Regione: Zinni tra i firmatari della legge sul turismo equestre e sulle attività con gli equidi
Sì del consiglio regionale su questa proposta di legge
martedì 5 marzo 2019
17.16
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge dei consiglieri Pellegrino, Zinni, Turco e Pentassuglia che contiene "disposizioni regionali per i turismo equestre e la valorizzazione delle attività con gli equidi".
Il presidente della IV Commissione che ha licenziato l'iniziativa legislativa, Donato Pentassuglia, ha sottolineato che "il presente provvedimento si propone di riconoscere al turismo equestre un ruolo innovativo per lo sviluppo economico ed occupazionale della Regione ed un ruolo strategico per la crescita culturale e sociale, in armonia con l'ambiente e con il territorio pugliese".
"Il turismo equestre – ha continuato Pentassuglia - è lo strumento di diversificazione delle attività turistiche regionali, di integrazione al reddito delle imprese agricole, di esplorazione del territorio nel rispetto della sostenibilità ambientale e della qualità del paesaggio rurale. E' infatti, la realizzazione degli itinerari, l'individuazione dei percorsi, il mantenimento in fruibilità delle ippovie, consente di sviluppare in modo integrato e completo il turismo equestre, cioè un driver importante per scoprire e riscoprire, questi nostri territori spesso non conosciuti od apprezzati ma che hanno delle specificità, peculiarità e caratteristiche insite nella originalità della loro proposta, nella combinazione di questo con le eccellenze turistiche, enogastronomiche, culturali e artistiche presenti nei territori che attraversano. Oltre ai centri ippici già presenti nel territorio regionale e che svolgono un importante ruolo di presidio del territorio e di punti di ritrovo per i cavalieri, la proposta di legge delinea una strategia integrata di individuazione, definizione e tracciamento di percorsi a cavallo caratterizzati da un profondo significato turistico".
L'equiturismo è, quindi, uno strumento di sviluppo sostenibile e di valorizzazione del territorio per i seguenti motivi: si è più portati a rispettare l'ambiente perché un ambiente degradato è un ambiente perso per sempre; il turismo equestre favorisce la scoperta del territorio, della sua storia e della sua cultura in modo dolce e rispettoso; l'utilizzo del cavallo favorisce il recupero degli antichi mestieri; "l'andar per sentieri" favorisce la scoperta della gastronomia e dei prodotti tipici e contribuisce a ridurre l'abbandono di vaste aree del nostro territorio; l'equi turista mantiene aperti gli antichi sentieri rurali spesso abbandonati; lo sviluppo di un turismo equestre diffuso favorisce le relazioni umane tra cavalieri e le popolazioni che si incontrano ed è propedeutico alla convivenza ed alla conoscenza.
Una sfida per il turismo equestre è promuovere una nuova forma di turismo della Puglia nei circuiti nazionali ed europei e, soprattutto, rendere "vivi" i percorsi a cavallo, animando i tracciati, creando eventi di interesse culturale e storico, di valorizzazione delle aree naturali e del paesaggio rurale. La combinazione fra turismo equestre e turismo rurale rappresenta la perfetta coniugazione delle attività regionali: di diversificare le attività turistiche rispetto ai tradizionali filoni del turismo, di scoprire e valorizzare nuove destinazioni, sicuramente emergenti rispetto a quelle già conosciute e con elevata notorietà.
Con questo provvedimento si intende affrontare in maniera organica una serie di aspetti che possono permettere un adeguato sviluppo a tutto il settore ed in particolare garantire una adeguata "transitabilità" del binomio "cavallo - cavaliere ". La creazione di Ippovie e/o di green way (vie verdi) favorisce uno sviluppo turistico alternativo che è il "motore" per la nascita di una nuova economia rispettosa e compatibile con l'ambiente.
"Anche la Puglia si dota finalmente di una legge che diversifica il turismo, che amplia l'offerta e che valorizza le attività motorie e la riscoperta dei paesaggi. Una legge, a nostro avviso, a chilometro zero, ecosostenibile e a mobilità dolce".
Così il Gruppo de La Puglia con Emiliano, il presidente Paolo Pellegrino e il consigliere Giuseppe Turco, commentano il via libera dal Consiglio regionale alla loro proposta di legge (primo firmatario Pellegrino) "Disposizioni regionali per il turismo equestre e la valorizzazione delle attività con gli equidi"
"Una legge semplice – spiegano i due consiglieri - che si propone di riconoscere al turismo equestre un ruolo innovativo per lo sviluppo economico ed occupazionale della regione ed un ruolo strategico per la crescita culturale e sociale, in armonia con l'ambiente e con il territorio pugliese. Inoltre, favorisce la creazione di nuove realtà imprenditoriali a chilometro zero e nel pieno rispetto della tutela paesaggistica e ambientale".
La legge prevede numerose novità per l'offerta turistica pugliese: la creazione di Ippovie e/o di green way (vie verdi), di attigui punti di sosta e di ristoro e di centri ippici; la creazione sistemi integrati e di rete tra tutti i soggetti interessati (cavalieri, escursionisti a piedi, amanti del nordic walking, ciclisti, ecc...); la possibilità di utilizzare il binomio 'cavallo/cavaliere' come strumento per il controllo del territorio, per la salvaguardia ambientale e per iniziative di protezione civile. La copertura finanziaria assicurata è di 100mila euro.
"In sostanza – dicono ancora i consiglieri Pellegrino e Turco – abbiamo creato una norma che coniuga temi diversi: turismo, storia, tradizione, ambiente e politiche di salvaguardia. Con questi percorsi attraversati in sella a un cavallo, moltissimi pugliesi e visitatori potranno riscoprire un patrimonio di bellezze nostrane, rimaste fortunatamente ancora intatte nel tempo".
