In viaggio con Igino Giordani: Pensieri per Pensare
Prima tappa della nuova rubrica curata da Gennaro Piccolo, referente del centro "Igino Giordani" di Andria
mercoledì 19 settembre 2018
"Coltivare un sogno: l'Unità"
Aprire il cuore come una conchiglia a raccogliere la voce oceanica dell'umanità e mettere a circolare l'amore e la ricchezza –il bene e i beni—sopprimendo gli sbarramenti di razza e classe, le dogane dello spirito, i pedaggi della felicità; vedere nell'uomo, chiunque esso sia, facchino o barone, comunista o democratico, estero o nazionale, bianco o colorato, lo stesso Dio in effige.
Igino Giordani in: "Le due città" pagina 493
"Politica"
La politica è fatta per il popolo e non il popolo per la politica. Essa è un mezzo non è un fine. Prima la morale, prima l'uomo, prima la collettività, poi il partito, poi le tavole del programma, poi le teorie del governo.
La politica è nel più dignitoso senso cristiano una ancella e non deve diventare padrona: non farsi abuso, né dominio e neppure dogma.
Qui è la funzione e la sua dignità: d'essere servizio sociale, carità in atto, la prima forma di carità di patria.
Igino Giordani in: "La rivolta morale"1945 pagina 19
"Lavoro"
Il lavoro ci è stato dato da Dio, come elemento della nostra natura. Una esistenza a cui si sottraesse il lavoro, sarebbe una esistenza fuori dell'ordine umano e divino: fuori della natura. Sarebbe un'esistenza snaturata.
La disoccupazione forzata è ateismo.
Igino Giordani in: "Le due città" 1965 pagina 427-428
"Europa"
Gli stati europei - e la verità è ormai di dominio di tutti, escluso i vociferatori più vacui della politica - , dipendono l'uno dall'altro, nessuno è più in grado di vivere delle proprie risorse; sono come le membra vitali di un solo organismo. Allo stadio attuale della economia, ci sembra superfluo insistere sulla interdipendenza fatale, inderogabile, delle nazioni tutte, ma prevalentemente di quelle europee.
Igino Giordani in: "Parte Guelfa" n°4 settembre 1925 pagina 2
Aprire il cuore come una conchiglia a raccogliere la voce oceanica dell'umanità e mettere a circolare l'amore e la ricchezza –il bene e i beni—sopprimendo gli sbarramenti di razza e classe, le dogane dello spirito, i pedaggi della felicità; vedere nell'uomo, chiunque esso sia, facchino o barone, comunista o democratico, estero o nazionale, bianco o colorato, lo stesso Dio in effige.
Igino Giordani in: "Le due città" pagina 493
"Politica"
La politica è fatta per il popolo e non il popolo per la politica. Essa è un mezzo non è un fine. Prima la morale, prima l'uomo, prima la collettività, poi il partito, poi le tavole del programma, poi le teorie del governo.
La politica è nel più dignitoso senso cristiano una ancella e non deve diventare padrona: non farsi abuso, né dominio e neppure dogma.
Qui è la funzione e la sua dignità: d'essere servizio sociale, carità in atto, la prima forma di carità di patria.
Igino Giordani in: "La rivolta morale"1945 pagina 19
"Lavoro"
Il lavoro ci è stato dato da Dio, come elemento della nostra natura. Una esistenza a cui si sottraesse il lavoro, sarebbe una esistenza fuori dell'ordine umano e divino: fuori della natura. Sarebbe un'esistenza snaturata.
La disoccupazione forzata è ateismo.
Igino Giordani in: "Le due città" 1965 pagina 427-428
"Europa"
Gli stati europei - e la verità è ormai di dominio di tutti, escluso i vociferatori più vacui della politica - , dipendono l'uno dall'altro, nessuno è più in grado di vivere delle proprie risorse; sono come le membra vitali di un solo organismo. Allo stadio attuale della economia, ci sembra superfluo insistere sulla interdipendenza fatale, inderogabile, delle nazioni tutte, ma prevalentemente di quelle europee.
Igino Giordani in: "Parte Guelfa" n°4 settembre 1925 pagina 2