
Sport
Langella, il dolce epilogo del derby: "Grande cuore e determinazione"
Rammarico per De Gennaro in casa Taranto: "Primo tempo quasi alla pari"
Andria - domenica 5 febbraio 2017
9.37
All'ultimo respiro il liberatorio urlo di gioia. Il derby contro il Taranto si è rivelato complicato non per quanto abbiano messo in mostra gli ionici (buon primo tempo, ripresa con baricentro bassissimo, ma in generale la squadra di De Gennaro non ha mostrato grande qualità), quanto soprattutto perchè le occasioni dilapidate dai biancazzurri sono state molteplici, e poco ci mancava che si andasse incontro al settimo pareggio consecutivo. Ma la grande forza di questa squadra è il carattere, quella componente che permette di tenere duro anche quando gli sforzi sembrano vani: la Fidelis Andria ci ha invece creduto, e alla fin ha portato a casa l'intera posta in palio.
Non usa giri di parole mister Langella a fine gara per ribadire quanto i federiciani abbiamo meritato i tre punti: «E' stata più difficile del previsto perchè si era messa male, purtroppo un episodio ci stava condannando ancora una volta. Per come si era messa la partita, la squadra va solo elogiata per come ha reagito, lottato e creduto in questa vittoria. Credo sia una vittoria assolutamente meritata, i ragazzi ci hanno messo determinazione, cuore e cattiveria per quello che doveva essere un solo epilogo, cioè la vittoria». L'atteggiamento speculare del Taranto, che si è presentato al Degli Ulivi con lo stesso 3-5-2 della Fidelis, non è stato una sorpresa, come chiarisce mister Langella: «In queste prime tre partite dell'anno le avversarie si sono messe a specchio rispetto a noi, segno che ci temono e questa è una bella soddisfazione. Eravamo abbastanza preparati, ma quando ti giocano addosso è più difficile, infatti quando è entrato un giocatore di qualità come Mancino le giocate sono cambiate e abbiamo avuto maggiore manovra e giocate più fluide sugli esterni. Penso che oggi la partita poteva essere messa su un certo binario già da un pò. Nel primo tempo abbiamo fatto benissimo, aldilà del gol che abbiamo preso per un nostro errore difensivo sul quale torneremo in settimana. Aldilà di questo penso che nel primo tempo abbiamo fatto una partita mostruosa per voglia e determinazione; poi nel secondo tempo loro hanno cercato di abbassare i ritmi che noi invece volevamo alzare». Positivo l'esordio di Antonio Croce, che nella prima frazione ha anche avuto due ottime chance per battezzare l'esordio con la rete: «Ha fatto una buonissima gara, e penso che ne abbiano giovato anche gli altri due attaccanti. Lavorano insieme da quattro giorni, ed è ovvio che i meccanismi non sono ancora collaudati, ma ci lavoreremo. E' un giocatore che non avevamo, che attacca molto la profondità: ci darà una grande mano, così come Mancino che fortunatamente abbiamo recuperato». La squadra sta mostrando margini di crescita soprattutto dal punto di vista fisico: «Anche a Pagani abbiamo fatto una grande gara, pur avendo buttato due punti per un episodio. La partita al di sotto delle aspettative è stata quella col Catanzaro, ma lì venivamo da una lunga sosta e pesanti carichi di lavoro, eppure anche in quell'occasione abbiamo subito un solo tiro in porta. Questa è una squadra che ultimamente sta subendo pochissimo: abbiamo preso tre gol e pure su episodi sfortunati».
Piuttosto rammaricato De Gennaro, tecnico del Taranto alla prima panchina con gli ionici e che per poco non è riuscito a strappare il punto al Degli Ulivi: «Dispiace per come sia andata la partita, nel primo tempo c'è stata una bella partita e noi abbiamo tenuto i loro stessi ritmi eccetto che hanno tirato in porta qualche volta più di noi. Non si poteva pensare di tenere quei ritmi per tutta la partita da parte nostra, ma la sfida stava volgendo verso un equilibrio, a parte gli ultimi venti minuti in cui ci siamo abbassati troppo. Se la partita fosse finita in parità, non ci sarebbe stato nulla da dire». Probabilmente l'uscita del terzino Som per infortunio ha influito sull'atteggiamento offensivo del Taranto, dato che il numero 23 aveva garantito maggiore velocità e spinta in avanti creando anche una pericolosa occasione: «Som ha avuto una palla abbastanza semplice da mettere dentro; con la sua uscita abbiamo perso qualcosa in fase propositiva». La classifica del Taranto non è certamente rosea, con la zona rossa lì dietro l'angolo: «La nostra posizione è pericolosa, stiamo lottando per non retrocedere. Questa classifica preoccupa parecchio, non ci lascia tranquilli, a volte anche le cose più facili non riescono. Oggi sarebbe stato opportuno fare risultato, ma purtroppo non è arrivato; da lunedì penseremo al prossimo avversario tosto, il Foggia. Dopodichè avremo Catania e Matera, quindi come è evidente questo campionato ha alcune squadre che procedono con un passo completamente diverso». Forse si è fatta sentire qualche assenza importante, ma il tecnico si ritiene comunque soddisfatto della prestazione di chi è sceso in campo: «Avevamo qualche assenza pesante come Stendardo, Nigro, Paolucci, Sampietro; ma non dev'essere una giustificazione. Abbiamo inserito un ragazzo dall'inizio, Magri, che ha fatto un'ottima partita, ma in generale tutti i ragazzi hanno profuso al massimo le proprie energie».
