La salute vien mangiando

"Fatti" di acqua

La nostra naturale fonte di vita

L'acqua costituisce il 60-65% del peso corporeo. Il maggior quantitativo (circa il 67%) si trova all'interno delle cellule mentre la restante parte (circa 33%) è presente all'esterno delle cellule. Nel nostro corpo l'acqua è maggiormente concentrata nel tessuto muscolare e in piccolissima percentuale nel tessuto adiposo. Viene introdotta soprattutto con gli alimenti (500-700 ml) e con le bevande (800-1500 ml) anche perché la quantità prodotta dall'ossidazione degli alimenti (proteine, carboidrati e lipidi) non è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero. Tutti i giorni giornali e tv sottolineano in maniera sempre più incalzante quanto sia determinante, per mantenere un benessere psico-fisico, bere acqua unitamente ad una corretta e sana alimentazione.

Ma perché l'acqua è cosi importante? L'acqua rappresenta il cuore di ogni singola cellula poiché è il mezzo in cui avvengono tutte le reazioni metaboliche, permette il trasporto dei nutrienti e delle scorie nell'apparato gastroenterico intervenendo cosi nei processi digestivi, regola la temperatura corporea ed è una fonte di sali minerali. Inoltre, agisce come lubrificante nelle articolazione e nei tessuti e ricopre un ruolo primario nel mantenimento dell'elasticità della pelle. Insomma, la corretta funzionalità dell'organismo dipende direttamente dall'acqua e questo sottolinea l'importanza di mantenere un buon equilibrio idrico per conservare un buono stato di salute. Il fabbisogno idrico giornaliero varia da individuo ad individuo e dipende da fattori come alimentazione, temperatura ambientale e attività fisica. La società Italiana di Nutrizione Umana attraverso le sue linee guida (LARN) raccomanda di bere approssimativamente 1 ml di acqua per ogni chilocaloria alimentare introdotta nel corso della giornata (1,0 ml/kcal) per l'adulto e 1,5 ml/kcal per il bambino.

Ma quale acqua scegliere? Le acque sono state suddivise in base al loro residuo fisso, cioè al quantitativo di sali disciolti in essa. La classificazione legislativa definisce le acque che contengono un residuo fisso < a 50 mg/L come «minimamente mineralizzate»; da 50 a 500 mg/L come «acqua oligominerale»; da 500 a 1500 mg/L come «acqua mediamente mineralizzata»; oltre i 1500 mg/L come «acqua ricca di sali minerali».
È importante imparare a leggere l'etichetta perché in base al residuo fisso possiamo assumere l'acqua specifica per le nostre esigenze di salute e di benessere senza dover ricorrere necessariamente ad un integrazione per os.
© 2001-2024 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.