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Vita di città
Dino Leonetti: «Il cancro uccide nel disinteresse generale»
Il fondatore dell’associazione Onda d’Urto “getta la spugna” dinanzi al profilo di salute che da 5 anni si attende
Andria - mercoledì 30 maggio 2018
11.41
«Ci si commuove e si lotta per ostacolare il progredire del male ma, poveri bambini ammalati di cancro, a nessuno interessa sapere perché vi siete ammalati».
Così si legge in una lettera del dottor Dino Leonetti, fondatore dell'associazione "Onda d'Urto-Uniti contro il cancro" e presidente dell'associazione "In compagnia del sorriso", nonché pioniere di tante battaglie rivolte alla salvaguardia della salute. Il dottore aggiunge: «Io getto la spugna. Ha vinto il cancro».
È con queste parole che il dottore suggella l'attesa, durata cinque anni, del profilo di salute.
Cosa è il Profilo della Salute?
Il Profilo della Salute è una raccolta di dati che evidenzia lo stato di salute di una città e indaga su tutti i fattori che potrebbero avere ripercussioni sullo stato di salute, sul benessere e sulla qualità di vita di una popolazione. Così facendo permette all'amministratore pubblico di intervenire laddove è necessario.
«Noi pretendiamo come cittadini che le istituzioni locali rendano pubblico lo stato di salute di Andria –si leggeva in una nota dell'associazione redatta nel maggio 2017-. Vogliamo conoscere le principali cause di morte e ricovero dei nostri concittadini, l'incidenza dei casi di tumori suddivisa in varie fasce di età, il numero di incidenti con morti e feriti (stradali, lavoro e domestici), se ci sono interventi di screening e prevenzione, dati sulla raccolta dei rifiuti e altro ancora».
Da allora nulla è cambiato e le problematiche sono rimaste le stesse: elevato traffico veicolare, assenza di un piano del traffico moderno, esposizione degli alimenti ai gas di scarico e mancanza di controlli presso il mercato ortofrutticolo, libera consumazione di alcool e droga tra i giovani ed emissioni delle discariche nel circondario.
«Il perché dell'insorgere del cancro – continua nella sua lettera Dino Leonetti - non interessa ai vostri genitori, schiacciati dal dolore e dalla rabbia; non interessa agli amministratori della vostra città che promettono e tagliano nastri; non interessa ai responsabili delle associazioni che si interessano di cancro in ogni suo aspetto fuorché della loro insorgenza; non interessa ai cittadini che continuano ad esporsi a cause di rischio e cibarsi di alimenti venduti agli angoli delle strade; non interessa ai medici che dovrebbero sorvegliare la sanità del territorio e che non si preoccupano di andare oltre il proprio compito; non interessa ai soci delle associazioni perché si limitano a battere le mani nei convegni e continuano a delegare ad altri la responsabilità di occuparsi di cose che coinvolgono tutti».
Così tuona il dottore andriese. Dinanzi a questo, quale sarà la risposta delle istituzioni?
Così si legge in una lettera del dottor Dino Leonetti, fondatore dell'associazione "Onda d'Urto-Uniti contro il cancro" e presidente dell'associazione "In compagnia del sorriso", nonché pioniere di tante battaglie rivolte alla salvaguardia della salute. Il dottore aggiunge: «Io getto la spugna. Ha vinto il cancro».
È con queste parole che il dottore suggella l'attesa, durata cinque anni, del profilo di salute.
Cosa è il Profilo della Salute?
Il Profilo della Salute è una raccolta di dati che evidenzia lo stato di salute di una città e indaga su tutti i fattori che potrebbero avere ripercussioni sullo stato di salute, sul benessere e sulla qualità di vita di una popolazione. Così facendo permette all'amministratore pubblico di intervenire laddove è necessario.
«Noi pretendiamo come cittadini che le istituzioni locali rendano pubblico lo stato di salute di Andria –si leggeva in una nota dell'associazione redatta nel maggio 2017-. Vogliamo conoscere le principali cause di morte e ricovero dei nostri concittadini, l'incidenza dei casi di tumori suddivisa in varie fasce di età, il numero di incidenti con morti e feriti (stradali, lavoro e domestici), se ci sono interventi di screening e prevenzione, dati sulla raccolta dei rifiuti e altro ancora».
Da allora nulla è cambiato e le problematiche sono rimaste le stesse: elevato traffico veicolare, assenza di un piano del traffico moderno, esposizione degli alimenti ai gas di scarico e mancanza di controlli presso il mercato ortofrutticolo, libera consumazione di alcool e droga tra i giovani ed emissioni delle discariche nel circondario.
«Il perché dell'insorgere del cancro – continua nella sua lettera Dino Leonetti - non interessa ai vostri genitori, schiacciati dal dolore e dalla rabbia; non interessa agli amministratori della vostra città che promettono e tagliano nastri; non interessa ai responsabili delle associazioni che si interessano di cancro in ogni suo aspetto fuorché della loro insorgenza; non interessa ai cittadini che continuano ad esporsi a cause di rischio e cibarsi di alimenti venduti agli angoli delle strade; non interessa ai medici che dovrebbero sorvegliare la sanità del territorio e che non si preoccupano di andare oltre il proprio compito; non interessa ai soci delle associazioni perché si limitano a battere le mani nei convegni e continuano a delegare ad altri la responsabilità di occuparsi di cose che coinvolgono tutti».
Così tuona il dottore andriese. Dinanzi a questo, quale sarà la risposta delle istituzioni?