Campana
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Attualità

Per chi suona la campana

Riflessione di don Ettore Lestingi, presidente della Commissione liturgica diocesana

E' il titolo del romanzo di Ernest Hemigway di cui riporto una frase come provocazione: "E allora non chiedere mai per chi suona la campana, essa suona per te". Il poeta richiama la legge della solidarietà universale. Nessun uomo è indipendente dal resto del mondo. Ogni gesto della vita, come il morire, è un fatto sociale e non semplicemente personale. Quante volte succede di sentirsi completamente soli, abbandonati nel mare della vita, staccati dalle persone che ci circondano, incapaci di cogliere il senso della nostra esistenza.

Per descrivere questa sensazione, il poeta si avvale di un'immagine molto efficace, una metafora che, per la sua forza rappresentativa, si è scolpita nell'immaginario comune: la visione di un'isola in mezzo al mare. Un'isola che, per sua stessa natura, è destinata a rimanere sola come una monade, scollegata dal resto del mondo. Il poeta, invece, spalanca un'altra visione, altrettanto suggestiva: «Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto». Questi versi invitano a cogliere la vita come parte di una dimensione più grande, a cui apparteniamo e di cui possiamo percepire le connessioni vibranti. E quando la cronaca narra tragedie come l'ennesimo naufragio in Calabria, poiché siamo parte di una unica umanità, la campana suona anche per noi. Per un evento luttuoso universale!

Un brano della musica leggera di tanti anni fa così diceva: "Siamo isole nell'oceano della solitudine E arcipelaghi, le città dove l'amore naufraga Giù dai marciapiedi un cuore rotola Lo accarezza solo la musica". La musica di una campana che con i suoi rintocchi diventa un richiamo agli eventi tristi e gioiosi che accadono nell'ambiente in cui viviamo. La campana suona la gioia di due giovani che si sposano oppure richiama il lutto per chi è deceduto. Anche se non possiamo partecipare fisicamente a quegli eventi, possiamo sentirci coinvolti e unirci con la nostra preghiera. Il suono della campana ricrea la socialità; ci fa sentire parte di un contesto sociale più ampio rispetto all'ambito familiare; ci fa capire che apparteniamo ad un territorio, a una comunità, a una società; ci aiuta a sentirci cittadini di uno stesso paese, nella convinzione che gli avvenimenti altrui coinvolgono anche la nostra persona.

Come segno di attenzione, di pietas umana, ma anche di profondo dolore per le vittime del naufragio di Curto, suonino a morte le campane delle nostre Chiesa perché a chi chiederà perché suona la campana si ricordi che la campana suona anche per te. Condoglianze all'intera umanità.
  • don Ettore Lestingi
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