
Sport
Fidelis Andria-Lavello, Panarelli: «Terzo posto obiettivo minimo, ma non siamo sazi»
Una sfida tra due squadre in salute: lucani imbattuti da otto partite, federiciani da dodici
Andria - sabato 5 giugno 2021
14.14
Archiviati i playoff, la Fidelis Andria punta a chiudere i giochi per il terzo posto, che significherebbe giocare in casa la semifinale degli spareggi post-season contro la quarta classificata. Al "Degli Ulivi" domani pomeriggio sfida al Lavello, quarto in classifica a tre punti dai federiciani e reduce da otto risultati utili consecutivi: una bella sfida tra il secondo miglior attacco del girone H (al pari del Picerno) e una squadra imbattuta da 12 partite.
La Fidelis riserverà anche un occhio alle gare di Picerno e Taranto, visto che a due giornate dalla fine i primi due posti distano rispettivamente 5 e 6 punti. Come ha affermato mister Luigi Panarelli nella conferenza stampa della vigilia, la matematica lascia a Cerone e compagni ancora un piccolo spiraglio per il primo posto. Condizione minima, ovviamente, è la doppia vittoria contro Lavello e Francavilla. «Tornando alla partita con il Molfetta non mi era piaciuto il primo tempo, poi nella ripresa siamo scesi in campo con un piglio diverso. Quella comunque è archiviata, domani ci aspetta una partita importantissima e vogliamo archiviare il terzo posto, ma non siamo sazi: vogliamo qualcosa in più, nel calcio nulla è scontato e si potrebbero verificare delle situazioni particolari per il primo posto, anche se è difficile. La matematica ancora non ci condanna, ma non ci illudiamo».
L'analisi di Panarelli sui lucani: «Come noi, il Lavello viene da una serie di risultati positivi: è una squadra costruita per vincere il campionato, non ha avuto continuità di risultati e per il momento non ha ancora conquistato i playoff. Sarà una bella partita e un bel banco di prova contro uno dei migliori attacchi del campionato, ma di contro noi abbiamo la miglior difesa di tutta la Serie D. Incontriamo una squadra importante con alcuni giocatori di categoria superiore e che esprime un buon calcio. Sono però convinto che loro sappiano di affrontare una Fidelis in salute».
A questo punto della stagione, ha ammesso l'allenatore biancazzurro, c'è qualche rimpianto in casa Fidelis per alcuni punti persi per strada che oggi sarebbero valsi oro nella lotta per il primo posto: «Devo dire la verità: dopo che abbiamo raggiunto la salvezza con largo anticipo, e poi consolidato un posto nei playoff al contrario di altre squadre costruite per vincere che non hanno ancora questa certezza, posso dire che abbiamo qualche rimpianto. Nonostante tanti risultati utili consecutivi e sole due sconfitte in 27 gare, se in alcune gare fossimo stati più cinici e avessimo avuto più concretezza adesso potevamo davvero giocarcela per l'obiettivo massimo, anche se l'Andria resta in assoluto la sorpresa del girone. La nostra certezza è la forza del gruppo, chi gioca non fa rimpiangere un'eventuale assenza del compagno».
Dopo quasi un anno, tornano i tifosi allo stadio: «Oltre alla passione che ci mette il pubblico di Andria, la curiosità sarà nel vedere gli spalti non più vuoti, anche se i tifosi saranno in numero ridotto sarà importante il loro sostegno. Il ritorno del pubblico negli stadi è di buon auspicio per lasciarci definitivamente alle spalle questa bruttissima situazione, che io stesso ho vissuto sulla mia pelle. Guardiamo al futuro con ottimismo».
La Fidelis riserverà anche un occhio alle gare di Picerno e Taranto, visto che a due giornate dalla fine i primi due posti distano rispettivamente 5 e 6 punti. Come ha affermato mister Luigi Panarelli nella conferenza stampa della vigilia, la matematica lascia a Cerone e compagni ancora un piccolo spiraglio per il primo posto. Condizione minima, ovviamente, è la doppia vittoria contro Lavello e Francavilla. «Tornando alla partita con il Molfetta non mi era piaciuto il primo tempo, poi nella ripresa siamo scesi in campo con un piglio diverso. Quella comunque è archiviata, domani ci aspetta una partita importantissima e vogliamo archiviare il terzo posto, ma non siamo sazi: vogliamo qualcosa in più, nel calcio nulla è scontato e si potrebbero verificare delle situazioni particolari per il primo posto, anche se è difficile. La matematica ancora non ci condanna, ma non ci illudiamo».
L'analisi di Panarelli sui lucani: «Come noi, il Lavello viene da una serie di risultati positivi: è una squadra costruita per vincere il campionato, non ha avuto continuità di risultati e per il momento non ha ancora conquistato i playoff. Sarà una bella partita e un bel banco di prova contro uno dei migliori attacchi del campionato, ma di contro noi abbiamo la miglior difesa di tutta la Serie D. Incontriamo una squadra importante con alcuni giocatori di categoria superiore e che esprime un buon calcio. Sono però convinto che loro sappiano di affrontare una Fidelis in salute».
A questo punto della stagione, ha ammesso l'allenatore biancazzurro, c'è qualche rimpianto in casa Fidelis per alcuni punti persi per strada che oggi sarebbero valsi oro nella lotta per il primo posto: «Devo dire la verità: dopo che abbiamo raggiunto la salvezza con largo anticipo, e poi consolidato un posto nei playoff al contrario di altre squadre costruite per vincere che non hanno ancora questa certezza, posso dire che abbiamo qualche rimpianto. Nonostante tanti risultati utili consecutivi e sole due sconfitte in 27 gare, se in alcune gare fossimo stati più cinici e avessimo avuto più concretezza adesso potevamo davvero giocarcela per l'obiettivo massimo, anche se l'Andria resta in assoluto la sorpresa del girone. La nostra certezza è la forza del gruppo, chi gioca non fa rimpiangere un'eventuale assenza del compagno».
Dopo quasi un anno, tornano i tifosi allo stadio: «Oltre alla passione che ci mette il pubblico di Andria, la curiosità sarà nel vedere gli spalti non più vuoti, anche se i tifosi saranno in numero ridotto sarà importante il loro sostegno. Il ritorno del pubblico negli stadi è di buon auspicio per lasciarci definitivamente alle spalle questa bruttissima situazione, che io stesso ho vissuto sulla mia pelle. Guardiamo al futuro con ottimismo».