refezione scolastica
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Vita di città

Mensa a scuola, al via dal 14 gennaio. La notizia al rientro dei bambini

Aggiudicato il servizio di refezione scolastica

Con determina n. 8 del 4 gennaio scorso si dà il via al servizio di refezione scolastica ad Andria impegnando la somma di € 779.643,06 iva compresa.

"L'aggiudicazione sarà comunicata tempestivamente all'aggiudicatario e diverrà efficace solo a seguito dell'acquisizione di tutte le certificazioni necessarie per il completamento dell'iter di verifica dei requisiti dichiarati dalla Ditta Pastore s.r.l.", si legge nel documento redatto dal settore servizi alla persona-socio sanitario-pubblica istruzione.

Il servizio di refezione scolastica è previsto per gli alunni delle scuole primarie, dell'infanzia e dei minori dell'asilo nido.

Per l'aggiudicazione è stata indetta la procedura negoziata sotto-soglia tramite sistema Me.pa. Al termine ultimo per la presentazione delle offerte è risultata sulla piattaforma una sola offerta, quella dell'impresa Pastore.

Ricordiamo, intanto, che nelle scorse settimane, all'indomani cioè della pubblicazione delle nuove tariffe del servizio (da 3.10 a 5.90 euro) venne avviato una sorta di sondaggio nelle scuole tra le famiglie per capire chi avrebbe aderito alla mensa in caso di affidamento. A tal proposito abbiamo sentito l'assessore Gianluca Grumo il quale ci spiega che a quel "sondaggio il 70% circa dei genitori aveva detto sì alla mensa, per questo le procedure di affidamento sono andate avanti".

Discorso a parte per il nido Gabelli dove in una riunione con i genitori emerse la volontà di rinunciare alla mensa perchè troppo onerosa, costo che tra l'altro si va ad aggiungere alle rette già salate. In sostanza, molte famiglie pagano già 170 euro per la frequenza (la fascia più alta) ai quali si andrebbero ad aggiungere quasi 120 di mensa al mese, visto che il pasto giornaliero costa, per la fascia più alta, 5.90. Volontà che ora se confermata andrà comunicata ufficialmente agli uffici, ci fa sapere la dirigente Ottavia Matera. A tutti i dirigenti scolastici, nel frattempo, è stata inviata una comunicazione nella quale si chiede di inviare al comune entro il 9 gennaio l'elenco dei bambini che usufruiranno del servizio, posto che non sarà ammessa commistione tra pasto domestico e quello della ditta.
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