
Commento
Ispettori di Polizia locale inquadrati nell'area funzionale ex categoria D
Proposta di modifica del Regolamento della Polizia locale. Iniziativa del consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (LPD)
Puglia - giovedì 24 luglio 2025
5.07 Comunicato Stampa
Nella II Commissione regionale consiliare, su richiesta del consigliere Antonio Scalera, si è discusso della possibilità di inquadrare nella categoria D dei funzionari, gli ispettori di polizia locale che invece oggi sono collocati nella categoria C, pur non determinando dal punto di vista economico alcun dispendio di risorse perché lo stipendio non subirebbe nessuna variazione.
La possibilità di prevedere una diversa collocazione contrattuale per gli agenti ispettori è stata prospettata anche dal segretario regionale della CSA Puglia Sebastiano Zonno e dai delegati CSA Taranto Marcello Mandolla e UIL Taranto Remo Cosma, i quali hanno ribadito che in altre Regioni italiane (Liguria, Lazio e Toscana) hanno goduto dell'intervento legislativo ad hoc e che è necessario dare il giusto riconoscimento al ruolo svolto dagli ispettori di polizia locale che fanno da collegamento tra gli operatori ed il comandante o l'ufficiale di polizia giudiziaria, figura quest'ultima che manca in moltissimi comuni pugliesi.
Fatti i dovuti approfondimenti da parte della Sezione Enti locali e personale, la dirigente Elisabetta Rubino è intervenuta per dire che il Regolamento regionale n. 11 del 2017, ai sensi dell'articolo 12 della legge regionale n. 37 del 2011, distingue la simbologia dei gradi dalle funzioni contrattuali e che l'attribuzione dei gradi riveste carattere puramente simbolico senza alcun riconoscimento economico. Inoltre, è stato chiarito che per cambiare la categoria di appartenenza bisogna necessariamente avvalersi degli strumenti previsti dal contratto collettivo nazionale delle funzioni locali. Pertanto, la dirigente ha precisato che non potendo violare la normativa statale, l'unica possibilità di accedere ad una categoria superiore è di avvalersi del bando per le progressioni verticali a chi fosse in possesso di requisiti di titoli, abilità, conoscenze e competenze professionali.
Il consigliere Scalera si è detto non soddisfatto dalle risposte ricevute dalla dirigente che non ha colto l'opportunità di apportare le modifiche richieste al Regolamento vigente. Pertanto, ha chiesto l'aggiornamento del punto per rendere giustizia ad una categoria ritenuta la più bistrattata delle autonomie locali.
Per il consigliere Fabio Romito, intervenuto sull'argomento, ha detto che su una questione che ormai è pendente da molto tempo, bisogna avere il buon senso di intervenire come Assemblea legislativa, visto che molti degli agenti di polizia locale svolgono mansioni superiori al loro inquadramento.
La possibilità di prevedere una diversa collocazione contrattuale per gli agenti ispettori è stata prospettata anche dal segretario regionale della CSA Puglia Sebastiano Zonno e dai delegati CSA Taranto Marcello Mandolla e UIL Taranto Remo Cosma, i quali hanno ribadito che in altre Regioni italiane (Liguria, Lazio e Toscana) hanno goduto dell'intervento legislativo ad hoc e che è necessario dare il giusto riconoscimento al ruolo svolto dagli ispettori di polizia locale che fanno da collegamento tra gli operatori ed il comandante o l'ufficiale di polizia giudiziaria, figura quest'ultima che manca in moltissimi comuni pugliesi.
Fatti i dovuti approfondimenti da parte della Sezione Enti locali e personale, la dirigente Elisabetta Rubino è intervenuta per dire che il Regolamento regionale n. 11 del 2017, ai sensi dell'articolo 12 della legge regionale n. 37 del 2011, distingue la simbologia dei gradi dalle funzioni contrattuali e che l'attribuzione dei gradi riveste carattere puramente simbolico senza alcun riconoscimento economico. Inoltre, è stato chiarito che per cambiare la categoria di appartenenza bisogna necessariamente avvalersi degli strumenti previsti dal contratto collettivo nazionale delle funzioni locali. Pertanto, la dirigente ha precisato che non potendo violare la normativa statale, l'unica possibilità di accedere ad una categoria superiore è di avvalersi del bando per le progressioni verticali a chi fosse in possesso di requisiti di titoli, abilità, conoscenze e competenze professionali.
Il consigliere Scalera si è detto non soddisfatto dalle risposte ricevute dalla dirigente che non ha colto l'opportunità di apportare le modifiche richieste al Regolamento vigente. Pertanto, ha chiesto l'aggiornamento del punto per rendere giustizia ad una categoria ritenuta la più bistrattata delle autonomie locali.
Per il consigliere Fabio Romito, intervenuto sull'argomento, ha detto che su una questione che ormai è pendente da molto tempo, bisogna avere il buon senso di intervenire come Assemblea legislativa, visto che molti degli agenti di polizia locale svolgono mansioni superiori al loro inquadramento.