
Territorio
Regione: nuova disciplina per abbattimento alberi di olivo privi del carattere di monumentalità
Sicolo (Cia Puglia): “È un passo in avanti ma c’è molto ancora da fare”
Puglia - giovedì 28 agosto 2025
5.23 Comunicato Stampa
"È un passo in avanti ma c'è molto ancora da fare". Il vicepresidente nazionale e presidente regionale Cia Gennaro Sicolo commenta così la nuova disciplina di rilascio delle autorizzazioni all'abbattimento di alberi di olivo privi del carattere di monumentalità che è stata deliberata nei giorni scorsi dalla Regione Puglia.
"In considerazione delle battaglie portate avanti dalla nostra associazione e delle istanze del mondo agricolo ci aspettiamo degli interventi normativi che vadano a tutelare realmente il nostro patrimonio olivicolo", dice Sicolo.
Ad oggi può essere autorizzato l'espianto di alberi di olivo, in caso di accertata morte fisiologica della pianta; permanente improduttività o scarsa produttività dovuta a cause non rimovibili; eccessiva fittezza di impianto che renda disagevoli le operazioni colturali e rechi danno all'oliveto; esecuzione di indispensabili opere di miglioramento fondiario; esecuzione di opere di pubblica utilità; realizzazione di fabbricati in conformità ai vigenti strumenti urbanistico edilizi di livello comunale e regionale.
Secondo Sicolo, "al fine di offrire un celere strumento di intervento, riteniamo opportuno che la delibera regionale diventi un regolamento che sia approvato con atto di Giunta regionale, nell'attesa della Legge Quadro Regionale in ordine alla individuazione dei siti oggetto di FER.
Inoltre si propone di integrare il testo per la tutela non solo degli olivi a carattere monumentale ma anche di quelli a carattere secolare, aggiungendo il divieto di estirpazione di olivo nelle zone certificate DOP così come riconosciute negli atti della UE. Ed ancora, si ritiene opportuno che gli accertamenti siano oggetto di apposita relazione scritta. Per le zone infette siano fatte salve le deroghe previste dalla norma e che la richiesta di abbattimento tenga conto delle circostanze di causa forza maggiore.
"In considerazione delle battaglie portate avanti dalla nostra associazione e delle istanze del mondo agricolo ci aspettiamo degli interventi normativi che vadano a tutelare realmente il nostro patrimonio olivicolo", dice Sicolo.
Ad oggi può essere autorizzato l'espianto di alberi di olivo, in caso di accertata morte fisiologica della pianta; permanente improduttività o scarsa produttività dovuta a cause non rimovibili; eccessiva fittezza di impianto che renda disagevoli le operazioni colturali e rechi danno all'oliveto; esecuzione di indispensabili opere di miglioramento fondiario; esecuzione di opere di pubblica utilità; realizzazione di fabbricati in conformità ai vigenti strumenti urbanistico edilizi di livello comunale e regionale.
Secondo Sicolo, "al fine di offrire un celere strumento di intervento, riteniamo opportuno che la delibera regionale diventi un regolamento che sia approvato con atto di Giunta regionale, nell'attesa della Legge Quadro Regionale in ordine alla individuazione dei siti oggetto di FER.
Inoltre si propone di integrare il testo per la tutela non solo degli olivi a carattere monumentale ma anche di quelli a carattere secolare, aggiungendo il divieto di estirpazione di olivo nelle zone certificate DOP così come riconosciute negli atti della UE. Ed ancora, si ritiene opportuno che gli accertamenti siano oggetto di apposita relazione scritta. Per le zone infette siano fatte salve le deroghe previste dalla norma e che la richiesta di abbattimento tenga conto delle circostanze di causa forza maggiore.