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Politica

Troia (Verdi Puglia): "Situazione attuale al Comune di Andria anche frutto della corresponsabilità"

Tra le proposte presentate anche la rinuncia di tutte le indennità agli amministratori

In attesa di conoscere le misure che sono state approntate dall'Amministrazione Giorgino, in merito al piano di riequilibrio (o pre dissesto), ma che da voci di corridoio non promettono nulla di buono per la cittadinanza, ecco una proposta che l'esponente verde regionale, Cesareo Troia, già consigliere provinciale e comunale dei Verdi ha manifestato stamattina in un post sulla sua pagina fb, rivolto ad un consigliere comunale.

"Tempo fa avevo anche consigliato, attraverso un Comunicato Stampa, di fare i Consigli Comunali di mattina, per evitare ulteriori aggravi di spesa dovuti agli straordinari (considera che ogni Consiglio Comunale costa circa 10.000,00 euro), senza contare la possibilità di disporre di tutti gli uffici che in mattinata sarebbero a disposizione dei Consiglieri e dell'intero Consiglio....ma nessuno ha mai considerato la proposta! Ritengo inoltre che tutti gli assessori e i consiglieri, bene farebbero a rinunciare e tutte le indennità come atto politico resipiscente! Atteso che mai nessuno ha prodotto ATTI (delibere, mozioni, ecc. ecc) che andassero nella direzione di fermare l'emorragia Finanziaria del Comune di Andria. Ricordo nuovamente (già scritto in un post precedente) che il Consiglio Comunale, è così definito: "L'articolo 42 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 definisce il Consiglio Comunale come un organo di indirizzo e di controllo politico –amministrativo. Il Consiglio è, altresì, un organo rappresentativo dell'Ente che impegna il Comune con atti che hanno rilevanza esterna. Si tratta di un organo deliberativo collegiale, nel senso che è composto da più persone fisiche ma, nello stesso tempo, è un centro unitario di poteri del Comune stesso".

Alla luce di quanto recita questo articolo -prosegue Troia nel suo post- credo che la responsabilità del pre-dissesto sia da ricercare in una responsabilità politica diffusa e non individuale! Lo dico perchè tutti i consiglieri e soprattutto se di maggioranza, avevano l'obbligo del controllo non solo Politico ma anche amministrativo attraverso l'approvazione dei vari Bilanci che è lo strumento cardine di indirizzo amministrativo. Allora chiedo: è mai stato controllato il Bilancio? Le commissioni hanno realmente funzionato entrando nel merito della spesa? Vi erano le competenze? Ci sono stati atti di Consiglio che attribuivano indirizzi precisi all'organo Amministrativo (Sindaco e Giunta) ai quali dovevano necessariamente attenersi, per evitare sforamenti di spesa o arbitrari atti in contrasto con la volontà del vincolo di maggioranza?o che potessero riportare i conti nel giusto alveo? Il Consiglio Comunale è organo sovrano a cui nessuno può sottrarsi, i suoi indirizzi sono vincolanti! Se tutto questo non è successo evidentemente qualcuno non ha fatto il proprio dovere, con l'approvazione si è tacitamente condiviso il percorso politico-amministrativo. Una Pubblica amministrazione parla con "ATTI" tutto il resto è campagna elettorale! Pertanto parlerei di CORRESPONSABILITA'! Essere Consigliere significa anche assumersi delle responsabilità Politico-amministrative".
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