al centro l'ex Carabiniere Primo Musacchi di 102 anni. <span>Foto Il Resto del Carlino - Ferrara </span>
al centro l'ex Carabiniere Primo Musacchi di 102 anni. Foto Il Resto del Carlino - Ferrara
Attualità

Carabiniere Primo Musacchi: 102 anni di ricordi tra cui quello al Battaglione Allievi Carabinieri di Andria

Nella storia della città fidelis, profondo è il legame con l'Arma Benemerita, che finalmente potrà avere adesso un immobile di sua proprietà

Porta ancora Andria nel cuore, il Carabiniere in congedo Primo Musacchi, che nei giorni scorsi ha festeggiato il traguardo dei 102 anni nella sua Argenta, la piccola e bella cittadina in provincia di Ferrara.
Una parte della sua vita, vissuta praticamente sin da giovanissimo nell'Arma Benemerita -è nato nel 1921- lo ha visto proprio in servizio nella Città fidelis. Il racconto della sua vita è apparso nei giorni scorsi sulla pagina di Ferrara del quotidiano de "Il Resto del Carlino" che ringraziamo per averci autorizzato a pubblicare la foto del compleanno insieme a due militari dell'Arma, che hanno portato un messaggio di saluto del Comandante Generale Teo Luzi.

Era l'8 settembre 1943, quando l'armistizio di Cassibile raggiunse Primo Musacchi a Catanzaro dove prestava servizio militare presso il 114° Reggimento Fanteria, reparto del Regio Esercito, che collaborava con gli Alleati. Dovette attendere però il 12 febbraio del 1944 prima di potersi arruolare nell'Arma dei Carabinieri. Prima destinazione fu Andria dove era presente un Battaglione Allievi Carabinieri. Il 29 maggio 1944, promosso Carabiniere, fu prima destinato alla Stazione Tribunali di Napoli dove rimase per circa due mesi in servizio e nel luglio dello stesso anno venne mobilitato ed aggregato ad una Sezione al seguito della 4^ Armata Americana fino a Livorno, dove giunse il 14 ottobre del 1944. Da quel momento prima gli eventi bellici e poi il dopoguerra lo videro parte attiva nell'attività di polizia miliare che svolgeva e svolge tutt'ora l'Arma dei Carabinieri.

Fin qui la storia dell'ex Carabiniere Primo Musacchi che ci ha ricordato come Andria abbia avuto un forte legame con l'Arma dei Carabinieri. Oltre alla presenza di una caserma per il Battaglione Allievi Carabinieri, erano presenti altre installazioni militari e precisamente delle stazioni Carabinieri. Alla storica Stazione presente in viale Roma, vi era quella Brunforte (chiusa da ormai circa 40 anni) ed una sulla Murgia, che fungeva da importante presidio, prima contro il brigantaggio e poi anti abigeato, fenomeno criminale quest'ultimo molto sentito sull'altopiano murgiano.
In questa occasione ricordiamo che presto, finalmente Andria potrà avere una propria sede di Compagnia Carabinieri di proprietà dello Stato, grazie ai lavori di realizzazione della nuova sede nella zona PIP, che sono stati finanziati nell'ambito del programma "Casa del Carabiniere", deciso dal Comando Generale dell'Arma. Una sinergica e positiva azione risolutiva realizzata dall'Amministrazione comunale guidata da Giovanna Bruno, dall'Agenzia del Demanio, dalla Prefettura di Barletta -Prefetto Rossana Riflesso- e dal Comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri, nella persona del Colonnello Alessandro Andrei.

Mai prima d'ora era infatti accaduto che ci fosse ad Andria una Caserma dei Carabinieri di proprietà statale. L'atto con cui il Comune di Andria ha ceduto gratuitamente all'Agenzia del Demanio un'area comunale di oltre 3.500 mq dove sarà realizzata una nuova caserma da adibire a sede del Comando Compagnia dei Carabinieri di Andria risale all'aprile di quest'anno. Negli accordi intercorsi, l'Agenzia del Demanio ha già provveduto a consegnare l'area in via anticipata all'Arma.
Ricordiamo che i lavori di realizzazione della nuova sede saranno finanziati proprio nell'ambito del programma "Casa del Carabiniere" -il progetto di Andria rientra tra quelli prioritari e si avvale di una corsia privilegiata per quanto riguarda i finanziamenti per la sua realizzazione- che ha introdotto alcune misure in favore dell'Arma finalizzate alla costruzione di nuove caserme demaniali con annesse pertinenze, nonché alla ristrutturazione, ampliamento, completamento, esecuzione di interventi straordinari, efficientamento energetico e adeguamento antisismico. La realizzazione di questo immobile non solo consentirà di rispondere alle esigenze logistiche del Comando di Andria, ma di abbattere la spesa per le locazioni passive in due immobili di proprietà privata, generando un risparmio di quasi 90 mila euro di canoni annui.

Inoltre, con una Caserma di proprietà dello Stato, si potrà finalmente pensare di dedicare questo importante presidio di legalità al Carabiniere andriese Antonio Lorusso, militare insignito del più alto riconoscimento tributato dall'Italia, ovvero la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria, allo sventurato giovane Carabiniere, ferito a morte a Taranto (in località Pizzone) il 4 maggio del 1938.
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