
Sport
La Fidelis blocca il Lecce nel derby: è 0-0 al Degli Ulivi
Match avaro di emozioni, ma le chance migliori sono dei biancazzurri
Andria - sabato 17 dicembre 2016
16.31
Pari e patta al Degli Ulivi nell'attesissimo derby tra Fidelio Andria e Lecce. Finisce 0-0 una sfida che non si è rivelata così entusiasmante, ma che ha certificato ancora una volta una Fidelis che contro le grandi mostra il meglio di sé. Il Lecce, invece, pur confermando ottime qualità, ha giocato con il freno a mano abbastanza tirato.
Piena emergenza per mister Favarin, che oltre ai già assenti perde anche Annoni e Colella; così spazio ancora al 3-5-2, con l'inserimento di Curcio a fare il centrale difensivo e a centrocampo Berardino al posto di Matera; in avanti Cruz e Volpicelli. Nelle fila salentine, mister Padalino opera solo un cambio rispetto allo scorso match: in avanti fuori Doumbia e dentro Pacilli.
Come previsto, il Lecce inizia a condurre le trame del gioco, ma la Fidelis è attenta. Al 6' sono i biancazzurri a costruire la prima grossa occasione: Volpicelli alza bene il pallone per Cruz, che riesce ad entrare in area smarcandosi da un avversario, ma Angola troppo il sinistro mandando il pallone di poco a lato. Al 14' i salentini effettuano la prima conclusione nello specchio con Caturano, ma il tiro è troppo debole e centrale. In generale il match non offre chissà quali emozioni: il Lecce cerca di imbastire azioni pericolose e fa la partita, ma sbatte contro una compagine azzurra ben ordinata. Al 27' ci prova ancora Cruz che gira di testa un corner di Volpicelli, ma la mira è imprecisa. Tre minuti più tardi rispondono gli ospiti con un sinistro al volo di Cosenza dal vertice dell'area, ma la palla termina ampiamente sul fondo. È però la Fidelis è la squadra che ci prova di più: al 35' Volpicelli serve la sfera a Curcio che scarica un violento sinistro, ma la palla termina sull'esterno della rete. Quattro minuti dopo ci prova Pacilli dall'altra parte con un sinistro dal limite, ma Poluzzi blocca senza patemi. Da qui i salentini cominciano a spingere con maggiore convinzione, e i padroni di casa commettono qualche errore di troppo in fase di uscita. Al 43' Poluzzi leva dalla porta un pericoloso pallone a campanile che poteva risultare fatale. La prima frazione, di fatto, termina senza offrire altre occasioni degne di nota. Una prima metà di gara con emozioni ridotte al lumicino, caratterizzata da un Lecce capolista che conferma le proprie qualità nel palleggio e nella manovra ma in fase offensiva non crea grattacapi all'estremo andriese. Di contro, la Fidelis chiude gli spazi e non permette ai salentini di creare ghiotte opportunità, e in fase offensiva è quella che ha creato la migliore pallagol; ma gli andriese commettono anche qualche errore di troppo in fase di costruzione della manovra.
Buona partenza biancazzurra nella seconda frazione: dopo un solo giro di orologio Cruz spara un destro potente dal limite che termina di poco alto. Al 13' ci prova Rada da posizione defilata in area dopo un buon passaggio di Tito, ma la palla termina ampiamente a lato. Dall'altra prete ci prova Lepore da fuori, ma la mira è parecchio imprecisa. Al 61' ci prova Volpicelli che spara un preciso calcio di punizione da circa 20 metri, ma Gomis è bravo ad alzare il pallone in corner. In questa fase i federiciani giocano meglio degli ospiti, un po' sottotono, e al 70' ci provano ancora con Onescu, ma il suo destro dal limite termina alto. Clamorosa l'occasione per i locali un minuto dopo: calcio di punizione di Volpicelli è colpo di testa di Aya che Gomis salva miracolosamente mandando la palla sul palo, e mentre la stessa viaggia sulla linea di porta Giosa la allontana prima che entri. Anche in questo secondo tempo la partita non è bellissima, ma questa volta sono i biancazzurri a sembrare più in palla dei salentini, abbastanza spenti. E infatti all'86' i pericoli sono ancora di marca locale: il sinistro di Volpicelli dal limite si spegne a lato di pochissimo. È l'ultimo sussulto del derby, che termina a reti bianche. Molto meglio la Fidelio Andria nel secondo tempo, poiché ci ha provato di più e per qualche tratto ha persino costretto gli ospiti ad arretrare il baricentro. Per il Lecce, invece, una seconda frazione da tanto fumo e poco arrosto.
