Attualità
Piovono critiche sul nuovo servizio di igiene urbana: il sindacato FIL chiede incontro urgente con il Comune
Dura nota di Nicola Mancini che denuncia una sfilza di violazioni al Testo Unico sull’Ambiente
Andria - lunedì 11 luglio 2022
19.21
E' una dura nota quella che il Sindacato FIL, a firma del segretario Nicola Mancini (che alleghiamo integralmente) ha inviato al Comune, al Prefetto ed all'Ispettorato del Lavoro per denunciare una grave serie di mancanze circa il nuovo servizio di igiene urbana, dal 1° luglio svolto dalle società Gialplast srl e SI.ECO spa. Carenza di mezzi idonei, compattatori destinati alla raccolta differenziata privi di pedane per il trasporto del personale (i lavoratori sarebbero, perciò, costretti a camminare a piedi per decine di km e sotto elevate temperature), assenza di macchine lava strade e lava cassonetti: è la summa delle doglianze che la segreteria pugliese della Federazione Italiana Libera fa del nuovo servizio di igiene urbana ad Andria. Si tratta di segnalazioni emerse durante un incontro avvenuto lo scorso 7 luglio che l'organizzazione sindacale ha avuto con i lavoratori.
Proprio questi ultimi hanno fatto notare che nella fase di trasporto verso l'impianto, oltre che in quella di scarico, gli autocompattatori subirebbero perdita di percolato, fatto che determinerebbe inquinamento dell'ambiente, essendo quel liquido rifiuto pericoloso.
Per il segretario Nicola Mancini, ad alcuni autisti che si sono rifiutati di condurre i mezzi in queste condizioni, le imprese avrebbero opposto il licenziamento quale diretta conseguenza. L'organizzazione sindacale chiede un incontro urgente con il Comune, le aziende e gli enti preposti ad intervenire, oltre che l'attivazione di procedure di verifica immediata.
Per la Federazione, la sede ad Andria sarebbe priva di acqua potabile, ci sarebbero due container adibiti a spogliatoi (di cui uno privo di energia elettrica) non sufficienti per il personale: tutti elementi che secondo l'organizzazione sindacale costituirebbero violazioni del Testo Unico sull'Ambiente.
Proprio questi ultimi hanno fatto notare che nella fase di trasporto verso l'impianto, oltre che in quella di scarico, gli autocompattatori subirebbero perdita di percolato, fatto che determinerebbe inquinamento dell'ambiente, essendo quel liquido rifiuto pericoloso.
Per il segretario Nicola Mancini, ad alcuni autisti che si sono rifiutati di condurre i mezzi in queste condizioni, le imprese avrebbero opposto il licenziamento quale diretta conseguenza. L'organizzazione sindacale chiede un incontro urgente con il Comune, le aziende e gli enti preposti ad intervenire, oltre che l'attivazione di procedure di verifica immediata.
Per la Federazione, la sede ad Andria sarebbe priva di acqua potabile, ci sarebbero due container adibiti a spogliatoi (di cui uno privo di energia elettrica) non sufficienti per il personale: tutti elementi che secondo l'organizzazione sindacale costituirebbero violazioni del Testo Unico sull'Ambiente.