
Vita di città
Piscina comunale, situazione ancora incerta: monta la protesta di utenti e lavoratori
Ieri pomeriggio manifestazione di fronte a Palazzo di Città
Andria - sabato 14 settembre 2019
Una snervante attesa e nessuna risposta per il futuro. Dubbi e incertezze avvolgono la piscina comunale di Andria, ancora chiusa ad appassionati e sportivi per una serie di controversie tra l'ente comunale e la vecchia gestione della struttura di via delle Querce, affidata alla società Planet Andria fino a pochi mesi fa. Un duro colpo per la popolazione andriese e per un impianto sportivo che negli anni ha assunto notevole importanza su tutto il territorio locale, diventando un vero e proprio polo di aggregazione per adulti e giovani. Adesso, invece, i cittadini andriesi rischiano di pagare le conseguenze di questa incognita: la chiusura dell'impianto potrebbe causare perdite economiche al nuovo gestore della struttura, la società veronese "Sport Management spa", che di conseguenza avrebbe la possibilità di richiedere un risarcimento danni all'ente comunale; una situazione che, di riflesso, colpirebbe anche l'incolpevole cittadinanza andriese.
Di fronte al silenzio delle istituzioni, diversi utenti e lavoratori dipendenti della piscina comunale hanno organizzato ieri pomeriggio una manifestazione di protesta davanti a Palazzo di Città con l'intento di far sentire la propria voce e chiedere immediate risposte. Sono soprattutto i genitori ad invocare la riapertura di un impianto definito come il "fiore all'occhiello" del territorio, invitando al contempo le forze politiche in campo a trovare un compromesso. La delibera commissariale n° 60 di inizio settembre, infatti, sanciva la nomina di un legale per le controversie nei confronti del precedente gestore, la società Planet Andria. Per non parlare del pessimo stato in cui versa la struttura di via delle Querce, a partire dal mancato funzionamento delle caldaie al deterioramento delle piscine, ormai vuote da tempo.
«I nostri figli hanno intrapreso un percorso ludico e sportivo e vorrebbero continuare in questo senso: acqua e cloro non sono fini a se stessi, ma è il modo tramite il quale i nostri figli socializzano e si divertono. Molti bambini hanno alle spalle un percorso di sacrificio gareggiando anche a livello agonistico. Andria sopporta già tanti problemi, ma vorrebbe almeno che la piscina comunale torni ad essere il fiore all'occhiello che altre città ci invidiano. Noi siamo semplicemente genitori e non abbiamo potere decisionale sulle strutture pubbliche, vogliamo solo che la piscina comunale riapra nell'immediato».
Dal Comitato Genitori Andriesi hanno inoltre aggiunto: «Questa situazione va a discapito dei cittadini andriesi. La piscina comunale ha garantito numerose attività per bambini e non, anche per ragazzi diversamente abili, in particolare l'associazione di Corato "Gocce nell'Oceano" che ha gareggiato anche a livello regionale e per la quale l'impianto andriese era divenuto un punto di aggregazione. Abbiamo una squadra agonistica, ma adesso i componenti potrebbero prendere strade diverse perché la piscina è chiusa: vogliamo solo risposte e speriamo che il Commissario faccia riaprire la struttura».
Una situazione dunque inaccettabile per un impianto di indubbia popolarità come la piscina comunale di Andria: sportivi, appassionati e tutta la cittadinanza attendono risposte decisive dalle istituzioni.
Di fronte al silenzio delle istituzioni, diversi utenti e lavoratori dipendenti della piscina comunale hanno organizzato ieri pomeriggio una manifestazione di protesta davanti a Palazzo di Città con l'intento di far sentire la propria voce e chiedere immediate risposte. Sono soprattutto i genitori ad invocare la riapertura di un impianto definito come il "fiore all'occhiello" del territorio, invitando al contempo le forze politiche in campo a trovare un compromesso. La delibera commissariale n° 60 di inizio settembre, infatti, sanciva la nomina di un legale per le controversie nei confronti del precedente gestore, la società Planet Andria. Per non parlare del pessimo stato in cui versa la struttura di via delle Querce, a partire dal mancato funzionamento delle caldaie al deterioramento delle piscine, ormai vuote da tempo.
«I nostri figli hanno intrapreso un percorso ludico e sportivo e vorrebbero continuare in questo senso: acqua e cloro non sono fini a se stessi, ma è il modo tramite il quale i nostri figli socializzano e si divertono. Molti bambini hanno alle spalle un percorso di sacrificio gareggiando anche a livello agonistico. Andria sopporta già tanti problemi, ma vorrebbe almeno che la piscina comunale torni ad essere il fiore all'occhiello che altre città ci invidiano. Noi siamo semplicemente genitori e non abbiamo potere decisionale sulle strutture pubbliche, vogliamo solo che la piscina comunale riapra nell'immediato».
Dal Comitato Genitori Andriesi hanno inoltre aggiunto: «Questa situazione va a discapito dei cittadini andriesi. La piscina comunale ha garantito numerose attività per bambini e non, anche per ragazzi diversamente abili, in particolare l'associazione di Corato "Gocce nell'Oceano" che ha gareggiato anche a livello regionale e per la quale l'impianto andriese era divenuto un punto di aggregazione. Abbiamo una squadra agonistica, ma adesso i componenti potrebbero prendere strade diverse perché la piscina è chiusa: vogliamo solo risposte e speriamo che il Commissario faccia riaprire la struttura».
Una situazione dunque inaccettabile per un impianto di indubbia popolarità come la piscina comunale di Andria: sportivi, appassionati e tutta la cittadinanza attendono risposte decisive dalle istituzioni.