
Attualità
E’ l’ora di Maria...anche in politica
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria, per la terza Domenica di Avvento
Andria - domenica 12 dicembre 2021
Mi ha colpito ancora una volta, imbattermi nel discorso di John F. Kennedy in occasione della sua investitura a Presidente degli Stati Uniti d'America. Un discorso alto, capace di riaccendere nelle coscienze, una rinnovata passione per la vita, per la propria gente, per la propria Città, l'umanità. Alto e profondo in particolare lì dove dice: "Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese"! Mi sono sentito fortemente interpellato. Come se qualcuno invocasse aiuto, chiedesse luce, vicinanza. Per alcuni minuti ho rovistato tra le mie cose, tra i miei libri, i miei pensieri nel desiderio di donare qualcosa che potesse dire: "Ecco, non ho né argento né oro, ma quello che ho dono"! Ed ho gioito quando dal cuore è affiorata la certezza che qualcosa potevo donare!
Sì, degli appunti, piccoli pensieri – per lo più estratti da scritti di Chiara Lubich – raccolti in occasione della mia partecipazione alla scuola del Movimento politico dell'unità che, si badi bene, non è un nuovo partito: i suoi membri infatti appartengono a diversi schieramenti politici presenti in vari Paesi del mondo, ma ciascuno trova nella spiritualità e nella cultura politica dell'unità, un nucleo di idee che lo accomuna agli altri, e lo rende cosciente che è molto più ciò che unisce, rispetto a ciò che divide. E mi commuove constatare che tali appunti rispecchiano proprio il titolo che ho voluto dare a questo articolo: "E' l'ora di Maria…anche in politica".
Eccone alcuni: «Il mettere insieme cose che sembrano non compatibili, è ciò che ha fatto Maria per tutta la vita; ed è esattamente ciò che è richiesto al politico, quando si trova di fronte a interessi che confliggono ed egli deve trovare la via dell'unità, deve trovare il modo di toglierli dal conflitto e ricomporli in un più grande disegno di bene».
«Maria non ha scartato i segni che non capiva; anche il politico deve saper stare – e, a volte, a lungo – in una situazione di incertezza, con le ferite aperte, lavorando in modo da poter "mettere insieme"; e resistendo alle pressioni quotidiane».
«Maria mostra che esiste una maternità nella politica; ella infatti non dà ordini, ma genera dal basso, e dal basso – come nel parto – dona alla luce, mette in luce. Maria costruisce partendo da terra: non impone, ma genera, "fa", eleva gradino per gradino. Non dà ordini, ma costruisce l'ordine, mettendo ogni cosa al suo posto, in un disegno unitario».
«Maria tira fuori il meglio da ciascuno, mette in luce le vocazioni sociali, suscita l'amore perché ama. Sperimentando la vicinanza con lei, si comprende che è lei a far sorgere li ideali nel nostro cuore e nella nostra mente».
Così, chiediamoci: cosa possiamo fare noi per il nostro Paese?
Sì, degli appunti, piccoli pensieri – per lo più estratti da scritti di Chiara Lubich – raccolti in occasione della mia partecipazione alla scuola del Movimento politico dell'unità che, si badi bene, non è un nuovo partito: i suoi membri infatti appartengono a diversi schieramenti politici presenti in vari Paesi del mondo, ma ciascuno trova nella spiritualità e nella cultura politica dell'unità, un nucleo di idee che lo accomuna agli altri, e lo rende cosciente che è molto più ciò che unisce, rispetto a ciò che divide. E mi commuove constatare che tali appunti rispecchiano proprio il titolo che ho voluto dare a questo articolo: "E' l'ora di Maria…anche in politica".
Eccone alcuni: «Il mettere insieme cose che sembrano non compatibili, è ciò che ha fatto Maria per tutta la vita; ed è esattamente ciò che è richiesto al politico, quando si trova di fronte a interessi che confliggono ed egli deve trovare la via dell'unità, deve trovare il modo di toglierli dal conflitto e ricomporli in un più grande disegno di bene».
«Maria non ha scartato i segni che non capiva; anche il politico deve saper stare – e, a volte, a lungo – in una situazione di incertezza, con le ferite aperte, lavorando in modo da poter "mettere insieme"; e resistendo alle pressioni quotidiane».
«Maria mostra che esiste una maternità nella politica; ella infatti non dà ordini, ma genera dal basso, e dal basso – come nel parto – dona alla luce, mette in luce. Maria costruisce partendo da terra: non impone, ma genera, "fa", eleva gradino per gradino. Non dà ordini, ma costruisce l'ordine, mettendo ogni cosa al suo posto, in un disegno unitario».
«Maria tira fuori il meglio da ciascuno, mette in luce le vocazioni sociali, suscita l'amore perché ama. Sperimentando la vicinanza con lei, si comprende che è lei a far sorgere li ideali nel nostro cuore e nella nostra mente».
Così, chiediamoci: cosa possiamo fare noi per il nostro Paese?