Movida centro storico, Andria Bene in Comune
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Movida centro storico, Andria Bene in Comune: "Residenti ed esercenti insieme dopo 5 anni"

Incontro molto seguito presso il chiostro di San Francesco

«Ieri, con l'evento "Andria dialoga: Centro storico e movida", abbiamo toccato un nervo scoperto della nostra città. Non è mai facile mediare interessi contrapposti, soprattutto se radicalizzatisi nel tempo a causa della totale assenza di una interlocuzione politica».

E' il resoconto che Andria Bene in Comune ha svolto all'indomani di questa partecipata manifestazione, svoltasi ieri, giovedì 5 dicembre al chiostro di San Francesco.

«Non sappiamo il motivo per cui le amministrazioni precedenti abbiano più o meno volutamente tralasciato un tema così importante. Fatto sta che al di là dell'oggetto della discussione, di per sé spinoso, abbiamo trovato persone che non aspettavano altro che sedersi attorno ad un tavolo e confrontarsi. Cosa che, indubbiamente, andava fatta prima.

Quello di ieri è stato un dibattito acceso, in cui le proposte si sono mescolate ad altre tipologie di esternazioni da parte ti tutto il pubblico, figlie di tanti non detti e di sentimenti negativi maturati in anni di abbandono da parte delle istituzioni.

Tuttavia, ci teniamo a sottolineare gli elementi che sono emersi, con l'unico obiettivo di costituire le basi di un percorso che, iniziato ieri, deve necessariamente continuare per il bene di tutta la comunità.

Due considerazioni preliminari riguardano il rapporto tra i cittadini e la loro città:
- ad oggi, non esiste una visione della città: compito della politica è quello di realizzare un progetto che indichi chiaramente ai cittadini quali sono gli obiettivi comuni di breve-lungo-termine ed in che modo questi si vogliono conseguire;
- gli andriesi sono stati totalmente disabituati a ritenere la città un "bene in comune": per questo bisogna costituire le basi di una piattaforma continuativa di dialogo e confronto, necessaria per affrontare insieme i problemi che attanagliano da anni Andria.

Venendo all'oggetto del confronto e dunque al rapporto tra Centro Storico e "movida":
- è essenziale che la discussione parta dall'approfondimento e dal rispetto delle regole: solo in presenza di una piena conoscenza di queste e della volontà istituzionale di farle rispettare, il confronto può diventare costruttivo;
- altro strumento essenziale per la gestione del fenomeno, è il buon senso: sulla base della conoscenza delle regole, è possibile trovare delle soluzioni condivise che tengano in considerazione i diritti di residenti ed esercenti;
- è necessario individuare e realizzare attività ed iniziative comuni che possano essere sostenibili per l'intera collettività.

Da parte nostra, faremo sicuramente tesoro di quanto abbiamo appreso ieri sera e auspichiamo che questo tipo di approccio vada avanti. Così come porteremo nel cuore il fatto che, grazie a questo evento, per la prima volta in 5 anni le diverse parti coinvolte abbiano avuto modo di guardarsi negli occhi e parlare in maniera civile.

Alla volte, le soluzioni si possono trovare col tempo, semplicemente incontrandosi».
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