
Religioni
La festa della lingua di Sant'Antonio: questa sera una solenne celebrazione
sabato 15 febbraio 2014
Ore Diciannove Ingresso libero
Parrocchia Santa Maria Vetere, Piazza Santa Maria Vetere 24
Sant'Antonio non viene celebrato solo il 13 giugno ma anche il 15 febbraio, data in cui si festeggia la traslazione delle reliquie del Santo, chiamata anche Festa della lingua di Sant'Antonio. Questa sera infatti presso la Parrocchia di Santa Maria Vetere, sarà svolta una solenne celebrazione, alle ore 19:00.
Le fonti narrano che nel 1263, a trentadue anni dalla morte del Santo, i frati decisero di trasferire i suoi resti mortali nella nuova basilica costruita accanto alla chiesetta in cui era stato inizialmente sepolto. Nell'aprire la cassa di ruvido legno che conteneva le spoglie, il ministro generale dei francescani, Bonaventura da Bagnoregio (dichiarato santo da papa Sisto IV), si accorse con stupore che la lingua di Antonio era ancora intatta. Mostrando la preziosa reliquia ai fedeli, san Bonaventura esclamò: «O lingua benedetta, che hai sempre benedetto il Signore e lo hai fatto benedire dagli altri, ora appare a tutti quanto grande è stato il tuo valore presso Dio».
La lingua incorrotta fu posta in un importante reliquiario ed è ancora visibile, insieme alla reliquia del mento, nella cappella circolare dietro l'abside.
Seguirà dopo la Santa Messa una festa con i parrocchiani e non, che vedrà protagonista il calzone, la famosa pizza chiusa pugliese farcita con cipolle, olive, uvetta e alici.
Le fonti narrano che nel 1263, a trentadue anni dalla morte del Santo, i frati decisero di trasferire i suoi resti mortali nella nuova basilica costruita accanto alla chiesetta in cui era stato inizialmente sepolto. Nell'aprire la cassa di ruvido legno che conteneva le spoglie, il ministro generale dei francescani, Bonaventura da Bagnoregio (dichiarato santo da papa Sisto IV), si accorse con stupore che la lingua di Antonio era ancora intatta. Mostrando la preziosa reliquia ai fedeli, san Bonaventura esclamò: «O lingua benedetta, che hai sempre benedetto il Signore e lo hai fatto benedire dagli altri, ora appare a tutti quanto grande è stato il tuo valore presso Dio».
La lingua incorrotta fu posta in un importante reliquiario ed è ancora visibile, insieme alla reliquia del mento, nella cappella circolare dietro l'abside.
Seguirà dopo la Santa Messa una festa con i parrocchiani e non, che vedrà protagonista il calzone, la famosa pizza chiusa pugliese farcita con cipolle, olive, uvetta e alici.