
Attualità
Per la pace e l’unità, un patto con Maria
Riflessione di Gennaro 'Gino' Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - venerdì 25 marzo 2022
Eccoci Maria, veniamo da Te, fin dal sorgere di questo 25 marzo 2022, per stringere con Te un "Patto": Noi ti offriamo ogni angolo oscuro della nostra vita, privo di amore, ogni invocazione segreta dei nostri cuori. Pensaci Tu! Fanne una collana d'innocenza, di bontà, di concordia e fraternità, sì che, sgombri da ogni involucro, con Te Maria, lavoriamo, preghiamo, offriamo per realizzare i disegni di Dio su ciascuno e sull'umanità. Uniamo questa nostra invocazione a quella di Papa Francesco – che oggi consacra al Tuo Cuore, in particolare, i popoli della Russia e dell'Ucraina – affinché di fronte all'ancor più evidente necessità di Pace e Unità tra i Popoli, più forte diventi e si levi al Cielo la nostra voce.
Mi sovviene un lontano ricordo, più che mai attuale. Era il 22 agosto 1959, festa del Tuo Cuore Immacolato, e in quel di Primiero – sulle Dolomiti – un gruppo di parlamentari di 27 nazioni si unirono in una preghiera per consacrare a Te, o Maria, il loro popolo, e tutti i popoli della Terra. Ciascuno portava con sé le ragioni e le speranze della propria gente e ad esse doveva rispondere con scelte politiche adeguate. Di fronte avevano sfide importanti, in un'epoca segnata da conflitti ideologici. C'erano "Città da ricostruire, comunità da far ripartire". Erano problemi urgenti ai quali corrispondere con competenza politica e passione civile. Eppure quei politici non si riunirono in una tavola rotonda, non organizzarono un summit internazionale, ma pregarono per l'unità dei popoli. Fu una scelta inusuale, certamente, ma gravida di futuro.
Anche oggi, proprio come sessant'anni fa – per Tua intercessione – possiamo pregare Dio per l'unità fra i popoli della Terra. Allora, Maria: fà che inizi un nuovo cammino perché noi, abbandonati nel Tuo Cuore, fedeli al Patto con Te – saltati gli ultimi fili spinati, tessuti dalla paura fra i popoli – possiamo scrivere pagine sempre nuove della storia della famiglia umana in marcia verso la Pace e l'Unità.
Mi sovviene un lontano ricordo, più che mai attuale. Era il 22 agosto 1959, festa del Tuo Cuore Immacolato, e in quel di Primiero – sulle Dolomiti – un gruppo di parlamentari di 27 nazioni si unirono in una preghiera per consacrare a Te, o Maria, il loro popolo, e tutti i popoli della Terra. Ciascuno portava con sé le ragioni e le speranze della propria gente e ad esse doveva rispondere con scelte politiche adeguate. Di fronte avevano sfide importanti, in un'epoca segnata da conflitti ideologici. C'erano "Città da ricostruire, comunità da far ripartire". Erano problemi urgenti ai quali corrispondere con competenza politica e passione civile. Eppure quei politici non si riunirono in una tavola rotonda, non organizzarono un summit internazionale, ma pregarono per l'unità dei popoli. Fu una scelta inusuale, certamente, ma gravida di futuro.
Anche oggi, proprio come sessant'anni fa – per Tua intercessione – possiamo pregare Dio per l'unità fra i popoli della Terra. Allora, Maria: fà che inizi un nuovo cammino perché noi, abbandonati nel Tuo Cuore, fedeli al Patto con Te – saltati gli ultimi fili spinati, tessuti dalla paura fra i popoli – possiamo scrivere pagine sempre nuove della storia della famiglia umana in marcia verso la Pace e l'Unità.