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Calcio
Carattere, gioco, gol ed entusiasmo. È una Fidelis Andria che può arrivare lontano...
Messi alla prova dal gran primo tempo del Gravina, i ragazzi di Scarigella si dimostrano squadra vera
Andria - lunedì 29 settembre 2025
11.30
Entusiasmo, feroce determinazione e il voler essere squadra: questi gli ingredienti della Fidelis Andria di questo inizio stagione, e in particolare del luminoso secondo tempo con il quale ieri i ragazzi di Scaringella hanno schiantato il Gravina. Non era facile infatti venire fuori dall'impasse con la quale il Gravina dell'esperto mister Ragno aveva sapientemente imbrigliato Giorgione e compagni, nonostante le importanti assenze nel reparto arretrato: una situazione che lo splendido tracciante dai trenta metri del gravinese Perestrello Vaz aveva reso ancora più complicata.
È vero: c'è stato un Fidelis-Gravina prima dell'espulsione di Basanisi, e un Fidelis-Gravina successivo al doppio giallo comminato all'ex Barletta e Pistoiese.
Però è anche vero che già nel finale di primo tempo la Fidelis Andria era cresciuta, con il solito imprescindibile Carmine Giorgione che ha iniziato a dettare calcio, e con la cerniera di destra formata da Leveque e da un più che propositivo Allushaj (alla sua migliore prestazione da inizio campionato) che pian piano costringeva l'arrembante Chiaradìa della prima parte di gara ad arretrare pr dare man forte a Viti.
La chiave dell'incontro, come già detto, è stata l'espulsione di Basanisi, costretto a inizio ripresa al secondo giallo pur di fermare un Banse sino a quel momento non certo nella sua giornata migliore.
Con la squadra di Ragno in dieci, il resto è stato tutto una logica conseguenza, con un Facundo Marquez in versione ariete che in cinque minuti chiude in pratica la domenica dei gialloblu murgiani, e con la rasoiata del nuovo entrato Tagliarino a mettere in cassaforte i tre punti per la Fidelis, prima del curioso siparietto ("diciassette, non mi prendere per il c….") tra il direttore di gara Mammoli di Perugia e Carmine Giorgione, che si avviava con una certa flemma a battere il corner dal quale sarebbe poi scaturita la sfortunata autorete di Santoro.
Il resto è solo gran festa della curva Nord, e grande entusiasmo del tifo andriese intorno a una squadra partita senza grandissimi proclami, ma che in questo inizio di campionato sta dimostrando una solidità e un'unità di gruppo che, se accompagnata da una certa continuità, potrebbe portare i biancazzurri davvero lontano.
Per quanto riguarda i risultati delle altre partite in calendario per la quinta giornata del girone H di Serie D, ciò che balza subito all'occhio è il pareggio per 2-2 della capolista Fasano in quel di Acerra, dove alle distrazioni difensive dei biancazzurri messapici si aggiungono le numerose occasioni sciupate nel finale di gara che hanno contribuito all'interruzione del filotto di vittorie di Nicola Loiodice (stupendo il suo gol…) e compagni.
A ridurre le distanze dal Fasano, oltre alla Fidelis Andria, c'è anche il Martina: quest'ultimo vittorioso per 2-1 sul campo di una Sarnese che, dopo la vittoria sul Barletta, sembra essere caduta in un inspiegabile blackout.
Segni di ripresa provengono da squadre come la Paganese, che vince in maniera netta (3-1) in casa del Francavilla in Sinni; il Barletta, che centra la sua prima vittoria in stagione espugnando il Miramare di Manfredonia (1-0); la Virtus Francavilla, che alla Nuovarredo Arena batte in rimonta per 2-1 la Real Normanna (prossima avversaria della Fidelis Andria); e l'Afragolese, che vince 3-1 allo Zaccheria di Foggia contro l'Heraclea di Candela, mettendo, a quanto si dice, a serio rischio la panchina di Francesco Farina.
Vittorie infine per il Nola, che vince 2-0 in casa di un Nardò di nuovo in crisi e resta in scia alle grandi; e per il Pompei, che invece ha la meglio di misura sul Ferrandina.
È vero: c'è stato un Fidelis-Gravina prima dell'espulsione di Basanisi, e un Fidelis-Gravina successivo al doppio giallo comminato all'ex Barletta e Pistoiese.
Però è anche vero che già nel finale di primo tempo la Fidelis Andria era cresciuta, con il solito imprescindibile Carmine Giorgione che ha iniziato a dettare calcio, e con la cerniera di destra formata da Leveque e da un più che propositivo Allushaj (alla sua migliore prestazione da inizio campionato) che pian piano costringeva l'arrembante Chiaradìa della prima parte di gara ad arretrare pr dare man forte a Viti.
La chiave dell'incontro, come già detto, è stata l'espulsione di Basanisi, costretto a inizio ripresa al secondo giallo pur di fermare un Banse sino a quel momento non certo nella sua giornata migliore.
Con la squadra di Ragno in dieci, il resto è stato tutto una logica conseguenza, con un Facundo Marquez in versione ariete che in cinque minuti chiude in pratica la domenica dei gialloblu murgiani, e con la rasoiata del nuovo entrato Tagliarino a mettere in cassaforte i tre punti per la Fidelis, prima del curioso siparietto ("diciassette, non mi prendere per il c….") tra il direttore di gara Mammoli di Perugia e Carmine Giorgione, che si avviava con una certa flemma a battere il corner dal quale sarebbe poi scaturita la sfortunata autorete di Santoro.
Il resto è solo gran festa della curva Nord, e grande entusiasmo del tifo andriese intorno a una squadra partita senza grandissimi proclami, ma che in questo inizio di campionato sta dimostrando una solidità e un'unità di gruppo che, se accompagnata da una certa continuità, potrebbe portare i biancazzurri davvero lontano.
Per quanto riguarda i risultati delle altre partite in calendario per la quinta giornata del girone H di Serie D, ciò che balza subito all'occhio è il pareggio per 2-2 della capolista Fasano in quel di Acerra, dove alle distrazioni difensive dei biancazzurri messapici si aggiungono le numerose occasioni sciupate nel finale di gara che hanno contribuito all'interruzione del filotto di vittorie di Nicola Loiodice (stupendo il suo gol…) e compagni.
A ridurre le distanze dal Fasano, oltre alla Fidelis Andria, c'è anche il Martina: quest'ultimo vittorioso per 2-1 sul campo di una Sarnese che, dopo la vittoria sul Barletta, sembra essere caduta in un inspiegabile blackout.
Segni di ripresa provengono da squadre come la Paganese, che vince in maniera netta (3-1) in casa del Francavilla in Sinni; il Barletta, che centra la sua prima vittoria in stagione espugnando il Miramare di Manfredonia (1-0); la Virtus Francavilla, che alla Nuovarredo Arena batte in rimonta per 2-1 la Real Normanna (prossima avversaria della Fidelis Andria); e l'Afragolese, che vince 3-1 allo Zaccheria di Foggia contro l'Heraclea di Candela, mettendo, a quanto si dice, a serio rischio la panchina di Francesco Farina.
Vittorie infine per il Nola, che vince 2-0 in casa di un Nardò di nuovo in crisi e resta in scia alle grandi; e per il Pompei, che invece ha la meglio di misura sul Ferrandina.