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Uil Scuola: «Andria merita almeno 12 autonomie scolastiche»

La richiesta per gli istituti comprensivi tra infanzia, elementare e media in città. Ad Andria il non lusinghiero record di una scuola da gestire di 1850 alunni

«Il piano di dimensionamento scolastico deve essere rivisto e non si può prescindere da una governance condivisa e partecipata in cui il confronto a livello territoriale di istituzioni scolastiche, parti sociali, con riferimento all'intero sistema istruzione, è essenziale». E' il messaggio forte e chiaro che lancia la UIL Scuola a tutti gli attori in campo per la predisposizione del prossimo anno scolastico cittadino. Nel 2013-2014, infatti, vi sarà una nuova rimodulazione degli istituti presenti ad Andria a partire da quelli riferibili ad infanzia, elementare e media.

La Regione ha invitato i comuni entro il 15 novembre (ndr domani) a consegnare il piano definitivo di dimensionamento scolastico secondo i nuovi parametri imposti: privilegiare la verticalizzazione degli istituti (scuole comprensive delle tre scuole una per fascia d'età), non superare negli accorpamenti la consistenza di 900 studenti, accorpare istituti i cui edifici siano vicini territorialmente tra di loro. L'amministrazione di Andria, secondo la sigla sindacale è da premiare per la scelta gestionale, ma è anche da non apprezzare per averlo fatto senza il consenso di associazioni di genitori, comitato dei presidenti di circolo e di istituto e sigle sindacali.

«Non si può non cogliere l'occasione per rivedere decisioni asservite ai parametri numerici - dicono dalla UIL Scuola di Andria - e superare il mero mantenimento dell'esistente! Le scuole iperdimensionate con il record di 1850 non sono un vanto! Come anche ribadito dalla Regione Puglia nelle Linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell'offerta formativa si condivide la funzione pedagogica degli istituti comprensivi, nell'ottica di continuità didattica e di positiva integrazione di esperienze e competenze, ma ove ne ricorrano le condizioni, ed evidentemente ad Andria non vi sono queste condizioni. Le scuole iperdimensionate rappresentano un problema organizzativo, gestionale e funzionale, difficoltà affrontate con professionalità dai dirigenti, ma a volte la buona volontà non basta. Bisognerebbe chiedere a studenti e famiglie - conclude la nota - se la promozione degli istituti comprensivi è a pieni voti o ci sono diverse insufficienze da recuperare».

La UIL Scuola, infine, lancia la sua proposta ben chiara considerata tutta la popolazione scolastica cittadina: «La scelta di almeno 12 autonomie sembra quella più consona per tutelare l'utenza, i lavoratori e la comunità tutta».
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