
Attualità
Un giorno...per i politici
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - lunedì 12 settembre 2022
Un giorno, con un gruppo di amici di diverse nazioni, incontrammo un ex Deputato del Parlamento italiano. In Italia si era nel vivo di una campagna elettorale pregna di molta denigrazione. All'amico Deputato ciascuno di noi chiese cosa ne pensasse di quel tale o talaltro politico, essendo stati suoi avversari o con idealità diverse. In verità, fummo in parecchi ad aspettarci, maliziosamente, che per alcuni il giudizio fosse negativo, severo. Ma, con grande stupore, per tutti i nomi proposti, ci sentimmo rispondere con queste testuali parole: "Pregate, perché anche lui ha un'anima!".
"Pregate perché anche lui ha un'anima"
Ci fu un silenzio profondo! Uno di noi, col cuore in gola per la commozione, ardì chiedergli quale preghiera lui, l'ex Deputato, proferisse per i suoi ex colleghi: "Il terzo mistero doloroso del Rosario", rispose con tono intriso di serenità e amore! Cioè quello che ricorda la coronazione di spine, metafora delle sofferenze spirituali. Così, con semplicità, ci ritrovammo raccolti in una cappellina e pregammo insieme per i politici. Ancora oggi, nel mondo, grazie a quell'ex Deputato (al secolo Tommaso Sorgi, Teramo 1921-2018), ciascuno nella propria lingua, prega per i politici.
"Perché anche loro hanno un'anima"
Così, in momenti difficili, quando ci sembra di non poter far nulla per la Politica, per il proprio Paese per la propria gente, ecco che ritorna prepotente la preghiera "all'uomo dei dolori, all'Uomo del terzo mistero doloroso", che pur sentiamo capace di togliere qualche "spina" da quella Corona che cinge l'umanità che piange, soffre, si dispera e suscita compassione, oggi come le folle al tempo di Gesù. Ed è bello anche risentire nell'anima l'eco di quel passaggio del discorso di John Kennedy in occasione del suo insediamento: "Non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi, ma chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro Paese"…
Siamo consapevoli di essere tacciati di ingenuità parlando di Preghiera di Fraternità, di Unità per e tra politici. Ma, al grido di "ingenui uniamoci", hanno risposto in tanti nel mondo, tanti che credono e operano per una migliore politica: non una politica perfetta, ma migliore ogni giorno, che rende conto, capace di ascolto e di studio, competente, efficace, intessuta dal contributo di donne e uomini, giovani e anziani, sani e malati, dell'una e dell'altra fede, dell'una e dell'altra cultura. Una politica migliore è anche una politica mite, che allontana la comunicazione ostile e, soprattutto, non usa le persone per soli calcoli elettorali.
Questo può fare anche la preghiera.
Preghiera per i politici
Eterno Padre,
veniamo da Te
perché mai avemmo bisogno di Te come oggi
per i tanti dolori dell'umanità.
Vedi, ora anche la politica è in sofferenza:
egoismi e divisioni le tarpano le ali
fa fatica a dar vera speranza
appesantita da tanti mali.
E allora:
Tu o Dio, Signore della Storia,
Quinto Vangelo dell'umanità,
che hai reso testimoni credibili
donne e uomini che la politica
l'han vissuta come via di santificazione,
via di pace e di fraternità,
concedi, se è Tua Volontà,
che alla loro intercessione
s'uniscano le nostre umili voci
perché si affretti l'ora in cui,
sull'orizzonte travagliato della politica,
si affacci un'alba di fraternità e concordia;
e, affinché sia vissuta come l'amore degli amori,
innaffia il suo fragile stelo
con le carezze e il sorriso di Maria.
Così sia.
"Pregate perché anche lui ha un'anima"
Ci fu un silenzio profondo! Uno di noi, col cuore in gola per la commozione, ardì chiedergli quale preghiera lui, l'ex Deputato, proferisse per i suoi ex colleghi: "Il terzo mistero doloroso del Rosario", rispose con tono intriso di serenità e amore! Cioè quello che ricorda la coronazione di spine, metafora delle sofferenze spirituali. Così, con semplicità, ci ritrovammo raccolti in una cappellina e pregammo insieme per i politici. Ancora oggi, nel mondo, grazie a quell'ex Deputato (al secolo Tommaso Sorgi, Teramo 1921-2018), ciascuno nella propria lingua, prega per i politici.
"Perché anche loro hanno un'anima"
Così, in momenti difficili, quando ci sembra di non poter far nulla per la Politica, per il proprio Paese per la propria gente, ecco che ritorna prepotente la preghiera "all'uomo dei dolori, all'Uomo del terzo mistero doloroso", che pur sentiamo capace di togliere qualche "spina" da quella Corona che cinge l'umanità che piange, soffre, si dispera e suscita compassione, oggi come le folle al tempo di Gesù. Ed è bello anche risentire nell'anima l'eco di quel passaggio del discorso di John Kennedy in occasione del suo insediamento: "Non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi, ma chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro Paese"…
Siamo consapevoli di essere tacciati di ingenuità parlando di Preghiera di Fraternità, di Unità per e tra politici. Ma, al grido di "ingenui uniamoci", hanno risposto in tanti nel mondo, tanti che credono e operano per una migliore politica: non una politica perfetta, ma migliore ogni giorno, che rende conto, capace di ascolto e di studio, competente, efficace, intessuta dal contributo di donne e uomini, giovani e anziani, sani e malati, dell'una e dell'altra fede, dell'una e dell'altra cultura. Una politica migliore è anche una politica mite, che allontana la comunicazione ostile e, soprattutto, non usa le persone per soli calcoli elettorali.
Questo può fare anche la preghiera.
Preghiera per i politici
Eterno Padre,
veniamo da Te
perché mai avemmo bisogno di Te come oggi
per i tanti dolori dell'umanità.
Vedi, ora anche la politica è in sofferenza:
egoismi e divisioni le tarpano le ali
fa fatica a dar vera speranza
appesantita da tanti mali.
E allora:
Tu o Dio, Signore della Storia,
Quinto Vangelo dell'umanità,
che hai reso testimoni credibili
donne e uomini che la politica
l'han vissuta come via di santificazione,
via di pace e di fraternità,
concedi, se è Tua Volontà,
che alla loro intercessione
s'uniscano le nostre umili voci
perché si affretti l'ora in cui,
sull'orizzonte travagliato della politica,
si affacci un'alba di fraternità e concordia;
e, affinché sia vissuta come l'amore degli amori,
innaffia il suo fragile stelo
con le carezze e il sorriso di Maria.
Così sia.