Commento
Nuova Caserma dei Carabinieri di Andria: "Essere o non essere?"
La Nimar srl sceglie la via di un comunicato visto il silenzio che circonda la questione da parte delle Autorità
Andria - domenica 13 gennaio 2019
9.20
Sulla vicenda della nuova Caserma dei Carabinieri di Andria riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte dell'Impresa Nimar S.r.L., convinti che su tale questione, attesa la sua rilevanza pubblica, siano dovuti i chiarimenti richiesti, "visto il silenzio prolungato sulla questione e che soprattutto produca sviluppi costruttivi", come evidenzia appunto la Nimar S.r.L..
"E' noto che ad Andria siano in corso i lavori per il completamento della questura e che l'Onorevole D'Ambrosio unitamente al Ministero degli Interni e al nostro Prefetto si stiano premurando. Infatti, l'Onorevole, in una nota di AndriaLive del 30 dicembre 2018, sosteneva: "In questi giorni il Prefetto della Bat su sollecitazione del Ministero degli Interni ha attivato il comune di Andria per cercare un immobile provvisorio (speriamo pubblico) per attivare rapidamente alcuni uffici della Questura della Bat."
Peccato che questo stesso interesse non venga mostrato ormai da tempo nei confronti della realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri di Andria che dovrebbe avvenire grazie alla Nimar srl, ditta titolare del suolo compreso tra le vie C. Di Ceglie, N. Paganini, L. Perosi nonché ditta proponente. Restiamo sorpresi, pertanto, dalla nota del 8 gennaio 2019 di AndriaViva che afferma "La storica caserma di viale Gramsci è anch'esso un immobile in affitto ed a quanto sembra il proprietario è intenzionato a venirne in possesso e quindi i carabinieri dovrebbero trasferirsi. Ma dove dovrebbero sistemarsi i militari di Andria?" E' assurdo porre tale quesito dal momento che la Nimar srl già dal 2014 aveva ottenuto parere favorevole dal Comando Provinciale dei Carabinieri, i quali avevano mappato l'intero territorio di Andria, mettendo per iscritto che il suolo di proprietà della Nimar appunto, era l'unico in grado di soddisfare l'Arma. A tale esito favorevole poi ha fatto seguito una progettazione minuziosa al fine di far corrispondere l'immobile alle norme vigenti e alle esigenze della Compagnia. Progettazione anch'essa approvata dal Comando Generale dei Carabinieri. Inoltre lo stesso articolo del 9 gennaio riporta "non si conosce al momento se la procedura da parte del consiglio comunale circa il cambiamento della destinazione d'uso del terreno…abbia proseguito il suo iter..." Anche in questo caso la Nimar intende precisare che il Permesso di Costruire in deroga è stato ottenuto dal Comune di Andria a seguito di un lungo consiglio del 16 maggio del 2017. A quel punto occorreva solo la stipula del contratto.
Si precisa inoltre che l'immobile -prosegue la nota dell'Impresa Nimar S.r.L.- verrebbe realizzato a totale costo zero per l'Amministrazione e in più che c'è stato un regolare avviso pubblico (anche se non occorreva in quanto proposta privata) in data 12 ottobre 2016 al contrario di ciò che afferma l'Agenzia del Demanio. Solo che ad oggi nulla è avvenuto. Tramite una circolare del giugno 2017 si è solo appreso che l'Agenzia del Demanio non poteva rilasciare il contratto per un immobile da farsi. Nessuna comunicazione ufficiale è giunta alla Nimar ma soprattutto non è stato possibile ottenere neanche un incontro con il Prefetto. Nonostante pec del 31 agosto 2017 dell'ing. Recchia, del 25 luglio 2018 e due solleciti telefonici da parte della Nimar verso l'attuale Prefetto dr. Sensi. A questo punto davvero non si comprende come mai nonostante tutte le approvazioni del Ministero degli Interni, del Comando Generale dei Carabinieri e del Comune di Andria, i carabinieri si trovino ancora in una palazzina adattata a caserma e con la certezza di dover andare via. Se la Nimar è mossa da interesse personale, le Autorità competenti dovrebbero essere mosse invece dalla preoccupazione di dover dare alla nostra Compagnia un alloggio dignitoso che permetta loro di svolgere le loro funzioni al meglio nei confronti di un'intera cittadinanza. La Nimar quindi, si augura di ottenere finalmente l'interessamento di tutte le Autorità competenti, del Sindaco in primis perché il silenzio non costruisce!"
