Movida ad Andria, revocata l’ordinanza di chiusura dei locali entro mezzanotte

Sinisi (Confcommercio): “Un segnale di ritorno alla normalità. Noi sempre attenti alle misure anti-Covid”

venerdì 26 giugno 2020 14.43
Il commissario prefettizio Gaetano Tufariello ha firmato stamattina un'ordinanza con cui revoca, con decorrenza immediata, un precedente provvedimento (n. 118 del 12/06/2020) con il quale si stabiliva la chiusura dei locali della movida entro mezzanotte dalla domenica al giovedì e all'una il venerdì ed il sabato. Le attività dovranno comunque continuare ad adottare tutte le generali misure di sicurezza relative all'igiene personale e degli ambienti e del distanziamento, oltre naturalmente a osservare tutte le indicazioni contenute nelle linee guida per la ripartenza e tutte le disposizioni per il contenimento del contagio da covid-19.

"Finalmente si ricomincia a tornare alla normalità. Apprezziamo la decisione presa dal commissario prefettizio Gaetano Tufariello che proprio nei giorni scorsi abbiamo incontrato per affrontare anche questa questione e lo ringraziamo per la sensibilità mostrata venendoci incontro. Non ci sembrava giusto che si continuasse a chiedere ai titolari dei pubblici esercizi di abbassare la serranda a mezzanotte quando poi le piazze erano piene di giovani fino a notte fonda. Naturalmente, i nostri associati continueranno a prendere tutte le misure di precauzione per garantire servizi in sicurezza ai clienti", spiega Claudio Sinisi, presidente della Confcommercio di Andria.

"Alla gestione commissariale abbiamo inoltre illustrato, insieme alla componente del direttivo Angela Ciciriello ed al presidente della Fipe per i bar e le pasticcerie Giuseppe Paparusso, due progetti che riguardano attività di animazione e di intrattenimento da svolgersi in estate nelle vie di Andria con il coinvolgimento di questi esercizi commerciali. Si tratta di un'iniziativa che vedrà protagonista il nostro bellissimo Monumento ai Caduti e di un'altra che interesserà il centro storico. Stiamo limando gli ultimi dettagli auspicando che tutto ciò diventi realtà così da dare un ulteriore contributo alla ripresa del settore del food, costretto a restare fermo per più di due mesi nell'emergenza sanitaria, e fornire contestualmente occasioni di svago alla cittadinanza", conclude Sinisi.