Nuova caserma Carabinieri di Andria: dal 2017 ad oggi un silenzio troppo lungo

Dalla ditta Nimar srl i chiarimenti dopo le dichiarazioni dell'avv. Michele Coratella (M5S)

giovedì 4 giugno 2020
In riferimento al comunicato pubblicato dall'avv. Michele Coratella in data 03/06/20, la Nimar srl coglie l'occasione per parlare dell'argomento "nuova caserma Carabinieri di Andria".

«La Nimar srl è la ditta privata promotrice, nel 2014, del progetto volto alla realizzazione di un immobile da destinarsi a Caserma dei Carabinieri, conformemente ai criteri individuati nel capitolato ministeriale, che ha ottenuto il 16 maggio 2017 la delibera comunale a costruire l'immobile. Un progetto che, come ha giustamente sottolineato Coratella è stato poi bloccato dall'Agenzia del Demanio che, dopo aver in un primo tempo dato per iscritto al Ministero della Difesa e al Ministero degli Interni assenso a procedere, specificando che si sarebbero stanziate le cifre necessarie a bilancio per il canone, tra l'altro ridotto rispetto all'attuale palazzina privata adattata a caserma, ha successivamente disposto l'impossibilità di concludere il contratto in assenza di una gara pubblica.

Di lì in poi si è prospettata, come denunciato anche da Coratella, un'incomprensibile situazione di silenzio durata alcuni anni, denunciata anche nel comunicato della Nimar in data 12/01/19 su AndriaViva. La Nimar, preso atto della necessità di una gara pubblica per poter realizzare un immobile da destinare a Caserma dei Carabinieri, è sempre stata disponibile a partecipare regolarmente ad una procedura ad evidenza pubblica, al fine di confrontarsi concorrenzialmente con altri eventuali candidati. Dal maggio 2017 ad oggi, l'Amministrazione ha avuto tutto il tempo per svolgere una regolare manifestazione di interesse e addirittura per costruire una nuova caserma a seguito di pubblica gara. Non è dato trovare le risposte ad un silenzio così lungo.

La Nimar intanto, attraverso i propri legali, ha sollecitato più volte tutte le Amministrazioni coinvolte ad avviare la pubblica iniziativa. Dapprima con una Nota del 19/12/19, cui è seguita la pubblicazione da parte della Prefettura del bando per una manifestazione d'interesse il 26 marzo di quest'anno per la ricerca di un immobile già esistente, ma con le caratteristiche ovviamente meticolose e restrittive del capitolato del Ministero della Difesa, da destinare a caserma. Alla scadenza del Bando, andato deserto, l'amministrazione ha prorogato di altri due mesi il termine per presentare eventuali manifestazioni di interesse, ma il paradosso è che l'ipotesi prospettata dalla Nimar - quella cioè di effettuare una gara per la realizzazione di un immobile pienamente confacente ai criteri richiesti dal Ministero - non è stata per nulla presa in considerazione.

Il progetto originariamente presentato dalla Nimar, oltre al rispetto in toto di suddetto capitolato, verrebbe costruito su una superficie maggiore: 3.850mq con 700mq di parcheggio. I legali della Nimar hanno inviato agli Enti competenti un'altra nota in data 16/04/20 nella quale si chiede la possibilità di allargare tale evidenza pubblica ad immobili da farsi ma allo stato ciò non è stato preso in considerazione. Nell'incertezza di cosa accadrà, e tenuto conto della situazione attuale, come si può pretendere che un numero maggiore di carabinieri possa essere presente a vigilare sulla sicurezza pubblica di tale cittadinanza se l'Arma non ha una caserma adeguata e non si sa nell'imminenza dove andrà? Quesito che interessa tanto la Nimar quanto la collettività. E pensare che la Nimar avrebbe realizzato il tutto a totale costo zero per le casse comunali», conclude la nota della ditta Nimar s.r.l.