"E' noto che ad Andria siano in corso i lavori per il completamento della questura e che l'Onorevole D'Ambrosio unitamente al Ministero degli Interni e al nostro Prefetto si stiano premurando. Infatti, l'Onorevole, in una nota di AndriaLive del 30 dicembre 2018, sosteneva: "In questi giorni il Prefetto della Bat su sollecitazione del Ministero degli Interni ha attivato il comune di Andria per cercare un immobile provvisorio (speriamo pubblico) per attivare rapidamente alcuni uffici della Questura della Bat."
Peccato che questo stesso interesse non venga mostrato ormai da tempo nei confronti della realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri di Andria che dovrebbe avvenire grazie alla Nimar srl, ditta titolare del suolo compreso tra le vie C. Di Ceglie, N. Paganini, L. Perosi nonché ditta proponente. Restiamo sorpresi, pertanto, dalla nota del 8 gennaio 2019 di AndriaViva che afferma "La storica caserma di viale Gramsci è anch'esso un immobile in affitto ed a quanto sembra il proprietario è intenzionato a venirne in possesso e quindi i carabinieri dovrebbero trasferirsi. Ma dove dovrebbero sistemarsi i militari di Andria?" E' assurdo porre tale quesito dal momento che la Nimar srl già dal 2014 aveva ottenuto parere favorevole dal Comando Provinciale dei Carabinieri, i quali avevano mappato l'intero territorio di Andria, mettendo per iscritto che il suolo di proprietà della Nimar appunto, era l'unico in grado di soddisfare l'Arma. A tale esito favorevole poi ha fatto seguito una progettazione minuziosa al fine di far corrispondere l'immobile alle norme vigenti e alle esigenze della Compagnia. Progettazione anch'essa approvata dal Comando Generale dei Carabinieri. Inoltre lo stesso articolo del 9 gennaio riporta "non si conosce al momento se la procedura da parte del consiglio comunale circa il cambiamento della destinazione d'uso del terreno…abbia proseguito il suo iter..." Anche in questo caso la Nimar intende precisare che il Permesso di Costruire in deroga è stato ottenuto dal Comune di Andria a seguito di un lungo consiglio del 16 maggio del 2017. A quel punto occorreva solo la stipula del contratto.
Si precisa inoltre che l'immobile -prosegue la nota dell'Impresa Nimar S.r.L.- verrebbe realizzato a totale costo zero per l'Amministrazione e in più che c'è stato un regolare avviso pubblico (anche se non occorreva in quanto proposta privata) in data 12 ottobre 2016 al contrario di ciò che afferma l'Agenzia del Demanio. Solo che ad oggi nulla è avvenuto. Tramite una circolare del giugno 2017 si è solo appreso che l'Agenzia del Demanio non poteva rilasciare il contratto per un immobile da farsi. Nessuna comunicazione ufficiale è giunta alla Nimar ma soprattutto non è stato possibile ottenere neanche un incontro con il Prefetto. Nonostante pec del 31 agosto 2017 dell'ing. Recchia, del 25 luglio 2018 e due solleciti telefonici da parte della Nimar verso l'attuale Prefetto dr. Sensi. A questo punto davvero non si comprende come mai nonostante tutte le approvazioni del Ministero degli Interni, del Comando Generale dei Carabinieri e del Comune di Andria, i carabinieri si trovino ancora in una palazzina adattata a caserma e con la certezza di dover andare via. Se la Nimar è mossa da interesse personale, le Autorità competenti dovrebbero essere mosse invece dalla preoccupazione di dover dare alla nostra Compagnia un alloggio dignitoso che permetta loro di svolgere le loro funzioni al meglio nei confronti di un'intera cittadinanza. La Nimar quindi, si augura di ottenere finalmente l'interessamento di tutte le Autorità competenti, del Sindaco in primis perché il silenzio non costruisce!"