Intergruppo consiliare, zone PIP: «L'ostruzionismo della maggioranza penalizza gli imprenditori»
«Gli imprenditori andriesi meritano risposte e certezze, non ostruzionismo mascherato da sensibilità umanitaria»
martedì 29 luglio 2025
6.46
In una nota, i consiglieri comunali Michele Coratella, Vincenzo Coratella, Michele Di Lorenzo e Gianluca Grumo, appartenenti all' Intergruppo consiliare, "Cultura, Salute e Ambiente" sottolineano come «Il consiglio comunale dello scorso 25 luglio, ha messo in luce ancora una volta l'atteggiamento inutilmente ostruzionistico della maggioranza nei confronti delle legittime aspettative degli imprenditori che attendono risposte concrete dalla Pubblica Amministrazione.
Durante la seduta consiliare è stato presentato un ordine del giorno urgente dall'Intergruppo Consiliare volto a sbloccare la situazione delle assegnazioni dei lotti nella zona PIP (Piano per Insediamenti Produttivi); una procedura amministrativa che risulta incagliata e che coinvolge numerose aziende del territorio.
Patetico è apparso l'atteggiamento della maggioranza e, soprattutto, della Sindaca che si è opposta alla discussione di una problematica puramente tecnico-amministrativa dichiarando che esistono questioni più urgenti, come l'adesione all'appello "Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio".
Scandaloso confrontare e mettere in contrasto due vicende così distanti e di natura completamente diversa.
La grave questione palestinese, su cui il Consiglio Comunale di Andria è già intervenuto nell'estate del 2024, rappresenta una tragedia senza limiti che coinvolge tutti noi nel sostegno alle vittime e alla quale possiamo solo aderire attraverso appelli e iniziative di sensibilizzazione. Peraltro, l'intergruppo consiliare ha già organizzato il 18 giugno scorso un momento di riflessione cittadina con il convegno "Guerra e Pace: dinamiche globali e sfide alla Ragione", che ha visto la partecipazione di prestigiosi relatori del calibro di Mons. Giovanni Ricchiuti, Laura Marchetti e Vito Micunco e al quale la Sindaca non ha partecipato.
Si tratta, in ogni caso, di due questioni completamente differenti e la grossolana retorica del Sindaco non fa altro che dimostrare l'incapacità di intessere un dialogo costruttivo per la risoluzione di problematiche concrete su cui l'Amministrazione è chiamata ad intervenire efficacemente.
L'ordine del giorno presentato si preoccupava di dare sbloccare una pratica amministrativa che riguarda l'assegnazione di lotti destinati a insediamenti produttivi nella zona PIP.
Il documento evidenziava come il Settore Pianificazione Urbanistica abbia completato gran parte delle attività connesse al bando pubblico, ma come persistano ancora elementi di incertezza giuridica ed economica.
In particolare, l'ordine del giorno chiedeva l'eliminazione dell'avverbio "presumibilmente" dalle determinazioni dirigenziali, sostituendolo con un termine perentorio per garantire certezza procedurale.
La definizione di una scadenza precisa per il pagamento delle somme dovute ai precedenti assegnatari (entro il quarto trimestre 2025) al fine di poter procedere tempestivamente alle nuove assegnazioni per le quali è stato già richiesto il 30% delle somme dovute ai nuovi assegnatari.
Ancora una volta la maggioranza, guidata da un Sindaco più proiettata su questioni internazionali che per la risoluzione di problematiche cittadine per la cui risoluzione è stata eletta, ha perso l'occasione di dimostrare vicinanza al tessuto imprenditoriale locale.
Gli imprenditori andriesi meritano risposte e certezze, non ostruzionismo mascherato da sensibilità umanitaria. L'Amministrazione dimostri finalmente di saper distinguere tra i diversi livelli di responsabilità e intervenga concretamente per sbloccare una situazione che danneggia lo sviluppo economico del territorio».
Durante la seduta consiliare è stato presentato un ordine del giorno urgente dall'Intergruppo Consiliare volto a sbloccare la situazione delle assegnazioni dei lotti nella zona PIP (Piano per Insediamenti Produttivi); una procedura amministrativa che risulta incagliata e che coinvolge numerose aziende del territorio.
Patetico è apparso l'atteggiamento della maggioranza e, soprattutto, della Sindaca che si è opposta alla discussione di una problematica puramente tecnico-amministrativa dichiarando che esistono questioni più urgenti, come l'adesione all'appello "Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio".
Scandaloso confrontare e mettere in contrasto due vicende così distanti e di natura completamente diversa.
La grave questione palestinese, su cui il Consiglio Comunale di Andria è già intervenuto nell'estate del 2024, rappresenta una tragedia senza limiti che coinvolge tutti noi nel sostegno alle vittime e alla quale possiamo solo aderire attraverso appelli e iniziative di sensibilizzazione. Peraltro, l'intergruppo consiliare ha già organizzato il 18 giugno scorso un momento di riflessione cittadina con il convegno "Guerra e Pace: dinamiche globali e sfide alla Ragione", che ha visto la partecipazione di prestigiosi relatori del calibro di Mons. Giovanni Ricchiuti, Laura Marchetti e Vito Micunco e al quale la Sindaca non ha partecipato.
Si tratta, in ogni caso, di due questioni completamente differenti e la grossolana retorica del Sindaco non fa altro che dimostrare l'incapacità di intessere un dialogo costruttivo per la risoluzione di problematiche concrete su cui l'Amministrazione è chiamata ad intervenire efficacemente.
L'ordine del giorno presentato si preoccupava di dare sbloccare una pratica amministrativa che riguarda l'assegnazione di lotti destinati a insediamenti produttivi nella zona PIP.
Il documento evidenziava come il Settore Pianificazione Urbanistica abbia completato gran parte delle attività connesse al bando pubblico, ma come persistano ancora elementi di incertezza giuridica ed economica.
In particolare, l'ordine del giorno chiedeva l'eliminazione dell'avverbio "presumibilmente" dalle determinazioni dirigenziali, sostituendolo con un termine perentorio per garantire certezza procedurale.
La definizione di una scadenza precisa per il pagamento delle somme dovute ai precedenti assegnatari (entro il quarto trimestre 2025) al fine di poter procedere tempestivamente alle nuove assegnazioni per le quali è stato già richiesto il 30% delle somme dovute ai nuovi assegnatari.
Ancora una volta la maggioranza, guidata da un Sindaco più proiettata su questioni internazionali che per la risoluzione di problematiche cittadine per la cui risoluzione è stata eletta, ha perso l'occasione di dimostrare vicinanza al tessuto imprenditoriale locale.
Gli imprenditori andriesi meritano risposte e certezze, non ostruzionismo mascherato da sensibilità umanitaria. L'Amministrazione dimostri finalmente di saper distinguere tra i diversi livelli di responsabilità e intervenga concretamente per sbloccare una situazione che danneggia lo sviluppo economico del territorio».