Nuove antenne di telefonia mobile: dopo via Lagnone Santa croce è la volta di via Monte Faraone

Preoccupazione tra i residenti delle zone cittadine. Giovedì mattina, 26 ottobre confronto a Palazzo di Città

martedì 24 ottobre 2023 16.31
Un incontro a Palazzo di Città, sarebbe stato convocato tra i rappresentanti dei residenti di via Monte Faraone e l'amministrazione comunale, con gli uffici comunali competenti, circa la prossima realizzazione di nuova antenna per la telefonia mobile ad Andria.

E' ancora una volta l'attivista sociale Savino Montaruli, dell'associazione "Io ci sono", a lanciare il grido di preoccupazione, allertato dai residenti e dagli utenti di
strutture ubicate in via Monte Faraone. ""in un'altra area urbanizzata ed abitata, persino accanto alla sede di una nota e prestigiosa struttura sanitaria, nel mezzo di uno straordinario campo di ulivi una fossa profonda è già stata realizzata in un'area circoscritta pronta ad "ospitare" l'ennesimo traliccio sul quale far spuntare funghi velenosi che i cittadini non vogliono continuare ad ingoiare. Anche in questo caso, come nei precedenti di Via Scipione l'Africano, via Pericle e via Lagnone Santa Croce, anche per via Monte Faraone ci siamo immediatamente mobilitati per approfondire la delicata situazione. Dopo un'interlocuzione con l'Assessore all'Ambiente, l'avvocato Savino Losappio con il quale stiamo monitorando quanto sta accadendo in via Lagnone Santa Croce, finalmente ho appreso che la nostra richiesta di convocazione della Società telefonica interessata alle due installazioni avverrà fra qualche giorno a Palazzo di Città, come da noi e dai residenti richiesto". Da quanto si è poi appreso, l'incontro sarebbe stato dunque fissato nella mattinata di giovedì 26 ottobre.

"In tale sede -ha quindi aggiunto Montaruli- auspichiamo che si addivenga a soluzioni uguali a quelle adottate nei casi precedenti e soprattutto, ora che le Consulte sono state rielette e non ci sono più alibi infantili, si dia avvio al Piano Pubblico di Localizzazione delle Antenne per mettere fine ad uno scempio speculativo che vede inetti coloro che dovrebbero preoccuparsi di quanto accade in città e rende enormemente faticoso il nostro ruolo di Osservatori Civici".