Non usa giri di parole mister Langella a fine gara per ribadire quanto i federiciani abbiamo meritato i tre punti: «E' stata più difficile del previsto perchè si era messa male, purtroppo un episodio ci stava condannando ancora una volta. Per come si era messa la partita, la squadra va solo elogiata per come ha reagito, lottato e creduto in questa vittoria. Credo sia una vittoria assolutamente meritata, i ragazzi ci hanno messo determinazione, cuore e cattiveria per quello che doveva essere un solo epilogo, cioè la vittoria». L'atteggiamento speculare del Taranto, che si è presentato al Degli Ulivi con lo stesso 3-5-2 della Fidelis, non è stato una sorpresa, come chiarisce mister Langella: «In queste prime tre partite dell'anno le avversarie si sono messe a specchio rispetto a noi, segno che ci temono e questa è una bella soddisfazione. Eravamo abbastanza preparati, ma quando ti giocano addosso è più difficile, infatti quando è entrato un giocatore di qualità come Mancino le giocate sono cambiate e abbiamo avuto maggiore manovra e giocate più fluide sugli esterni. Penso che oggi la partita poteva essere messa su un certo binario già da un pò. Nel primo tempo abbiamo fatto benissimo, aldilà del gol che abbiamo preso per un nostro errore difensivo sul quale torneremo in settimana. Aldilà di questo penso che nel primo tempo abbiamo fatto una partita mostruosa per voglia e determinazione; poi nel secondo tempo loro hanno cercato di abbassare i ritmi che noi invece volevamo alzare». Positivo l'esordio di Antonio Croce, che nella prima frazione ha anche avuto due ottime chance per battezzare l'esordio con la rete: «Ha fatto una buonissima gara, e penso che ne abbiano giovato anche gli altri due attaccanti. Lavorano insieme da quattro giorni, ed è ovvio che i meccanismi non sono ancora collaudati, ma ci lavoreremo. E' un giocatore che non avevamo, che attacca molto la profondità: ci darà una grande mano, così come Mancino che fortunatamente abbiamo recuperato». La squadra sta mostrando margini di crescita soprattutto dal punto di vista fisico: «Anche a Pagani abbiamo fatto una grande gara, pur avendo buttato due punti per un episodio. La partita al di sotto delle aspettative è stata quella col Catanzaro, ma lì venivamo da una lunga sosta e pesanti carichi di lavoro, eppure anche in quell'occasione abbiamo subito un solo tiro in porta. Questa è una squadra che ultimamente sta subendo pochissimo: abbiamo preso tre gol e pure su episodi sfortunati».
Piuttosto rammaricato De Gennaro, tecnico del Taranto alla prima panchina con gli ionici e che per poco non è riuscito a strappare il punto al Degli Ulivi: «Dispiace per come sia andata la partita, nel primo tempo c'è stata una bella partita e noi abbiamo tenuto i loro stessi ritmi eccetto che hanno tirato in porta qualche volta più di noi. Non si poteva pensare di tenere quei ritmi per tutta la partita da parte nostra, ma la sfida stava volgendo verso un equilibrio, a parte gli ultimi venti minuti in cui ci siamo abbassati troppo. Se la partita fosse finita in parità, non ci sarebbe stato nulla da dire». Probabilmente l'uscita del terzino Som per infortunio ha influito sull'atteggiamento offensivo del Taranto, dato che il numero 23 aveva garantito maggiore velocità e spinta in avanti creando anche una pericolosa occasione: «Som ha avuto una palla abbastanza semplice da mettere dentro; con la sua uscita abbiamo perso qualcosa in fase propositiva». La classifica del Taranto non è certamente rosea, con la zona rossa lì dietro l'angolo: «La nostra posizione è pericolosa, stiamo lottando per non retrocedere. Questa classifica preoccupa parecchio, non ci lascia tranquilli, a volte anche le cose più facili non riescono. Oggi sarebbe stato opportuno fare risultato, ma purtroppo non è arrivato; da lunedì penseremo al prossimo avversario tosto, il Foggia. Dopodichè avremo Catania e Matera, quindi come è evidente questo campionato ha alcune squadre che procedono con un passo completamente diverso». Forse si è fatta sentire qualche assenza importante, ma il tecnico si ritiene comunque soddisfatto della prestazione di chi è sceso in campo: «Avevamo qualche assenza pesante come Stendardo, Nigro, Paolucci, Sampietro; ma non dev'essere una giustificazione. Abbiamo inserito un ragazzo dall'inizio, Magri, che ha fatto un'ottima partita, ma in generale tutti i ragazzi hanno profuso al massimo le proprie energie».