Il presidente della IV Commissione che ha licenziato l'iniziativa legislativa, Donato Pentassuglia, ha sottolineato che "il presente provvedimento si propone di riconoscere al turismo equestre un ruolo innovativo per lo sviluppo economico ed occupazionale della Regione ed un ruolo strategico per la crescita culturale e sociale, in armonia con l'ambiente e con il territorio pugliese".
"Il turismo equestre – ha continuato Pentassuglia - è lo strumento di diversificazione delle attività turistiche regionali, di integrazione al reddito delle imprese agricole, di esplorazione del territorio nel rispetto della sostenibilità ambientale e della qualità del paesaggio rurale. E' infatti, la realizzazione degli itinerari, l'individuazione dei percorsi, il mantenimento in fruibilità delle ippovie, consente di sviluppare in modo integrato e completo il turismo equestre, cioè un driver importante per scoprire e riscoprire, questi nostri territori spesso non conosciuti od apprezzati ma che hanno delle specificità, peculiarità e caratteristiche insite nella originalità della loro proposta, nella combinazione di questo con le eccellenze turistiche, enogastronomiche, culturali e artistiche presenti nei territori che attraversano. Oltre ai centri ippici già presenti nel territorio regionale e che svolgono un importante ruolo di presidio del territorio e di punti di ritrovo per i cavalieri, la proposta di legge delinea una strategia integrata di individuazione, definizione e tracciamento di percorsi a cavallo caratterizzati da un profondo significato turistico".
L'equiturismo è, quindi, uno strumento di sviluppo sostenibile e di valorizzazione del territorio per i seguenti motivi: si è più portati a rispettare l'ambiente perché un ambiente degradato è un ambiente perso per sempre; il turismo equestre favorisce la scoperta del territorio, della sua storia e della sua cultura in modo dolce e rispettoso; l'utilizzo del cavallo favorisce il recupero degli antichi mestieri; "l'andar per sentieri" favorisce la scoperta della gastronomia e dei prodotti tipici e contribuisce a ridurre l'abbandono di vaste aree del nostro territorio; l'equi turista mantiene aperti gli antichi sentieri rurali spesso abbandonati; lo sviluppo di un turismo equestre diffuso favorisce le relazioni umane tra cavalieri e le popolazioni che si incontrano ed è propedeutico alla convivenza ed alla conoscenza.
Una sfida per il turismo equestre è promuovere una nuova forma di turismo della Puglia nei circuiti nazionali ed europei e, soprattutto, rendere "vivi" i percorsi a cavallo, animando i tracciati, creando eventi di interesse culturale e storico, di valorizzazione delle aree naturali e del paesaggio rurale. La combinazione fra turismo equestre e turismo rurale rappresenta la perfetta coniugazione delle attività regionali: di diversificare le attività turistiche rispetto ai tradizionali filoni del turismo, di scoprire e valorizzare nuove destinazioni, sicuramente emergenti rispetto a quelle già conosciute e con elevata notorietà.
Con questo provvedimento si intende affrontare in maniera organica una serie di aspetti che possono permettere un adeguato sviluppo a tutto il settore ed in particolare garantire una adeguata "transitabilità" del binomio "cavallo - cavaliere ". La creazione di Ippovie e/o di green way (vie verdi) favorisce uno sviluppo turistico alternativo che è il "motore" per la nascita di una nuova economia rispettosa e compatibile con l'ambiente.
"Anche la Puglia si dota finalmente di una legge che diversifica il turismo, che amplia l'offerta e che valorizza le attività motorie e la riscoperta dei paesaggi. Una legge, a nostro avviso, a chilometro zero, ecosostenibile e a mobilità dolce".
Così il Gruppo de La Puglia con Emiliano, il presidente Paolo Pellegrino e il consigliere Giuseppe Turco, commentano il via libera dal Consiglio regionale alla loro proposta di legge (primo firmatario Pellegrino) "Disposizioni regionali per il turismo equestre e la valorizzazione delle attività con gli equidi"
"Una legge semplice – spiegano i due consiglieri - che si propone di riconoscere al turismo equestre un ruolo innovativo per lo sviluppo economico ed occupazionale della regione ed un ruolo strategico per la crescita culturale e sociale, in armonia con l'ambiente e con il territorio pugliese. Inoltre, favorisce la creazione di nuove realtà imprenditoriali a chilometro zero e nel pieno rispetto della tutela paesaggistica e ambientale".
La legge prevede numerose novità per l'offerta turistica pugliese: la creazione di Ippovie e/o di green way (vie verdi), di attigui punti di sosta e di ristoro e di centri ippici; la creazione sistemi integrati e di rete tra tutti i soggetti interessati (cavalieri, escursionisti a piedi, amanti del nordic walking, ciclisti, ecc...); la possibilità di utilizzare il binomio 'cavallo/cavaliere' come strumento per il controllo del territorio, per la salvaguardia ambientale e per iniziative di protezione civile. La copertura finanziaria assicurata è di 100mila euro.
"In sostanza – dicono ancora i consiglieri Pellegrino e Turco – abbiamo creato una norma che coniuga temi diversi: turismo, storia, tradizione, ambiente e politiche di salvaguardia. Con questi percorsi attraversati in sella a un cavallo, moltissimi pugliesi e visitatori potranno riscoprire un patrimonio di bellezze nostrane, rimaste fortunatamente ancora intatte nel tempo".