Nuovo Ospedale, Negro: «Stiamo cercando di sbloccare fondi per 500 milioni»

E' l'Assessore al Welfare della Regione Puglia a parlare durante un convegno a Canosa

venerdì 13 novembre 2015 9.00
A cura di Stefano Massaro
«Stiamo cercando di dar seguito all'attuazione del Piano di Riordino sanitario. Il mio assessorato sta cercando assieme agli uffici competenti di sbloccare una cifra che si aggira attorno ai 500 milioni di euro ex articolo 20, bloccati da circa 10 anni e che non ci hanno permesso sino ad ora di realizzare i poli di eccellenza che sono la base essenziale della sanità in questa Regione. Certo sarebbe stato meglio prima costruire i nuovi Ospedali e poi, magari, chiudere quelli vecchi e vetusti. Ma i tempi della burocrazia sono lunghissimi e c'è una forte necessità di sburocratizzare». Un lungo intervento quello dell'Assessore al Welfare della Regione Puglia, Salvatore Negro, ospite ieri sera a Canosa di Puglia, di un incontro in cui il tema principale era la nuova Legge sugli Oratori organizzato dal consigliere regionale Francesco Ventola, ma che ha permesso di trattare anche altri ed importanti argomenti come la riorganizzazione della sanità.

Tra le varie argomentazioni lo stesso Assessore Negro si è soffermato sull'Ospedale di Canosa e su quello di Andria oltre che sulla necessità di veder al più presto realizzato un nuovo polo di eccellenza nella BAT: «I fondi sono bloccati soprattutto perchè non c'è unione d'intenti - ha detto Salvatore Negro - ci sono campanili e vecchie ruggini che non consentono, per esempio, di individuare con certezza e chiarezza i luoghi dove costruire gli Ospedali nuovi, come nel caso di questo territorio». Poi un importante accenno al Piano di rientro ed alla carenza di personale: «Trovo inconcepibile che i nostri medici, i nostri infermieri ed i nostri OSS vanno in pensione, mentre noi non possiamo assumere neanche con contratti a tempo determinato per un piano di rientro assurdo che blocca, difatto, il diritto alla salute dei cittadini - ha tuonato Salvatore Negro - Quello che serve alla Puglia sono i poli di eccellenza con Ospedali grandi da non meno di 350 posti letto e poi servono le strutture di lungodegenza e le strutture di cura specializzate. Questa è la sanità che si vuole percorrere lasciando da parte inutili campanili ed inutili polemiche. Purtroppo le lungaggini continuano a bloccare la macchina amministrativa ma noi continuiamo nel nostro intento di costruire».