.jpg)
Vita di città
"Per non dimenticare la Fraternità": lettera aperta al sindaco Giorgino e al Consiglio Comunale
Pensieri e riflessioni curati da Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - lunedì 4 giugno 2018
In momenti politicamente travagliati a livello locale o nazionale, quest'ultimo appena superato col varo di un nuovo governo, suscita meraviglia sentirci rivolgere la domanda: "A che punto è la proposta di un Patto di Fraternità avanzata ai nostri Amministratori"?
E fa pensare che tale domanda provenga da persone per lo più affaticate dalle difficoltà della vita e che, pur riponendo fiducia negli uomini, nei programmi e promesse, ora di un partito ora dell'altro, sentono sempre più profonda in loro l'esigenza di guardare alla Fraternità come indispensabile realtà capace di contribuire a realizzare una autentica libertà (intesa come liberazione dai mali che li affliggono) e uguaglianza sociale, valori spesso annunziati ma ancora poco vissuti.
Non possiamo nascondere poi, che a volte la stessa domanda ci viene posta con un "sorriso ironico" o con toni quasi di rimprovero (anche da uomini politici), come a dire: "Ma che c'entra la Fraternità in politica"?...atteggiamento questo che denota un guardare alla Fraternità come a qualcosa di 'ingenuo, o di superfluo, o che si aggiunga alla politica dall'esterno'.
Siamo consapevoli che suscitare la Fraternità in politica è molto difficile; vale la pena però provarci ponendola come pietra angolare per la solidità della casa della nostra Comunità Cittadina e perché le future generazioni siano incoraggiate ad impegnare la propria esistenza per un fine così alto.
Sono queste semplici considerazioni a farci sentire di rimettere "nel cuore di ciascuno di voi del Consiglio Comunale" la nostra proposta di inserire nello Statuto Comunale il "Patto di Fraternità" e l'adesione della nostra Città all'Associazione Città per la Fraternità che attualmente vede l'appartenenza di 140 Città. (www.cittaperlafraternita.org)
Siate coraggiosi nell'immettere nello sforzo politico l'anelito alla Fraternità, sperimentandola a cominciare dai piccoli gesti, dalle piccole decisioni, certi di poter dare e ridare ali nuove alla stessa politica così che non cada nella mediocrità e nel non coraggio.
E' stato coinvolgente, il pomeriggio del 29 maggio in Comune, partecipare al ricordo di Aldo Moro. Ripercorrendo la vita e il pensiero di quest'uomo, ancora una volta, ci siamo sentiti privilegiati nell'essere vissuti in quest'epoca perché, contrariamente al filoso Camus che affermava: "Il potere fa impazzire" e a quell'altra di scrittori russi, tedeschi e americani: "La politica satanizza", la nostra generazione, invece, può affermare che: "Un uomo politico può esser santo, e un santo può esser uomo politico"!.....e i Servi di Dio Adenauer, Schuman, La Pira, Lazzati, Giordani, Moro…..stanno a testimoniarlo!!
Bello quanto ha scritto Adone Zoli: "Degli uomini grandi è come dei monti: l'altezza della cima che si spinge verso il cielo e la imponenza della mole non appaiono se non a chi li guarda da una certa distanza. Così è degli uomini veramente grandi: anche a chi è stato per anni, per decenni vicino ad essi, e li ha giorno per giorno amati per quello che erano e ammirati per quello che facevano, solo dopo, quando essi se ne sono andati, comprendono la loro grandezza, la grandezza dell'opera loro"!
Che il ricordare questi uomini non sia solo sentimentalismo ma sprone per essere "buoni amministratori e di conseguenza buoni cittadini".
"Solo così nella loro mole modesta, la vetta del monte non apparirà soltanto ergersi in alto, in alto, verso l'azzurro ma apparirà splendente di luce, come da un sole che non tramonta mai". (Adone Zoli: E' stato il 6° Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana)
A tutti la nostra vicinanza, con in dono una prima raccolta di pensieri del Servo di Dio Igino Giordani sulla "Politica".
E fa pensare che tale domanda provenga da persone per lo più affaticate dalle difficoltà della vita e che, pur riponendo fiducia negli uomini, nei programmi e promesse, ora di un partito ora dell'altro, sentono sempre più profonda in loro l'esigenza di guardare alla Fraternità come indispensabile realtà capace di contribuire a realizzare una autentica libertà (intesa come liberazione dai mali che li affliggono) e uguaglianza sociale, valori spesso annunziati ma ancora poco vissuti.
Non possiamo nascondere poi, che a volte la stessa domanda ci viene posta con un "sorriso ironico" o con toni quasi di rimprovero (anche da uomini politici), come a dire: "Ma che c'entra la Fraternità in politica"?...atteggiamento questo che denota un guardare alla Fraternità come a qualcosa di 'ingenuo, o di superfluo, o che si aggiunga alla politica dall'esterno'.
Siamo consapevoli che suscitare la Fraternità in politica è molto difficile; vale la pena però provarci ponendola come pietra angolare per la solidità della casa della nostra Comunità Cittadina e perché le future generazioni siano incoraggiate ad impegnare la propria esistenza per un fine così alto.
Sono queste semplici considerazioni a farci sentire di rimettere "nel cuore di ciascuno di voi del Consiglio Comunale" la nostra proposta di inserire nello Statuto Comunale il "Patto di Fraternità" e l'adesione della nostra Città all'Associazione Città per la Fraternità che attualmente vede l'appartenenza di 140 Città. (www.cittaperlafraternita.org)
Siate coraggiosi nell'immettere nello sforzo politico l'anelito alla Fraternità, sperimentandola a cominciare dai piccoli gesti, dalle piccole decisioni, certi di poter dare e ridare ali nuove alla stessa politica così che non cada nella mediocrità e nel non coraggio.
E' stato coinvolgente, il pomeriggio del 29 maggio in Comune, partecipare al ricordo di Aldo Moro. Ripercorrendo la vita e il pensiero di quest'uomo, ancora una volta, ci siamo sentiti privilegiati nell'essere vissuti in quest'epoca perché, contrariamente al filoso Camus che affermava: "Il potere fa impazzire" e a quell'altra di scrittori russi, tedeschi e americani: "La politica satanizza", la nostra generazione, invece, può affermare che: "Un uomo politico può esser santo, e un santo può esser uomo politico"!.....e i Servi di Dio Adenauer, Schuman, La Pira, Lazzati, Giordani, Moro…..stanno a testimoniarlo!!
Bello quanto ha scritto Adone Zoli: "Degli uomini grandi è come dei monti: l'altezza della cima che si spinge verso il cielo e la imponenza della mole non appaiono se non a chi li guarda da una certa distanza. Così è degli uomini veramente grandi: anche a chi è stato per anni, per decenni vicino ad essi, e li ha giorno per giorno amati per quello che erano e ammirati per quello che facevano, solo dopo, quando essi se ne sono andati, comprendono la loro grandezza, la grandezza dell'opera loro"!
Che il ricordare questi uomini non sia solo sentimentalismo ma sprone per essere "buoni amministratori e di conseguenza buoni cittadini".
"Solo così nella loro mole modesta, la vetta del monte non apparirà soltanto ergersi in alto, in alto, verso l'azzurro ma apparirà splendente di luce, come da un sole che non tramonta mai". (Adone Zoli: E' stato il 6° Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana)
A tutti la nostra vicinanza, con in dono una prima raccolta di pensieri del Servo di Dio Igino Giordani sulla "Politica".