Ad Andria dipendenti e servizio bus a rischio: "Serve task force"

I sindacati alzano la voce dopo l'annuncio dell'avvio del licenziamento collettivo

sabato 7 marzo 2020 1.11
La società di trasporto pubblico locale Asa, Autolinee Servizi Andriesi, annuncia il licenziamento collettivo di 16 dipendenti. La decisione è motivata dal fatto che il Comune trovandosi in pre-dissesto finanziario, non ha previsto risorse per i servizi cosiddetti minimi aggiuntivi carico dell'ente, per questo l'azienda dal primo luglio lascerà a casa un gruppo di lavoratori. In sostanza i costi del trasporto pubblico vengono coperti in parte dalla Regione e in parte dal Comune ma il Comune non può più farlo.

"In pratica non verrà assicurato alla cittadinanza la metà del servizio di trasporto pubblico urbano attualmente esistente con sensibili ripercussioni sull'intera comunità di carattere ambientale, sociale ed economico. Le inefficienze che hanno portato ad una situazione di pre dissesto economico comunale si riversano negativamente su 16 lavoratori ed altrettante famiglie nonostante tale situazione fosse stata evidenziate più volte anche in sede istituzionale. Siamo nettamente contrari a questi licenziamenti dichiarando l'immediato stato di agitazione dei lavoratori dell'A.S.A. Scarl", sostengono Ruggero Dinoia e Biagio D'Alberto, rispettivamente segretario generale della Filt Cgil Bat e segretario generale della Cgil Bat.

"Chiediamo con forza l'attivazione, presso la task force regionale, di un tavolo congiunto con Regione Puglia, Provincia BAT e Commissario Prefettizio di Andria al fine di assicurare una continuità al servizio attuale nel periodo di transizione in attesa dei nuovi affidamenti attraverso gara che prevedono la clausola sociale per gli addetti del settore. Non possiamo privare la città di Andria del necessario servizio pubblico di trasporto urbano e lasciare al proprio destino sedici famiglie", concludono i rappresentanti sindacali.