Politiche 2018: la nuova campagna elettorale ad Andria

Nell'era di internet e dei social network, nostalgia per i manifesti ed volantini elettorali

domenica 18 febbraio 2018 12.06
A cura di Riccardo Di Pietro
Questa campagna elettorale, distinguendosi nettamente dalle precedenti, è fatta senza finanziamento pubblico ai partiti, quindi con le casse delle segreterie nazionali desolatamente vuote. Stentato è stato l'avvio del due per mille che doveva sostituire i rimborsi, sono calate le donazioni e i contributi privati.

In città si notano pochi spazi elettorali e ancor meno manifesti, assenza di volantini, non vi sono più costose cene, o affollati comizi (anche a causa del meteo poco favorevole), convegni in teatri e lussuose sale affittate per gli incontri con gli elettori.

La forza del messaggio politico vecchio stile, era data dall'indispensabile contatto con il cittadino. Il ruolo di quest'ultimo adesso è meno attivo: è venuta meno la figura del militante e del volontario che si prodigava per il candidato di turno. Adesso questa figura viene marginalizzata, passando da protagonista a spettatore passivo della campagna elettorale.

Il contesto politico dagli anni '90 ad oggi, ha subito numerosi cambiamenti: il mutamento più rilevante è avvenuto con i media, mezzi capaci di supportare i messaggi dei politici e dei loro partiti. Strumenti di comunicazione di massa che ampliano gli spazi attraverso interviste, news, programmi specializzati per l'intrattenimento contenenti tematiche strettamente politiche-elettoralistiche.

La ricerca del consenso, è legata ora più che mai ai social network che hanno assunto un ruolo determinante: attraverso loro si può raggiungere un ampio bacino di potenziali elettori.

Ogni candidato autonomamente diventa autore-editore della notizia, contemporaneamente elabora il messaggio e lo trasmette ai suoi contatti, comunicando loro, in modo informale, le proprie idee e iniziative.

Lo scopo del politico contemporaneo è quello di potenziare la visibilità dei messaggi contenenti argomenti da quest'ultimo ritenuti rilevanti ed ottenere una valutazione positiva, da parte del destinatario, che poi conduca a un sostegno in termini di voto.

Il giornalismo, in senso più generale, appare sempre più interessato al business, dato soprattutto dalla crescente commercializzazione dei sistemi di comunicazione: quindi i media cambiano la loro visione della politica, aumentano i talk-show ed i varietà con passerelle-comparsate di politici, attraverso le quali il partito e il candidato ottengono l'accesso ai media in maniera gratuita.

Possiamo concludere che la diffusione della rete Internet, ritenuta universalmente una delle più grandi rivoluzioni socio-culturali, rappresenta una vera e propria nuova era per la comunicazione e la diffusione delle idee politiche, capace di elaborare, mediante precise strategie comunicative, un'immagine del politico adeguata e confacente al proprio modello, da sottoporre all'opinione pubblica e quindi alla vasta platea dell'elettorato, sempre più disilluso dall'agire politico.
ELEZIONI 2018 © Riccardo Di Pietro
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