
Attualità
Il ringraziamento della famiglia Bozza per l'affetto e la vicinanza dopo la scomparsa del caro Giuseppe
La mamma Grazia Martino e la famiglia: «Grazie a quanti hanno voluto bene a una persona buona e piena di luce come il nostro Giuseppe»
Andria - domenica 10 aprile 2022
18.57
La famiglia Bozza e la mamma Grazia Martino ringraziano quanti sono stati a loro vicini dopo la perdita del caro Giuseppe, storico collaboratore scolastico del Liceo "Carlo Troya" di Andria deceduto alcuni giorni fa a seguito di un tragico incidente. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella comunità scolastica che lo ha visto prima studente e poi collaboratore per oltre vent'anni.
«Vorremmo ringraziare tutte le persone che nel momento doloroso della perdita di Giuseppe hanno operato per aiutarci, - scrive la famiglia Bozza - per realizzare le sue volontà e per farci sentire il loro affetto. Per desiderio di riservatezza e per rispettare i desideri di Giuseppe, non ci sono stati riti pubblici né comunicati ufficiali. Lui aveva deciso che sarebbe andato via in silenzio e che avrebbe donato tutti i suoi organi per permettere a quante più persone di sopravvivere o di avere una vita migliore, atto quest'ultimo che è stato realizzato pienamente, regalando a Lui un ultimo sorriso e a noi un po' di serenità.
Ma, sia pure in questo rispettoso silenzio, è anche giusto mettere in evidenza l'opera di chi ha aiutato Lui e noi. Perciò, ci preme far risaltare l'opera di tutto il personale del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale "Bonomo" di Andria, i medici e le infermiere che si sono prodigati ben oltre il semplice dovere professionale, con una generosità rara e con una commossa partecipazione al nostro dolore, persone per le quali qualsiasi ringraziamento non sarà mai abbastanza. Parimenti, la nostra riconoscenza va al Cappellano dell'ospedale, che ha benedetto Giuseppe e dato a noi conforto, alla Direzione sanitaria, che ha agevolato, con umana sensibilità, i nostri atti in ore davvero difficili, e alla Polizia Urbana di Corato, che si è impegnata per aiutarci in ogni modo, con altrettanta comprensione al di là degli atti burocratici, in una situazione che ci colpisce pesantemente.
Purtroppo, a causa delle circostanze della sua morte, in un incidente stradale, siamo stati costretti a sospendere, per il momento, alcune delle sue disposizioni testamentarie, come quella della cremazione, e a procedere alla sepoltura nel cimitero di Andria. Poi, siamo stati travolti dal calore umano che tutti quelli che hanno conosciuto Giuseppe hanno manifestato a noi direttamente e con dichiarazioni pubbliche su mezzi di informazione e social, a cominciare dalle bellissime parole dei ragazzi del Liceo "Carlo Troya", in cui lui è stato alunno e poi collaboratore scolastico: tutta una vita. Perciò, riteniamo opportuno rendere partecipi tutti della possibilità di un ultimo saluto. Fino a data che non ci è ancora possibile sapere, che sarà decisa dall'autorità giudiziaria, Giuseppe resterà nel campo 2A del cimitero andriese. Chiunque vorrà, può andare a trovarlo. E' l'unico modo concreto che abbiamo per dire grazie a quanti hanno voluto bene a una persona buona e piena di luce come il nostro caro Giuseppe».
Il Dirigente Scolastico, prof. Michelangelo Filannino, e tutta la comunità del Liceo "Carlo Troya" ricordano Giuseppe Bozza come «volto sorridente che ricordano generazioni di alunni che hanno condiviso con lui, sempre attento e disponibile, chiacchiere, riflessioni, risate tra una lezione e l'altra, all'inizio o alla fine di lunghe giornate scolastiche. Il suo amore per la vita e il suo altruismo sono ciò per cui tutta la comunità del nostro Liceo lo ricorderà e sono il segno del suo ultimo straordinario gesto di generosità: la donazione dei suoi organi, grazie a cui molte altre vite potranno riaccendersi e sperare. Ciao, Giuseppe».
Molto toccante anche il messaggio che gli studenti hanno riservato a Giuseppe nel giorno della sua scomparsa: «Tristi, spiazzati, increduli. Ci siamo ritrovati così. All'arrivo di una notizia che abbiamo continuato a sperare non fosse vera. Hai fatto breccia nel cuore di ognuno di noi. Punto di riferimento fisso: chiacchierate infinite (anche sui temi più assurdi e disparati), consigli, suggerimenti, pacche sulla spalla. Non importava cosa fosse successo, tu eri lì. Sempre. Con quel sorriso stampato sul volto, riflesso di ironia e umanità; congiunzione perfetta tra follia e passione. Personalità "strampalata", ma pensante. Te lo confessiamo: spesso non abbiamo compreso cosa volessi dirci. Ma dialogare, con te, quello sì che era un piacere. Sei stato, anche tu, e a modo tuo, il nostro Liceo. Ci siamo ritrovati davanti alla tua cattedra, già da qualche tempo vacante. Uno sguardo a queste foto, il legame che ti legava a questa meravigliosa Comunità riflette. Una promessa te la facciamo: il tuo angolo continueremo a custodirlo noi, in eterno. Una lacrima cade sullo schermo. Non ci crediamo ancora. Grazie, per tutto. E buon viaggio, "Peppe". Ci mancherai…».
