
Vita di città
Autismo, il centrodestra ad Andria: "I fondi per la Bat? La fondazione della famiglia Bruno realizzerà il centro?"
Nota a firma di Fratelli d'Italia, Lega, Npsi-Liberali e Riformisti, Udc, Puglia popolare e Generazione catuma
Andria - mercoledì 30 aprile 2025
10.00
La vicenda del Centro per l'autismo finanziato con fondi regionali e che nella Bat dovrebbe sorgere ad Andria al centro di una nota a firma di Sabino Napolitano (coordinatore cittadino FdI-Andria), Paola Albo (segretario cittadino Lega), Antonio Di Gregorio (coordinatore cittadino Npsi-Liberali e Riformisti), Riccardo Frisardi (segretario cittadino Udc), Beppe Raimondi (segretario cittadino Puglia Popolare), Gaetano Scamarcio (Presidente Generazione Catuma).
"Le ultime notizie sono ferme alla delibera regionale di fine dicembre 2024 che aveva, nei fatti, bloccato il finanziamento di 2 milioni di euro alla Fondazione Pugliese per le Neurodiversità, ente del terzo settore controllato dalla famiglia del sindaco Giovanna Bruno, per la realizzazione di un Centro di eccellenza per l'autismo nella BAT, più precisamente ad Andria, città dove, dal 2020, la stessa Fondazione è stata destinataria di un suolo pubblico, dalla gestione commissariale, in diritto di superficie. A tal proposito la prima domanda: un suolo pubblico assegnato alla Fondazione senza una regolare gara pubblica può restare destinato a quell'uso nonostante, dopo quasi 5 anni, non sia stata posata neanche la prima pietra? Ricordiamo, ancora, che fu il consigliere regionale del PD Caracciolo a comunicare, per primo, della scelta della Fondazione come ente che avrebbe gestito il finanziamento per la realizzazione del Centro di eccellenza nella BAT.
Ma la Regione Puglia, evidentemente, aveva ritenuto la procedura messa in atto dalla Asl non completamente idonea rispetto ai principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento nella scelta della progettualità presentata", osservano dal centrodestra .
"Rimane il fatto che mentre tutte le altre Asl pugliesi hanno scelto di usare i soldi per potenziare centri a gestione pubblica, qui da noi si sarebbe andati in una direzione diversa.
Ma, visto il tema così sensibile e delicato che riguarda la salute di tanti bambini, la domanda che rivolgiamo a tutti gli attori protagonisti di questa vicenda è la seguente: le altre Asl hanno avviato le progettualità per potenziare i servizi sull'autismo come da finanziamento regionale? Se sì, come pare, qualcuno ci può dire cosa è stato deciso nella nostra Asl? Chi gestirà i fondi indicati dalla Regione? Non vorremmo che, a farne le spese di eventuali ritardi, siano proprio le famiglie che vivono queste difficoltà le quali, invece, meriterebbero serietà ed un potenziamento dei servizi, come correttamente è nelle intenzioni della Regione Puglia", concludono.
"Le ultime notizie sono ferme alla delibera regionale di fine dicembre 2024 che aveva, nei fatti, bloccato il finanziamento di 2 milioni di euro alla Fondazione Pugliese per le Neurodiversità, ente del terzo settore controllato dalla famiglia del sindaco Giovanna Bruno, per la realizzazione di un Centro di eccellenza per l'autismo nella BAT, più precisamente ad Andria, città dove, dal 2020, la stessa Fondazione è stata destinataria di un suolo pubblico, dalla gestione commissariale, in diritto di superficie. A tal proposito la prima domanda: un suolo pubblico assegnato alla Fondazione senza una regolare gara pubblica può restare destinato a quell'uso nonostante, dopo quasi 5 anni, non sia stata posata neanche la prima pietra? Ricordiamo, ancora, che fu il consigliere regionale del PD Caracciolo a comunicare, per primo, della scelta della Fondazione come ente che avrebbe gestito il finanziamento per la realizzazione del Centro di eccellenza nella BAT.
Ma la Regione Puglia, evidentemente, aveva ritenuto la procedura messa in atto dalla Asl non completamente idonea rispetto ai principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento nella scelta della progettualità presentata", osservano dal centrodestra .
"Rimane il fatto che mentre tutte le altre Asl pugliesi hanno scelto di usare i soldi per potenziare centri a gestione pubblica, qui da noi si sarebbe andati in una direzione diversa.
Ma, visto il tema così sensibile e delicato che riguarda la salute di tanti bambini, la domanda che rivolgiamo a tutti gli attori protagonisti di questa vicenda è la seguente: le altre Asl hanno avviato le progettualità per potenziare i servizi sull'autismo come da finanziamento regionale? Se sì, come pare, qualcuno ci può dire cosa è stato deciso nella nostra Asl? Chi gestirà i fondi indicati dalla Regione? Non vorremmo che, a farne le spese di eventuali ritardi, siano proprio le famiglie che vivono queste difficoltà le quali, invece, meriterebbero serietà ed un potenziamento dei servizi, come correttamente è nelle intenzioni della Regione Puglia", concludono.