
Libri
"Trenta giorni di racconti brevi" di Paolo Farina
venerdì 18 dicembre 2015
Inizio presentazione ore 19.00 Ingresso libero
Materia Prima, corso Cavour 148-150 - Andria
Cinque minuti al giorno da dedicare alla lettura: con questa idea nasce "Trenta giorni di racconti brevi" di Paolo Farina, che sarà presentato venerdì 18 dicembre alle 19.00 nella sede di "Materia Prima" in corso Cavour 148-150 ad Andria.
La scrittura scorre veloce, asciutta, pagina dopo pagina, seguendo l'urgenza dell'ispirazione; i racconti si susseguono uno dietro l'altro senza rispondere a un progetto ben preciso, ma solo alla voglia di raccontare, assecondando il flusso della vita, sempre magmatico; eppure sembra che l'autore abbia voluto farci affacciare alle finestre di tre stanze del suo cuore, delineando inconsapevolmente tre filoni narrativi: i ricordi dell'infanzia, legati alla sua amata città bianca, Ostuni, che rivive nelle pagine di Terra antica, e di un tempo passato con le sue tradizioni ormai scomparse; i sentimenti dell'uomo, dall'amore genitoriale in Casa alla sensualità sottile inSeduzione, fino all'amicizia più vera, che resiste al tempo, per il gruppo di compagni di scuola di Perché è bello; l'uomo costretto ad aprire gli occhi su una realtà amara e disillusa quale quella di un centro scommesse.
La scrittura scorre veloce, asciutta, pagina dopo pagina, seguendo l'urgenza dell'ispirazione; i racconti si susseguono uno dietro l'altro senza rispondere a un progetto ben preciso, ma solo alla voglia di raccontare, assecondando il flusso della vita, sempre magmatico; eppure sembra che l'autore abbia voluto farci affacciare alle finestre di tre stanze del suo cuore, delineando inconsapevolmente tre filoni narrativi: i ricordi dell'infanzia, legati alla sua amata città bianca, Ostuni, che rivive nelle pagine di Terra antica, e di un tempo passato con le sue tradizioni ormai scomparse; i sentimenti dell'uomo, dall'amore genitoriale in Casa alla sensualità sottile inSeduzione, fino all'amicizia più vera, che resiste al tempo, per il gruppo di compagni di scuola di Perché è bello; l'uomo costretto ad aprire gli occhi su una realtà amara e disillusa quale quella di un centro scommesse.