
Vita di città
Un’antica tomba dal forte impatto emotivo
Presente nel cimitero di Andria la tomba monumentale della piccola Beatrice Santacroce
Andria - martedì 31 ottobre 2017
Visitando il Cimitero di Andria, colpisce per il forte impatto emotivo la tomba di una bambina. In particolare l'iscrizione riporta la sua età 8 anni, 2 mesi e 19 giorni e la data del 4 settembre 1868. Questo dettaglio fa comprendere il profondo dolore dei genitori per la perdita dell'ultima figlia che era sopravvissuta a cinque fratellini, già "volati al cielo colla stola della innocenza".
Si tratta di Beatrice Santacroce, figlia di Federico, l'architetto che ha connotato la nostra città avendo realizzato interventi ex novo o ristrutturazioni quali la sede Municipale, il prospetto della Cattedrale, il Convento di Santa Maria Vetere, la Chiesa di Santa Maria dell'Altomare ed il Palazzo Ceci in piazza Catuma. La mamma era Aurelia Accolti Gil, appartenente alla nota famiglia conversasene. Come ci fa notare proprio lo storico conversasene Antonio Fanizzi, una sorella del Santacroce a nome Maddalena sposò, invece, un Pasquale Accolti Gil, proprietario del palazzo di Conversano che fu costruito da Biagio Accolti Gil nel 1616. Il palazzo, sito a lato del sagrato della Cattedrale, fu espropriato in danno di Pasquale Accolti Gil nel novembre 1865.
Già nel nostro precedente articolo avevamo parlato della meticolosa ricerca effettuata dall'architetto Teresa D'Avanzo, nel testo su "Federico Santacroce, l'attività dell'Architetto fra Andria e Barletta", edito dalla Fondazione Porta Sant'Andrea, dove la D'Avanzo parlava anche di questa tomba monumentale dedicata alla piccola Beatrice.
Possiamo ipotizzare che la tomba sia stata progettata dallo stesso architetto Santacroce ed è caratterizzata da stilemi tipici dell'epoca (la data è il 1868) con la raffigurazione della stessa bambina e l'iscrizione (visibile nelle foto) che, come detto sopra, produce un forte impatto emotivo.
La vicinanza della tomba alla cappella centrale sembra dimostrare che anche ad Andria, come avveniva solitamente, tali spazi erano destinati alla sepoltura dei bambini piccoli.
Si tratta di Beatrice Santacroce, figlia di Federico, l'architetto che ha connotato la nostra città avendo realizzato interventi ex novo o ristrutturazioni quali la sede Municipale, il prospetto della Cattedrale, il Convento di Santa Maria Vetere, la Chiesa di Santa Maria dell'Altomare ed il Palazzo Ceci in piazza Catuma. La mamma era Aurelia Accolti Gil, appartenente alla nota famiglia conversasene. Come ci fa notare proprio lo storico conversasene Antonio Fanizzi, una sorella del Santacroce a nome Maddalena sposò, invece, un Pasquale Accolti Gil, proprietario del palazzo di Conversano che fu costruito da Biagio Accolti Gil nel 1616. Il palazzo, sito a lato del sagrato della Cattedrale, fu espropriato in danno di Pasquale Accolti Gil nel novembre 1865.
Già nel nostro precedente articolo avevamo parlato della meticolosa ricerca effettuata dall'architetto Teresa D'Avanzo, nel testo su "Federico Santacroce, l'attività dell'Architetto fra Andria e Barletta", edito dalla Fondazione Porta Sant'Andrea, dove la D'Avanzo parlava anche di questa tomba monumentale dedicata alla piccola Beatrice.
Possiamo ipotizzare che la tomba sia stata progettata dallo stesso architetto Santacroce ed è caratterizzata da stilemi tipici dell'epoca (la data è il 1868) con la raffigurazione della stessa bambina e l'iscrizione (visibile nelle foto) che, come detto sopra, produce un forte impatto emotivo.
La vicinanza della tomba alla cappella centrale sembra dimostrare che anche ad Andria, come avveniva solitamente, tali spazi erano destinati alla sepoltura dei bambini piccoli.