Paparicotta: volontari in prima linea contro degrado e rischio Xylella
Savino Agresti: «Chiediamo un'alleanza forte con le istituzioni per preservare il nostro patrimonio ulivicolo»
lunedì 12 maggio 2025
11.38
L'incuria, l'inciviltà e l'abbandono rischiano di trasformare uno dei luoghi simbolo dell'agricoltura andriese, la storica Azienda Agraria Paparicotta, in un potenziale focolaio di infezioni pericolose, come la temuta Xylella fastidiosa, che già da anni minaccia gli uliveti del Sud Italia. A lanciare l'allarme sono i cittadini e le aziende agricole locali, sempre più preoccupati per le condizioni in cui versa l'area, un tempo fiore all'occhiello della produttività rurale del territorio.
Un gruppo di volontari, guidato dall' Associazione Culturale AgriCultura, insieme alle aziende del Gruppo Agresti, ha ripulito le aiuole dell'area dai rifiuti e dalle erbacce che si erano accumulati in mesi di totale disinteresse raccogliendo sacchi pieni di plastica e vetro, restituendo parzialmente dignità a un territorio che merita ben altro trattamento.
Savino Agresti del Gruppo Agresti, non nasconde la sua amarezza: «Siamo molto preoccupati per la piega che le nostre campagne stanno prendendo. È inaccettabile vedere cittadini che si liberano dei loro rifiuti nelle campagne, anche rifiuti speciali e tossici, senza alcun rispetto per la natura e per chi vive di agricoltura. Questo comportamento può avere conseguenze gravi: avvelena le piante, altera il delicato equilibrio del suolo e rende i terreni più vulnerabili a malattie come la Xylella»,
La Xylella, già segnalata in alcune zone limitrofe della Puglia, rappresenta una delle minacce più gravi per l'olivicoltura italiana: è un batterio che colpisce gli ulivi causando il disseccamento rapido degli alberi, portando alla morte intere piantagioni.
La presenza di aree abbandonate, sporche e non monitorate può rappresentare un pericoloso "corridoio" di espansione della malattia.
«Non vogliamo puntare il dito contro nessuno - aggiunge Agresti - ma chiediamo un'alleanza forte con le istituzioni per preservare il nostro patrimonio ulivicolo, che rappresenta non solo una fonte di reddito per centinaia di famiglie, ma anche un pilastro culturale e identitario per tutta la VI Provincia».
La giornata di pulizia nell'area dell'Azienda Agraria Paparicotta, che ha visto la partecipazione anche di cittadini locali, si è trasformata in un momento di riscatto civico e di consapevolezza collettiva. Ma l'evento, per quanto significativo, è solo un primo passo.
L'Associazione AgriCultura annuncia che sono in programma altre giornate di mobilitazione, mentre le aziende agricole del territorio chiedono l'adozione di un piano urgente di monitoraggio delle aree rurali, incentivi alla bonifica e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.
Il messaggio è chiaro: "Senza rispetto per la terra, non c'è futuro per l'agricoltura".
Un gruppo di volontari, guidato dall' Associazione Culturale AgriCultura, insieme alle aziende del Gruppo Agresti, ha ripulito le aiuole dell'area dai rifiuti e dalle erbacce che si erano accumulati in mesi di totale disinteresse raccogliendo sacchi pieni di plastica e vetro, restituendo parzialmente dignità a un territorio che merita ben altro trattamento.
Savino Agresti del Gruppo Agresti, non nasconde la sua amarezza: «Siamo molto preoccupati per la piega che le nostre campagne stanno prendendo. È inaccettabile vedere cittadini che si liberano dei loro rifiuti nelle campagne, anche rifiuti speciali e tossici, senza alcun rispetto per la natura e per chi vive di agricoltura. Questo comportamento può avere conseguenze gravi: avvelena le piante, altera il delicato equilibrio del suolo e rende i terreni più vulnerabili a malattie come la Xylella»,
La Xylella, già segnalata in alcune zone limitrofe della Puglia, rappresenta una delle minacce più gravi per l'olivicoltura italiana: è un batterio che colpisce gli ulivi causando il disseccamento rapido degli alberi, portando alla morte intere piantagioni.
La presenza di aree abbandonate, sporche e non monitorate può rappresentare un pericoloso "corridoio" di espansione della malattia.
«Non vogliamo puntare il dito contro nessuno - aggiunge Agresti - ma chiediamo un'alleanza forte con le istituzioni per preservare il nostro patrimonio ulivicolo, che rappresenta non solo una fonte di reddito per centinaia di famiglie, ma anche un pilastro culturale e identitario per tutta la VI Provincia».
La giornata di pulizia nell'area dell'Azienda Agraria Paparicotta, che ha visto la partecipazione anche di cittadini locali, si è trasformata in un momento di riscatto civico e di consapevolezza collettiva. Ma l'evento, per quanto significativo, è solo un primo passo.
L'Associazione AgriCultura annuncia che sono in programma altre giornate di mobilitazione, mentre le aziende agricole del territorio chiedono l'adozione di un piano urgente di monitoraggio delle aree rurali, incentivi alla bonifica e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.
Il messaggio è chiaro: "Senza rispetto per la terra, non c'è futuro per l'agricoltura".