Ad Andria un processo contro la mafia, è una simulazione per non dimenticare le vittime

Iniziativa del Forum dei Giovani con gli studenti delle scuole superiori

giovedì 23 maggio 2019 16.31
Esattamente come se si fosse in un'aula di Tribunale, o meglio ancora in quella bunker di un supercarcere, in cui si celebra un maxi processo contro la mafia. Il giudice di Trani, Rossella Volpe, ha aperto il dibattimento, la parola subito è andata al pubblico ministero, Marcello Catalano, sostituto procuratore della Repubblica. Il reato contestato è quello di estorsione aggravata dal metodo mafioso, il pm ha tentato di dimostrarlo con le prove raccolte dagli inquirenti. La difesa degli imputati è spettata agli avvocati Aldo Balducci e Mario Malcangi, a loro il compito di smontare la tesi dell'accusa. Così ad Andria, nella sala del Consiglio comunale, con una simulazione di processo penale, si vive la giornata della legalità in memoria delle vittime delle mafie. Il 23 maggio è l'anniversario della strage di Capaci.

"Come ogni anno il Forum ha riproposto una iniziativa nella giornata della legalità per ricordare tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per le istituzioni ma anche per diffondere la cultura della legalità e dell'antimafia, promuovendo i più alti valori di democrazia, solidarietà, onestà e rispetto degli altri", spiega Marco Salice, del Forum Città dei Giovani.

Nella simulazione del processo penale coinvolti gli studenti di alcuni istituti superiori di Andria, il Liceo Classico "C. Troya", lo Ccientifico "R. Nuzzi" e l'Ites-liceo economico sociale "E. Carafa". Ma prima il racconto delle modalità con cui si svolgono le indagini da parte dei vertici delle Forze dell'ordine.

"Diamo in giornate come questa un risvolto nella pratica agli insegnamenti nozionistici, anche perchè oggi la scuola mira allo sviluppo delle competenze non più semplicemente sulle conoscenze", commenta il professor Tiberio Di Bari, docente del Classico. "Il messaggio che i ragazzi devono cogliere è quello di capire cosa significa combattere la mafia", conclude Caterina Montingelli, docente dell'Istituto tecnico commerciale, "Ettore Carafa".

Hanno portato il loro personale contributo anche gli appartenenti alle Forze dell'Ordine cittadine, il Primo dirigente del Commissariato di P.S. Emanuele Bonato, il Maggiore delle Fiamme Gialle Doriana Dileo ed il Tenente dei Carabinieri Pietro Zona.
Iniziativa del Forum dei Giovani con gli studenti delle scuole superiori
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