Guardare in alto, guardare in avanti come mons. Di Donna

Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria

lunedì 3 gennaio 2022 11.40
Penso che non c'è né uomo né donna che almeno una volta non abbia avvertito e avverta un moto di gioia nel profondo dell'anima al ricordo di aver conosciuto e ricevuto un sacramento dal nostro Venerabile Vescovo Di Donna. Ed è bello che questo sentimento lo si avverta con un supplemento di gioia il giorno dell'anniversario della sua partenza per il Cielo, giorno il quale ci invita a guardare in alto e avanti. In alto, per guardare, dove Lui ha guardato, alla mèta finale che non è la morte ma la Santità. In avanti, per riportare Dio dove sembra non esistere o che non sia più in grado di scuotere e di smuovere le coscienze ormai assopite dalla frenesia delle stimolazioni della società tecnologica. In avanti ancora per testimoniare che Dio invece c'è e di Lui c'è tanta nostalgia pura e piena!

"Sinodo e prendere il largo" – passi l'ardire – penso possano considerarsi entrambe realtà di un "Camminare Insieme". Bello che questo anniversario cada nel bel mezzo di un "Sinodo" e di una "Lettera Pastorale" che ci invita e ci incoraggia a prendere il largo e gettare le reti per la pesca! Realtà che ci ricordano che non è più l'epoca di camminare da soli, o santificarsi da soli, pena il rischio di delusioni, scoraggiamento e, nientemeno, di tornare indietro come i due di Emmaus. Camminare insieme, tutti, Vescovi e Papa, religiosi e laici, cattolici e non, consapevoli che da tutti possiamo imparare qualcosa soprattutto se quel Terzo si affianca a noi - in mezzo a noi - e pazientemente ci ri-spieghi il senso delle Scritture, ai giovani la bellezza del Vangelo, il coraggio di una Chiesa desiderosa di uscire dai suoi "recinti" per il bene dell'umanità intera, di una santità collettiva.

Forse è questo il miracolo che possiamo chiedere per intercessione di Monsignor Di Donna, sicuri che lui sarà Santo subito e noi Santi subito con Lui.