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Vita di città
Caserma dei Carabinieri, Michele Coratella (M5S): «Dopo 3 anni i fatti ci danno ragione, ma che amarezza»
«Un progetto finito su un binario morto», afferma l'esponente pentastellato andriese
Andria - mercoledì 1 aprile 2020
12.38
«Le forze dell'ordine stanno svolgendo un ruolo essenziale in questa emergenza. Il compito della politica dovrebbe essere quello di metterli nelle migliori condizioni per svolgere il proprio lavoro. Ad Andria non sempre è stato così.
In questi anni - afferma l'avv. Michele Coratella, esponente del Movimento 5 Stelle di Andria - abbiamo discusso molte volte delle strutture in uso ai vigili urbani, alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e ai Carabinieri. Questi ultimi sono stati al centro di una delle polemiche più scadenti degli ultimi cinque anni. In Consiglio Comunale abbiamo assistito a forzature, azioni e parole offensive dell'intelligenza dei consiglieri comunali e dei cittadini e a volte anche della loro onorabilità. Abbiamo sempre mantenuto il punto sugli errori del metodo adottato dalla maggioranza di centrodestra, che non ha approfondito quanto avrebbe dovuto i costi e i benefici del progetto che per anni ha infestato il programma dei nostri lavori. Non hanno avviato percorsi inclusivi per trovare la soluzione più vantaggiosa per il bilancio comunale e per gli interessi dei cittadini, nemmeno quella più corretta dal punto di vista della buona politica. La stessa Agenzia del Demanio, da noi più volte sollecitata, ci ha puntualizzato i criteri che stanno alla base di qualsiasi procedura sulla stipula di nuovi contratti.
Il progetto della nuova caserma dei carabinieri è così finito sul binario morto. Non solo quel progetto, ma anche qualsiasi discussione sul tema, compresa la possibilità di pensare ad alternative. È sfumata ogni possibilità di confronto su un nuovo terreno o sul recupero di una struttura esistente. Perché ai Carabinieri una nuova caserma serve, ma non si può usare la loro immagine per giustificare qualsiasi metodo. Ne andrebbe della reputazione stessa dell'Arma e della nostra città.
Presi da altre questioni, i politici "competentissimi" del centrodestra andriesi hanno messo in quarantena una possibile nuova caserma. La vecchia, invece, vedrà scadere il suo canone di locazione a fine novembre. Non sarà rinnovato e i carabinieri dovranno prevedere un trasloco, in attesa di tempi migliori. Ora la Prefettura della BAT ha avviato una ricerca di mercato per individuare un immobile da affittare per la sede dei Carabinieri.
Come chiedevamo noi tre anni fa. Avevamo ragione, ma è tardi».
In questi anni - afferma l'avv. Michele Coratella, esponente del Movimento 5 Stelle di Andria - abbiamo discusso molte volte delle strutture in uso ai vigili urbani, alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e ai Carabinieri. Questi ultimi sono stati al centro di una delle polemiche più scadenti degli ultimi cinque anni. In Consiglio Comunale abbiamo assistito a forzature, azioni e parole offensive dell'intelligenza dei consiglieri comunali e dei cittadini e a volte anche della loro onorabilità. Abbiamo sempre mantenuto il punto sugli errori del metodo adottato dalla maggioranza di centrodestra, che non ha approfondito quanto avrebbe dovuto i costi e i benefici del progetto che per anni ha infestato il programma dei nostri lavori. Non hanno avviato percorsi inclusivi per trovare la soluzione più vantaggiosa per il bilancio comunale e per gli interessi dei cittadini, nemmeno quella più corretta dal punto di vista della buona politica. La stessa Agenzia del Demanio, da noi più volte sollecitata, ci ha puntualizzato i criteri che stanno alla base di qualsiasi procedura sulla stipula di nuovi contratti.
Il progetto della nuova caserma dei carabinieri è così finito sul binario morto. Non solo quel progetto, ma anche qualsiasi discussione sul tema, compresa la possibilità di pensare ad alternative. È sfumata ogni possibilità di confronto su un nuovo terreno o sul recupero di una struttura esistente. Perché ai Carabinieri una nuova caserma serve, ma non si può usare la loro immagine per giustificare qualsiasi metodo. Ne andrebbe della reputazione stessa dell'Arma e della nostra città.
Presi da altre questioni, i politici "competentissimi" del centrodestra andriesi hanno messo in quarantena una possibile nuova caserma. La vecchia, invece, vedrà scadere il suo canone di locazione a fine novembre. Non sarà rinnovato e i carabinieri dovranno prevedere un trasloco, in attesa di tempi migliori. Ora la Prefettura della BAT ha avviato una ricerca di mercato per individuare un immobile da affittare per la sede dei Carabinieri.
Come chiedevamo noi tre anni fa. Avevamo ragione, ma è tardi».