Politica
Michele Coratella, M5S: "La catastrofica situazione finanziaria del Comune di Andria ha “infettato” anche l’ARO2BT"
Il Comune di Andria aveva difficoltà ad onorare i pagamenti già a partire dal 2015.
Andria - venerdì 27 settembre 2019
8.19
"La catastrofica situazione finanziaria del Comune di Andria ha "infettato" anche l'ARO2BT, il consorzio che racchiude Andria Canosa Minervino e Spinazzola per la gestione dei rifiuti".
E' Michele Coratella, storico esponente pentastellato ed ex capogruppo del gruppo consiliare del Comune di Andria ad aggiungere altri tasselli alla vicenda dei debiti che si sono consolidati nella casse comunali.
"Così, mentre i politici autori di questo disastro, si stanno riciclando nella nostra città tramite le iniziative più varie e fantasiose, per poi riproporsi alle prossime elezioni senza alcun pudore, è arrivata una "ondata" di debiti fuori bilancio all'ARO2BT, ovviamente tutti causati dal Comune di Andria. Ben sette, derivanti da azioni legali di quattro società diverse, stanche di attendere i legittimi pagamenti. Tutte aziende alle quali, in questi anni, sono stati conferiti i rifiuti degli andriesi, quindi stiamo parlando di altre aziende e debiti diversi ed ulteriori, da quelli che già il comune ha con la Sangalli. Trattasi di circa 6,5 milioni di euro di ritardati pagamenti che hanno causato questi sette debiti fuori bilancio per complessivi circa 1,2 milioni di euro, all'interno dei quali ci sono interessi passivi e spese legali. Ma la questione non è solo monetaria. In alcuni di questi sette atti, disponibili sull'Albo pretorio del comune e dell'ARO2BT per chi volesse approfondire, si evince chiaramente che il Comune di Andria aveva difficoltà ad onorare i pagamenti già a partire dal 2015. Quindi quando noi tutti, già da allora, mettevamo i cittadini sull'avviso, evidentemente non eravamo in errore. Inoltre, dalla lettura di questi atti scopriamo ancora la presenza dell'ATOBA1, ente che esisteva precedentemente all'ARO2BT e che doveva essere già chiuso, ed invece è da anni in liquidazione, ed il liquidatore dovrebbe ancora essere, tanto per cambiare, ancora l'ex sindaco Giorgino. Anche su questo punto alcune domande sono inevitabili.
Perché non è stato ancora chiuso? Ed il fatto che non lo sia ancora stato dopo anni, rappresenta un costo per i cittadini? A noi pare che vi siano ancora problemi, poichè non più tardi del 15.11.2018 il Presidente dell'Aro2BT (Giorgino) scriveva al Presidente dell'ATO BA1 (Giorgino) ed al Sindaco del Comune di Andria (Giorgino), chiedendo di essere tenuto, come ente, estraneo ad alcuni procedimenti relativi a debiti. Qual è stato il risultato del dialogo tra questi tre rappresentanti di enti?
Alla luce della disastrosa situazione odierna, lasciamo ogni ulteriore valutazione ai cittadini andriesi", conclude la sua nota l'avv. Michele Coratella.
E' Michele Coratella, storico esponente pentastellato ed ex capogruppo del gruppo consiliare del Comune di Andria ad aggiungere altri tasselli alla vicenda dei debiti che si sono consolidati nella casse comunali.
"Così, mentre i politici autori di questo disastro, si stanno riciclando nella nostra città tramite le iniziative più varie e fantasiose, per poi riproporsi alle prossime elezioni senza alcun pudore, è arrivata una "ondata" di debiti fuori bilancio all'ARO2BT, ovviamente tutti causati dal Comune di Andria. Ben sette, derivanti da azioni legali di quattro società diverse, stanche di attendere i legittimi pagamenti. Tutte aziende alle quali, in questi anni, sono stati conferiti i rifiuti degli andriesi, quindi stiamo parlando di altre aziende e debiti diversi ed ulteriori, da quelli che già il comune ha con la Sangalli. Trattasi di circa 6,5 milioni di euro di ritardati pagamenti che hanno causato questi sette debiti fuori bilancio per complessivi circa 1,2 milioni di euro, all'interno dei quali ci sono interessi passivi e spese legali. Ma la questione non è solo monetaria. In alcuni di questi sette atti, disponibili sull'Albo pretorio del comune e dell'ARO2BT per chi volesse approfondire, si evince chiaramente che il Comune di Andria aveva difficoltà ad onorare i pagamenti già a partire dal 2015. Quindi quando noi tutti, già da allora, mettevamo i cittadini sull'avviso, evidentemente non eravamo in errore. Inoltre, dalla lettura di questi atti scopriamo ancora la presenza dell'ATOBA1, ente che esisteva precedentemente all'ARO2BT e che doveva essere già chiuso, ed invece è da anni in liquidazione, ed il liquidatore dovrebbe ancora essere, tanto per cambiare, ancora l'ex sindaco Giorgino. Anche su questo punto alcune domande sono inevitabili.
Perché non è stato ancora chiuso? Ed il fatto che non lo sia ancora stato dopo anni, rappresenta un costo per i cittadini? A noi pare che vi siano ancora problemi, poichè non più tardi del 15.11.2018 il Presidente dell'Aro2BT (Giorgino) scriveva al Presidente dell'ATO BA1 (Giorgino) ed al Sindaco del Comune di Andria (Giorgino), chiedendo di essere tenuto, come ente, estraneo ad alcuni procedimenti relativi a debiti. Qual è stato il risultato del dialogo tra questi tre rappresentanti di enti?
Alla luce della disastrosa situazione odierna, lasciamo ogni ulteriore valutazione ai cittadini andriesi", conclude la sua nota l'avv. Michele Coratella.