Sport
Lucera-Virtus Andria, biancazzurri indignati: «Questo non è calcio!»
Diversi episodi spiacevoli sono avvenuti durante e dopo la gara, tra cui anche aggressioni verbali e fisiche
Andria - martedì 19 novembre 2019
0.20 Comunicato Stampa
In una nota ufficiale, la Polisportiva Virtus Andria si dichiara profondamente rammaricata per gli eventi riscontrati sia durante che dopo la partita disputata domenica 17 novembre contro la squadra Lucera Calcio.
«All'arrivo della squadra al campo di gara - si legge nel comunicato della società - nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo durante e dopo la gara. Tutto è iniziato nel corso del secondo tempo subito dopo il gol segnato dai nostri ragazzi, un comportamento veramente scorretto da parte del loro mister nei confronti dei nostri, offendendoli per tutta la durata del secondo tempo, lanci di accendini dagli spalti e bottiglie dalla panchina dove erano presenti più di una decina di persone a parte i ragazzi che stavano in panchina come riserve. Acqua in faccia e addosso all'indirizzo dei nostri ragazzi e minacce di morte da uno dei loro dirigenti (ex ispettore di polizia penitenziaria) e per chiudere in bellezza al momento della consegna del referto di gioco uno dei nostri dirigenti è stato vigliaccamente aggredito da alcuni personaggi riconducibili alla società Lucera Calcio.
La violenza dell'aggressione verbale e fisica del tutto inspiegabile ha letteralmente stravolto il clima di gara spaventando molti dei giovani atleti che compongono la nostra rosa che non se la sono sentita di prendere parte alla gara. Imbarazzante questo atteggiamento da parte di una società che vuole fare il salto di categoria... ad un certo punto abbiamo anche voluto ritirare la squadra perché se dobbiamo sopportare ogni domenica su certi campi questi atteggiamenti non serve neanche più partecipare ai campionati FIGC.
Sono ormai anni che chiediamo in federazione di sistemare queste faccende e soprattutto punire tutte queste società che hanno comportamenti antisportivi perché è giusto che paghino le conseguenze. A nostro parere non esistono le condizioni per disputare le gare a Lucera per nessuna delle squadre partecipanti al torneo di Prima Categoria.
QUESTO NON E' CALCIO!».
«All'arrivo della squadra al campo di gara - si legge nel comunicato della società - nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo durante e dopo la gara. Tutto è iniziato nel corso del secondo tempo subito dopo il gol segnato dai nostri ragazzi, un comportamento veramente scorretto da parte del loro mister nei confronti dei nostri, offendendoli per tutta la durata del secondo tempo, lanci di accendini dagli spalti e bottiglie dalla panchina dove erano presenti più di una decina di persone a parte i ragazzi che stavano in panchina come riserve. Acqua in faccia e addosso all'indirizzo dei nostri ragazzi e minacce di morte da uno dei loro dirigenti (ex ispettore di polizia penitenziaria) e per chiudere in bellezza al momento della consegna del referto di gioco uno dei nostri dirigenti è stato vigliaccamente aggredito da alcuni personaggi riconducibili alla società Lucera Calcio.
La violenza dell'aggressione verbale e fisica del tutto inspiegabile ha letteralmente stravolto il clima di gara spaventando molti dei giovani atleti che compongono la nostra rosa che non se la sono sentita di prendere parte alla gara. Imbarazzante questo atteggiamento da parte di una società che vuole fare il salto di categoria... ad un certo punto abbiamo anche voluto ritirare la squadra perché se dobbiamo sopportare ogni domenica su certi campi questi atteggiamenti non serve neanche più partecipare ai campionati FIGC.
Sono ormai anni che chiediamo in federazione di sistemare queste faccende e soprattutto punire tutte queste società che hanno comportamenti antisportivi perché è giusto che paghino le conseguenze. A nostro parere non esistono le condizioni per disputare le gare a Lucera per nessuna delle squadre partecipanti al torneo di Prima Categoria.
QUESTO NON E' CALCIO!».