F.M.
Mescolanze e fusioni
Elettronica e rock in un disco maturo e ricco di sonorità intriganti
venerdì 7 febbraio 2014
8.58
Il trio romano ha fuso i due primi lavori per dare vita all'album d'esordio Leaf. Le 11 tracce che compongono l'album sono state rivisitate con il supporto di Giorgio Baldi (già chitarissita e produttore di Max Gazzè).
Loro, i Moseek, amano fondere e mescolare nei loro pezzi la loro anima rock con i suoni dell'elettronica contemporanea dando vita ad un lavoro molto personale e maturo. Dopo i 2 EP d'esordio, Tableu e Yes week-end, dopo un tour in Inghilterra, dove hanno suonato in diversi rock-club e sono stati ospiti del WEYA (World Event Young Artist) noto festival di Nottingham (UK) e dopo aver condiviso i palchi con gruppi del calibro de I Ministri, Tre Allegri Ragazzi Morti, Linea 77 e altri, hanno deciso di fare il salto di qualità: mettere insieme l'esperienza maturata e condensarla in maniera diretta nel loro album e nei loro live.
Leaf è una fusione di ritmi: brani dal sound più british e nord europeo, come Numbers o Leaf, aprono il disco per poi spostarsi, con pezzi come Pills, dal suono incalzante e affilato (strofe tese, ritornelli potenti) verso sonorità più aggressive, mentre In Slippers sprofondiamo in melodie delicate e sognanti; per chiudere poi con brani dal mood spensierato e vivace come Blunder e Steal Show.
Per farvi un'idea del loro sound potete fare un salto alla Lampara, il prossimo 14 febbraio, per godervi il loro live. Nell'attesa vi lascio il loro ultimo video (lanciato in esclusiva per RepubblicaXL) che ci indica, senza mezzi termini, cosa i tre ragazzi romani pensano a proposito dei talent-show.
Loro, i Moseek, amano fondere e mescolare nei loro pezzi la loro anima rock con i suoni dell'elettronica contemporanea dando vita ad un lavoro molto personale e maturo. Dopo i 2 EP d'esordio, Tableu e Yes week-end, dopo un tour in Inghilterra, dove hanno suonato in diversi rock-club e sono stati ospiti del WEYA (World Event Young Artist) noto festival di Nottingham (UK) e dopo aver condiviso i palchi con gruppi del calibro de I Ministri, Tre Allegri Ragazzi Morti, Linea 77 e altri, hanno deciso di fare il salto di qualità: mettere insieme l'esperienza maturata e condensarla in maniera diretta nel loro album e nei loro live.
Leaf è una fusione di ritmi: brani dal sound più british e nord europeo, come Numbers o Leaf, aprono il disco per poi spostarsi, con pezzi come Pills, dal suono incalzante e affilato (strofe tese, ritornelli potenti) verso sonorità più aggressive, mentre In Slippers sprofondiamo in melodie delicate e sognanti; per chiudere poi con brani dal mood spensierato e vivace come Blunder e Steal Show.
Per farvi un'idea del loro sound potete fare un salto alla Lampara, il prossimo 14 febbraio, per godervi il loro live. Nell'attesa vi lascio il loro ultimo video (lanciato in esclusiva per RepubblicaXL) che ci indica, senza mezzi termini, cosa i tre ragazzi romani pensano a proposito dei talent-show.