Piena emergenza per mister Favarin, che oltre ai già assenti perde anche Annoni e Colella; così spazio ancora al 3-5-2, con l'inserimento di Curcio a fare il centrale difensivo e a centrocampo Berardino al posto di Matera; in avanti Cruz e Volpicelli. Nelle fila salentine, mister Padalino opera solo un cambio rispetto allo scorso match: in avanti fuori Doumbia e dentro Pacilli.
Come previsto, il Lecce inizia a condurre le trame del gioco, ma la Fidelis è attenta. Al 6' sono i biancazzurri a costruire la prima grossa occasione: Volpicelli alza bene il pallone per Cruz, che riesce ad entrare in area smarcandosi da un avversario, ma Angola troppo il sinistro mandando il pallone di poco a lato. Al 14' i salentini effettuano la prima conclusione nello specchio con Caturano, ma il tiro è troppo debole e centrale. In generale il match non offre chissà quali emozioni: il Lecce cerca di imbastire azioni pericolose e fa la partita, ma sbatte contro una compagine azzurra ben ordinata. Al 27' ci prova ancora Cruz che gira di testa un corner di Volpicelli, ma la mira è imprecisa. Tre minuti più tardi rispondono gli ospiti con un sinistro al volo di Cosenza dal vertice dell'area, ma la palla termina ampiamente sul fondo. È però la Fidelis è la squadra che ci prova di più: al 35' Volpicelli serve la sfera a Curcio che scarica un violento sinistro, ma la palla termina sull'esterno della rete. Quattro minuti dopo ci prova Pacilli dall'altra parte con un sinistro dal limite, ma Poluzzi blocca senza patemi. Da qui i salentini cominciano a spingere con maggiore convinzione, e i padroni di casa commettono qualche errore di troppo in fase di uscita. Al 43' Poluzzi leva dalla porta un pericoloso pallone a campanile che poteva risultare fatale. La prima frazione, di fatto, termina senza offrire altre occasioni degne di nota. Una prima metà di gara con emozioni ridotte al lumicino, caratterizzata da un Lecce capolista che conferma le proprie qualità nel palleggio e nella manovra ma in fase offensiva non crea grattacapi all'estremo andriese. Di contro, la Fidelis chiude gli spazi e non permette ai salentini di creare ghiotte opportunità, e in fase offensiva è quella che ha creato la migliore pallagol; ma gli andriese commettono anche qualche errore di troppo in fase di costruzione della manovra.
Buona partenza biancazzurra nella seconda frazione: dopo un solo giro di orologio Cruz spara un destro potente dal limite che termina di poco alto. Al 13' ci prova Rada da posizione defilata in area dopo un buon passaggio di Tito, ma la palla termina ampiamente a lato. Dall'altra prete ci prova Lepore da fuori, ma la mira è parecchio imprecisa. Al 61' ci prova Volpicelli che spara un preciso calcio di punizione da circa 20 metri, ma Gomis è bravo ad alzare il pallone in corner. In questa fase i federiciani giocano meglio degli ospiti, un po' sottotono, e al 70' ci provano ancora con Onescu, ma il suo destro dal limite termina alto. Clamorosa l'occasione per i locali un minuto dopo: calcio di punizione di Volpicelli è colpo di testa di Aya che Gomis salva miracolosamente mandando la palla sul palo, e mentre la stessa viaggia sulla linea di porta Giosa la allontana prima che entri. Anche in questo secondo tempo la partita non è bellissima, ma questa volta sono i biancazzurri a sembrare più in palla dei salentini, abbastanza spenti. E infatti all'86' i pericoli sono ancora di marca locale: il sinistro di Volpicelli dal limite si spegne a lato di pochissimo. È l'ultimo sussulto del derby, che termina a reti bianche. Molto meglio la Fidelio Andria nel secondo tempo, poiché ci ha provato di più e per qualche tratto ha persino costretto gli ospiti ad arretrare il baricentro. Per il Lecce, invece, una seconda frazione da tanto fumo e poco arrosto.