Ipsia Archimede via Barletta Andria
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Cronaca

Gli alunni dell'Ottico: «Deve esser assicurata la continuità didattica»

Parlano i ragazzi della 5^ classe della sezione del «Lotti» sulla decisione del TAR della Puglia. La richiesta è quella di non modificare il corpo docenti che potrebbe cambiare dal 7 gennaio

La richiesta è chiara ed assolutamente forte: i ragazzi della classe 5^ della sezione «Ottico» dell'istituto «Lotti» di Andria chiedono di poter concludere l'anno scolastico con gli stessi docenti e negli stessi luoghi didattici fin qui adoperati. La vicenda, molto complessa, vede contrapposti diversi piani istituzionali ed il tutto parte da una sentenza dello scorso 12 dicembre del TAR della Puglia avverso alla delibera della Regione Puglia che istituiva l'indirizzo di studio nella scuola andriese di via Paganini. La sentenza, invece, riporta l'indirizzo «Ottico» nella sezione distaccata di Andria dell'istituto «Archimede» di Barletta (scuola nella quale era prima del nuovo dimensionamento scolastico dello scorso anno). Dal 7 gennaio prossimo, gli alunni, potrebbero veder modificare docenti e luoghi didattici poichè le competenze cambieranno scuola a soli sei mesi dagli esami di stato: «Ci ritroveremo nuovamente ad affrontare problematiche determinanti in questo percorso di studio influenzando negativamente quella serenità mentale che dovrebbe essere il presupposto fondamentale per la preparazione agli esami di Stato - dicono i ragazzi della classe 5^ della sezione Ottico - saremo obbligati a continui spostamenti da un istituto all'altro compromettendo e ritardando l'attività pratica effettuata attraverso l'utilizzo di laboratori i cui strumenti dovrebbero essere ritrasferiti nella vecchia sede».

Gli alunni, tuttora in un'ala della sede del Liceo Scientifico «Nuzzi» di Via Barletta, vedrebbero così compromessa la continuità didattica: «A noi ragazzi verrebbe meno quella continuità didattica che dovrebbe essere sempre garantita dall'Istituzione Scolastica in base alla vigente normativa per offrire un'ottima qualità formativa ed educativa. Andremmo incontro, infatti, al cambiamento della maggior parte del corpo docenti con i quali hanno già avviato un percorso di studi, e raggiunto un buon rapporto a livello interpersonale». Sarebbe necessaria la conclusione dell'anno scolastico così come si è iniziato per poi discutere di tutte le problematiche ad inizio nuovo anno: «Fermo restando la giuridicità della citata ordinanza 915 - concludono i ragazzi - ci chiediamo come possa non essere rispettato il principio giuridico, oltreché di buon senso della continuità didattica. Perciò ritengono del tutto opportuna la possibilità di terminare l'anno scolastico 2012/2013 conservando l'intero corpo docenti».
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