Amnesty International: festa per il 52esimo compleanno

Ben 52 anni fa, sulle colonne del quotidiano The Observer, l'avvocato inglese Peter Benenson scriveva un articolo di accusa contro l'arresto di due studenti portoghesi. Il loro reato? Quello di aver innalzato i calici in nome della libertà. 52 anni fa, lo stesso Peter Benenson dava vita ad Amnesty International, un'ONG impegnata a difendere i diritti umani in tutto il mondo, che attualmente conta oltre 3 milioni di soci e sostenitori in 150 Paesi. Nel novembre del 2011, grazie all'impegno di una manciata di giovani studenti, nasceva ad Andria il gruppo giovani di AI. Perché la necessità di un'organizzazione per i diritti umani nella nostra città? Lo chiediamo a Marcello, 22 anni, responsabile del gruppo: «Le sedi altisonanti di Bruxelles, Strasburgo, New York e Ginevra non bastano; è doveroso che anche dalla nostra piccola realtà locale venga proiettata la luce dei diritti umani, un faro nitido ed incandescente che permetta a tutti noi di trasformare in mobilitazione quel senso profondo di indignazione, arrivando ad illuminare ogni angolo buio del mondo».

In più di un anno e mezzo di attività, Amnesty International ha promosso a livello locale iniziative culturali ed umanitarie nell'intento di educare una comunità quanto mai bisognosa di una formazione e sensibilizzazione in fatto di diritti umani. Chiunque voglia impegnarsi attivamente entrando a far parte del gruppo può contattare i responsabili attraverso la pagina facebook ufficiale.

Il prossimo 31 Maggio gli attivisti Amnesty, in collaborazione con Francesco Merra e l'associazione Tutt'Altro, vi invita a partecipare all'evento "52…e non sentirLII. Happy B-Day Amnesty International!". Un gustoso aperitivo accompagnerà la mostra fotografica "Io Manifesto per la Libertà". Gli ospiti, inoltre, sono invitati a portare con sé un paio di scarpe in disuso. Questo vuol essere il primo passo per l'organizzazione del flash mob "Zapatos Rojos" (Scarpette Rosse), installazione artistica contro il femminicidio nata dall'idea dell'artista messicana Elina Chauvet. Ad attendervi, una piccola sorpresa finale.
Ingresso libero.