allestita con servizi di bar, ristorante e pizzeria, per accogliere tutti al meglio sia nei gazebo all'aperto, nelle calde serate estive, che nei raffinati saloni interni, durante i mesi invernali. Non a caso, nel suo oltre mezzo secolo di vita il circolo pugliese – dal 1995 intitolato al suo fondatore - è stato sede di numerosissime manifestazioni nazionali e internazionali, dei Campionati Italiani e ha militato negli anni 2012 e 2013 anche nel massimo campionato nazionale a squadre di Serie A1 maschile (adesso il team milita in serie B). Dalla fine degli anni Novanta Barletta ha trovato un posto importante nel circuito mondiale: nel 1997 è nato un torneo Challenger ATP di ottimo livello, uno dei primi eventi europei sulla terra battuta, molto apprezzato dai protagonisti del tour. Basta scorrere l'albo d'oro per averne una conferma eloquente: proprio su questi campi centrò una delle sue prime vittorie nel circuito professionistico un giovanissimo Rafael Nadal (nel 2003, non aveva ancora 17 anni). A facilitare l'organizzazione di Italia-Cina Taipei sarà proprio la 18esima edizione del Challenger "Città della Disfida" - il torneo non si è svolto dal 2013 al 2015, per poi tornare in calendario l'anno scorso sotto la direzione di Enzo Ormas, che dirige pure l'altro fortunato Challenger di Andria indoor – che si giocherà dall'8 al 16 aprile, nella settimana che precede l'impegno delle azzurre, quindi buona parte degli allestimenti saranno già pronti.
"QUANTI CAMPIONI ABBIAMO VISTO SUI NOSTRI CAMPI" - "Per la capienza richiesta dalla ITF per la Fed Cup installeremo tribune sui due lati lunghi per circa duemila spettatori, triplicando quelli che erano i posti a sedere solitamente disponibili per il challenger, spesso insufficienti per le fasi finali del torneo" - conferma il presidente Crescente -. "In effetti da questo punto di vista siamo abituati bene, nel senso che abbiamo avuto protagonisti sui nostri campi tanti giocatori di alto livello, che sarebbero diventati top-10 e in alcuni casi lo erano già stati. Oltre a veder trionfare un campione come Nadal non ancora 17enne, siamo stati trampolino di lancio per Richard Gasquet, senza dimenticare i successi degli spagnoli Carlos Costa, Felix Mantilla e Nicolas Almagro o la presenza in tabellone anche di Andy Murray. E inoltre a Barletta ha colto una delle sue ultime vittorie Sergi Bruguera. Quanto agli italiani, il miglior risultato è stato ottenuto da Renzo Furlan, giunto in finale. Anche per la buona riuscita di tali eventi sportivi di rilievo internazionale siamo ormai diventati un punto di riferimento del territorio, non solo per la città, ma per tutta la Puglia, realizzando quanto immaginavano coloro che hanno dato inizio a questa bellissima avventura oltre cinquanta anni fa. Una regione molto viva come movimento tennistico, che ha espresso due campionesse quali Flavia Pennetta e Roberta Vinci, e che ora si appresta a vivere un aprile fantastico per tutti gli appassionati, che resterà negli annali e a lungo impresso nella mente. E questo grazie anche alla presenza all'interno del Consiglio Federale FIT di Isidoro "Dodo" Alvisi, che ha presentato la candidatura del nostro circolo. Per tutti noi si tratta di una sfida da vincere, molto impegnativa sul piano dello sforzo organizzativo ma stimolante, anche per metterci alla prova per eventuali eventi in futuro".
"EVENTO IN GRADO DI PROMUOVERE IL TENNIS E TUTTO IL TERRITORIO" - Una sfida da vincere anche per tutto il territorio, non solo sotto l'aspetto sportivo. "Questa manifestazione di grande impegno organizzativo deve essere un'occasione di partecipazione dell'intera città e della nostra regione, per renderla una storia di successo sportivo ed una "bella cartolina" promozionale del nostro territorio, sia sotto l'aspetto culturale ma anche economico. Proprio per tale ragione abbiamo coinvolto le amministrazioni locali per far conoscere al meglio la nostra realtà: così la prima conferenza stampa di presentazione sarà ospitata al Palazzo della Marra, significativo esempio di architettura barocca e sede della collezione De Nittis, mentre il sorteggio sarà poi effettuato al Castello. Inoltre vogliamo approfittare di un evento così prestigioso anche per un'iniziativa di carattere sociale, in favore dell'Ai.Bi., associazione impegnata a combattere l'abbandono minorile con l'adozione internazionale, l'affido, il sostegno e l'adozione a distanza di bambini. E naturalmente stiamo anche lavorando per far vivere questo evento speciale ai più giovani, in considerazione anche del fatto che i nostri maestri partecipano al progetto 'Racchette di classe' nelle scuole. Anche perché sappiamo bene la valenza in termini di promozione che riveste un appuntamento del genere, in grado di avvicinare genitori e figli al tennis e ai valori che caratterizzano questa disciplina sportiva" – conclude Crescente – "spingendoli poi a praticarla o rafforzando la loro passione se questa già esiste".