
Vita di città
Una bellissima soleggiata domenica di metà ottobre, tra rifiuti di ogni tipo dentro il boschetto di Sant'Agostino
Una ulteriore, sconvolgente testimonianza di quello che accade nelle nostre campagne da parte dell'arch. Francesco Nicolamariano
Andria - lunedì 14 ottobre 2019
10.53
"Uno sconcertante contributo al problema rifiuti nei luoghi naturali più belli della nostra città".
Lo definisce così, il testo con immagini eloquenti che ha voluto inviarci l'arch. Francesco Nicolamarino, puntando ancora una volta il faro su quello che sta accadendo al nostro habitat, a causa di biechi e loschi individui che non hanno di meglio che degradare ogni sorta di angolo del nostro territorio: questa volta è toccato al boschetto di Sant'Agostino.
"Una bellissima soleggiata domenica di metà ottobre.
Il desiderio di una salutare passeggiata nella natura con i bambini.
La voglia di immergersi nei primi colori dell'autunno.
La suggestione di un luogo evocativo di scampagnate in bicicletta da ragazzino.
Il Boschetto di Sant'Agostino, uno dei polmoni verdi più prossimi alla città e facile da raggiungere.
In pochi minuti sono là: la Natura ci accoglie con i suoi colori, i suoi profumi, i suoi fiori, i suoi doni preziosi.
Addentrandoci di poco all'interno della sua anima verde il bosco e le roverelle ancora rigogliose accolgono altri doni ben meno preziosi e gradevoli: cumuli di rifiuti di ogni tipo, scarti della lavorazione di una camiceria, cumuli di tessuti e rifiuti vari, rifiuti speciali, avanzi di bottiglie in vetro e piatti in plastica residui di lauti pranzi.
Mi chiedo se l'autore di tutto ciò sia un Uomo. Quando mai potrà l'andriese diventare un vero cittadino. Quando comprenderà che i propri figli e nipoti dovranno vivere su questa Terra. Al tempo stesso penso a cosa possa fare chi è preposto alla tutela degli ambienti naturali. Le foto-trappole stanno rivelando i loro limiti. Le multe lasciano il tempo che trovano.
Occorrerebbe una profonda azione di educazione al rispetto della natura e del bene comune, che pare essere completamente scomparsa nella nostra città. Al tempo stesso una azione di controllo e repressione più incisiva, che si avvalga di tecnologie oggi ormai comuni. L'ausilio dei droni alle forze di Polizia Locale e della Forestale, consentirebbe a queste di avere un controllo più ampio e al tempo stesso puntuale del territorio.
Se poi tutto ciò non dovesse essere possibile, in caso di ristrutturazione del vostro nuovo alloggio, potreste trovare tutto ciò di cui avete bisogno nelle campagne andriesi", conclude l'arch. Francesco Nicolamarino.
Lo definisce così, il testo con immagini eloquenti che ha voluto inviarci l'arch. Francesco Nicolamarino, puntando ancora una volta il faro su quello che sta accadendo al nostro habitat, a causa di biechi e loschi individui che non hanno di meglio che degradare ogni sorta di angolo del nostro territorio: questa volta è toccato al boschetto di Sant'Agostino.
"Una bellissima soleggiata domenica di metà ottobre.
Il desiderio di una salutare passeggiata nella natura con i bambini.
La voglia di immergersi nei primi colori dell'autunno.
La suggestione di un luogo evocativo di scampagnate in bicicletta da ragazzino.
Il Boschetto di Sant'Agostino, uno dei polmoni verdi più prossimi alla città e facile da raggiungere.
In pochi minuti sono là: la Natura ci accoglie con i suoi colori, i suoi profumi, i suoi fiori, i suoi doni preziosi.
Addentrandoci di poco all'interno della sua anima verde il bosco e le roverelle ancora rigogliose accolgono altri doni ben meno preziosi e gradevoli: cumuli di rifiuti di ogni tipo, scarti della lavorazione di una camiceria, cumuli di tessuti e rifiuti vari, rifiuti speciali, avanzi di bottiglie in vetro e piatti in plastica residui di lauti pranzi.
Mi chiedo se l'autore di tutto ciò sia un Uomo. Quando mai potrà l'andriese diventare un vero cittadino. Quando comprenderà che i propri figli e nipoti dovranno vivere su questa Terra. Al tempo stesso penso a cosa possa fare chi è preposto alla tutela degli ambienti naturali. Le foto-trappole stanno rivelando i loro limiti. Le multe lasciano il tempo che trovano.
Occorrerebbe una profonda azione di educazione al rispetto della natura e del bene comune, che pare essere completamente scomparsa nella nostra città. Al tempo stesso una azione di controllo e repressione più incisiva, che si avvalga di tecnologie oggi ormai comuni. L'ausilio dei droni alle forze di Polizia Locale e della Forestale, consentirebbe a queste di avere un controllo più ampio e al tempo stesso puntuale del territorio.
Se poi tutto ciò non dovesse essere possibile, in caso di ristrutturazione del vostro nuovo alloggio, potreste trovare tutto ciò di cui avete bisogno nelle campagne andriesi", conclude l'arch. Francesco Nicolamarino.