«Vorremmo ringraziare tutte le persone che nel momento doloroso della perdita di Giuseppe hanno operato per aiutarci, - scrive la famiglia Bozza - per realizzare le sue volontà e per farci sentire il loro affetto. Per desiderio di riservatezza e per rispettare i desideri di Giuseppe, non ci sono stati riti pubblici né comunicati ufficiali. Lui aveva deciso che sarebbe andato via in silenzio e che avrebbe donato tutti i suoi organi per permettere a quante più persone di sopravvivere o di avere una vita migliore, atto quest'ultimo che è stato realizzato pienamente, regalando a Lui un ultimo sorriso e a noi un po' di serenità.
Ma, sia pure in questo rispettoso silenzio, è anche giusto mettere in evidenza l'opera di chi ha aiutato Lui e noi. Perciò, ci preme far risaltare l'opera di tutto il personale del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale "Bonomo" di Andria, i medici e le infermiere che si sono prodigati ben oltre il semplice dovere professionale, con una generosità rara e con una commossa partecipazione al nostro dolore, persone per le quali qualsiasi ringraziamento non sarà mai abbastanza. Parimenti, la nostra riconoscenza va al Cappellano dell'ospedale, che ha benedetto Giuseppe e dato a noi conforto, alla Direzione sanitaria, che ha agevolato, con umana sensibilità, i nostri atti in ore davvero difficili, e alla Polizia Urbana di Corato, che si è impegnata per aiutarci in ogni modo, con altrettanta comprensione al di là degli atti burocratici, in una situazione che ci colpisce pesantemente.
Purtroppo, a causa delle circostanze della sua morte, in un incidente stradale, siamo stati costretti a sospendere, per il momento, alcune delle sue disposizioni testamentarie, come quella della cremazione, e a procedere alla sepoltura nel cimitero di Andria. Poi, siamo stati travolti dal calore umano che tutti quelli che hanno conosciuto Giuseppe hanno manifestato a noi direttamente e con dichiarazioni pubbliche su mezzi di informazione e social, a cominciare dalle bellissime parole dei ragazzi del Liceo "Carlo Troya", in cui lui è stato alunno e poi collaboratore scolastico: tutta una vita. Perciò, riteniamo opportuno rendere partecipi tutti della possibilità di un ultimo saluto. Fino a data che non ci è ancora possibile sapere, che sarà decisa dall'autorità giudiziaria, Giuseppe resterà nel campo 2A del cimitero andriese. Chiunque vorrà, può andare a trovarlo. E' l'unico modo concreto che abbiamo per dire grazie a quanti hanno voluto bene a una persona buona e piena di luce come il nostro caro Giuseppe».
Il Dirigente Scolastico, prof. Michelangelo Filannino, e tutta la comunità del Liceo "Carlo Troya" ricordano Giuseppe Bozza come «volto sorridente che ricordano generazioni di alunni che hanno condiviso con lui, sempre attento e disponibile, chiacchiere, riflessioni, risate tra una lezione e l'altra, all'inizio o alla fine di lunghe giornate scolastiche. Il suo amore per la vita e il suo altruismo sono ciò per cui tutta la comunità del nostro Liceo lo ricorderà e sono il segno del suo ultimo straordinario gesto di generosità: la donazione dei suoi organi, grazie a cui molte altre vite potranno riaccendersi e sperare. Ciao, Giuseppe».
Molto toccante anche il messaggio che gli studenti hanno riservato a Giuseppe nel giorno della sua scomparsa: «Tristi, spiazzati, increduli. Ci siamo ritrovati così. All'arrivo di una notizia che abbiamo continuato a sperare non fosse vera. Hai fatto breccia nel cuore di ognuno di noi. Punto di riferimento fisso: chiacchierate infinite (anche sui temi più assurdi e disparati), consigli, suggerimenti, pacche sulla spalla. Non importava cosa fosse successo, tu eri lì. Sempre. Con quel sorriso stampato sul volto, riflesso di ironia e umanità; congiunzione perfetta tra follia e passione. Personalità "strampalata", ma pensante. Te lo confessiamo: spesso non abbiamo compreso cosa volessi dirci. Ma dialogare, con te, quello sì che era un piacere. Sei stato, anche tu, e a modo tuo, il nostro Liceo. Ci siamo ritrovati davanti alla tua cattedra, già da qualche tempo vacante. Uno sguardo a queste foto, il legame che ti legava a questa meravigliosa Comunità riflette. Una promessa te la facciamo: il tuo angolo continueremo a custodirlo noi, in eterno. Una lacrima cade sullo schermo. Non ci crediamo ancora. Grazie, per tutto. E buon viaggio, "Peppe". Ci mancherai…».