Lo street art di Daniele Geniale valorizza le case popolari di Corato

Sulla facciata del condominio di Via Aurelia i volti di due residenti del quartiere, immersi in onde di colori come fossero isole

martedì 8 agosto 2023 5.25
A cura di Luisa Sgarra
"Nessuno è un'isola". È il titolo dell'opera di street art consegnata in via Aurelia, nel quartiere tra centro e periferia, in un contesto non facile, a Corato.

L'opera, realizzata dall'artista muralista andriese Daniele Geniale in collaborazione con i ragazzi del campo estivo "Muvt" di Libera Corato e Libera Puglia e gli assessorati alle politiche giovanili, alla cultura, alla qualità urbana e alle politiche sociali e a tante realtà sociali, lancia un messaggio profondo "Nessuno si salva da solo".

Da qui nasce l'idea di lavorare con le geografie umane e rappresentate il legame più forte che si possa immaginare, quello tra madre e figli. Sulla facciata del condominio di Via Aurelia, tra l'altro, sono evidenti i volti di due residenti del quartiere immersi in onde di colori come fossero isole. Due isole su una cartografia in cui gli sguardi connessi sono ponti. E di ponti parla questa operazione, in famiglia, nel condominio, nel quartiere tra centro e periferia.

L'opera, finanziata in parte dal Comune e in parte dal ricavato di una raccolta fondi, ha voluto trasmettere speranza che va alimentata con responsabili azioni orientate al cambiamento e può unire.

Oltre alla rigenerazione urbana e all'animazione sociale di un quartiere periferico, il messaggio dell'artista andriese ha così radici ancor più profonde: ovvero di creare tra le persone delle connessioni con la presenza, il coraggio e la volontà.

«Quando mi è stato proposto di intervenire in questa situazione ho pensato che nessuno si salva da solo, né con un murales, né con le attività di un gruppo bellissimo come quello creato da Libera Corato. Ma con le connessioni tra più parti in gioco si può innescare un processo difficile ma non impossibile. Con la presenza, il coraggio, la volontà» spiega l'artista andriese Daniele Geniale e prosegue «Da qui nasce l'idea di lavorare con le geografie umane e rappresentare il concetto di vicinanza, di prossimità, a partire dal legame più forte che posso immaginare, quello tra madre e figli».

Conclude « Sono stati giorni bellissimi, a tratti duri ma intensi e pieni di umanità, in compagnia di Michele Stellacci Alessia Sibilano e Roberto D'Introno, degli amici di Libera, di Corato e degli abitanti del quartiere di tutte le generazioni a partire dai bambini. Sono loro a indicarci la strada, a dimostrarci come convivere tra comunità diverse, giocando, impegnandosi nelle attività, aiutando. Loro sono gli architetti, gli ingegneri, gli operai sociali dei ponti da costruire nel futuro. Prendiamo esempio e diamoglielo».