
Attualità
Multiservice: il tribunale di Trani annulla il licenziamento del dirigente della società del Comune di Andria
L’ex direttore amministrativo, Antonio Albanese sarà adesso reintegrato nella sua posizione e risarcito
Andria - venerdì 27 gennaio 2023
11.54
A travolgerlo, tre anni fa, l'accusa di aver speso dai bilanci della Multiservice circa 620mila euro per "ingiuste attribuzioni di indennità e benefit", oltre a 400mila euro incassati illegittimamente. Si tratta di Antonio Albanese, in carica come direttore amministrativo dell'azienda in house del Comune di Andria fino a giugno del 2020, anno in cui Riccardo Infante, appena nominato dal Commissario prefettizio Tufariello, Amministratore unico della municipalizzata aveva contestato ad Albanese (in servizio ininterrottamente da circa 10 anni) e ad altri sette dipendenti, di essere stati protagonisti di queste «spese pazze».
Su richiesta dello stesso ex direttore, i giudici hanno incrociato i dati con una sentenza della Corte dei conti pugliese del 2021, nella quale non rivelava nessun danno erariale e che, inoltre, tramite la relazione degli ispettori del Ministero dell'Economia e delle Finanze su indennità e consulenze della municipalizzata, nessun rilievo era stato sollevato nella loro ispezione del 2017.
Dopo essere stato moralmente riabilitato dal decreto di archiviazione di un anno e mezzo fa, ora Albanese ha vinto le cause in ambito civile e lavoristico, difeso dai suoi legali, il civilista Nicola Caroppo di Bari e all'avvocato penalista Mario Malcangi di Trani.
Il tribunale di Trani – sezione lavoro – ha dichiarato, infatti, che i rimborsi e i premi erano applicati in accordo con gli amministratori unici della Multiservice per far sì che il salario applicato dalla società in house pareggiasse quelle previste dal contratto collettivo nazionale.
Attualmente l'azienda municipalizzata andriese, oltre al reintegro nel ruolo e al pagamento delle spese legali, dovrà risarcire otto mensilità da oltre 4 mila euro e gli annessi contributi. La sentenza potrebbe coinvolgere anche gli altri sette lavoratori in causa con la Multiservice.
Su richiesta dello stesso ex direttore, i giudici hanno incrociato i dati con una sentenza della Corte dei conti pugliese del 2021, nella quale non rivelava nessun danno erariale e che, inoltre, tramite la relazione degli ispettori del Ministero dell'Economia e delle Finanze su indennità e consulenze della municipalizzata, nessun rilievo era stato sollevato nella loro ispezione del 2017.
Dopo essere stato moralmente riabilitato dal decreto di archiviazione di un anno e mezzo fa, ora Albanese ha vinto le cause in ambito civile e lavoristico, difeso dai suoi legali, il civilista Nicola Caroppo di Bari e all'avvocato penalista Mario Malcangi di Trani.
Il tribunale di Trani – sezione lavoro – ha dichiarato, infatti, che i rimborsi e i premi erano applicati in accordo con gli amministratori unici della Multiservice per far sì che il salario applicato dalla società in house pareggiasse quelle previste dal contratto collettivo nazionale.
Attualmente l'azienda municipalizzata andriese, oltre al reintegro nel ruolo e al pagamento delle spese legali, dovrà risarcire otto mensilità da oltre 4 mila euro e gli annessi contributi. La sentenza potrebbe coinvolgere anche gli altri sette lavoratori in causa con la Multiservice.